Coronavirus | La Vitamina C è una cura naturale? La verità scientifica

Il Coronavirus può essere curato dalla vitamina C? È la domanda che è stata posta sempre più spesso in questi giorni e a cui è stata data una risposta sbagliata nella maggior parte dei casi.

vitamina c coronavirus
(Foto: Instagram)

La Vitamina C svolge una lunga serie di funzioni benefiche all’interno del nostro organismo, come la protezione delle cellule dall’azione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento del corpo e soprattutto della pelle.

Tradizionalmente, inoltre, la Vitamina C rientra tra i classici “rimedi della nonna” che vengono raccomandati per prevenire il raffreddore.

Proprio da questa convinzione generale è nata e si è diffusa l’ipotesi che la vitamina C curi il Coronavirus e che basti semplicemente ingerirne una certa quantità per mettersi al riparo dal contagio oppure per minimizzarne i suoi effetti. Quanto c’è di vero?

La Vitamina C non è una cura per il Coronavirus

arance vitamina c
(Foto: Instagram)

La vitamina C aiuta effettivamente a prevenire gli attacchi virali alle cellule del nostro organismo perché favorisce la produzione di interferoni. Stimola inoltre la produzione di due differenti tipi di anticorpi tra cui le immunoglobine M, che forniscono la prima risposta immunitaria dell’organismo quando questo viene a contatto con un organismo estraneo.

Un’adeguata presenza di Vitamina C nel nostro corpo ci aiuta quindi a resistere meglio al contagio, ma non c’è alcuna evidenza scientifica secondo la quale la Vitamina C può essere utilizzata come cura una volta che l’organismo ha contratto la malattia.

L’unica patologia per cui la Vitamina C è invece una cura vera e propria è lo scorbuto, una malattia antichissima che provoca emorragie multiple, anemia e dolori articolari, ulcere intestinali.

Da quando si è sviluppata l’epidemia di Coronavirus le fake news si sono diffuse con estrema rapidità sull’onda del panico generato dalla malattia tra i cittadini. Attraverso WhatsApp sono anche circolati audio in cui venivano citati studi eseguiti all’interno di strutture ospedaliere lombarde su pazienti a cui era stato diagnosticato il Coronavirus.

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In uno scenario completamente opposto, quando si finisce per assumere troppa vitamina C (questo avviene soprattutto quando si utilizzano integratori vitaminici) si rischia di sviluppare calcoli renali e, in generale, di affaticare i reni senza apportare reali benefici all’organismo, che può assimilare e sfruttare solo una certa quantità di Vitamina C al giorno, cioè 90 milligrammi.

Il messaggio circolato su Whatsapp affermava invece che fosse necessario assumere 1 grammo di vitamina C al giorno per prevenire il contagio, cioè 1000 milligrammi: 910 milligrammi più di quelli che il corpo può assorbire, quindi 910 milligrammi destinati a intasare i reni.

decalogo NAC per i consumatori (Istock)

Purtroppo, la fake news sulla Vitamina C come cura del Coronavirus è soltanto una delle moltissime che stanno circolando in questi giorni e contro le quali si dovrebbe operare un blocco sistematico, evitando la diffusione di notizie non verificate.

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