Caso Weinstein | Una condanna esemplare e la e vittoria del #Metoo

Harvey Weinstein ha ascoltato la condanna in un tribunale di Los Angeles. Si conclude finalmente il caso che ha fatto nascere in tutto il mondo il movimento #MeToo.

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Le accuse a carico del produttore Hollywoodiano Harvey Weinstein sono state pesantissime, ma l’uomo è stato riconosciuto colpevole di due soli reati tra i cinque di cui era stato accusato.

Nonostante questo la pena che gli è stata comminata dalla giustizia americana ha sfiorato il massimo consentito dalla legge.

Caso Weinstein: la polemica dopo la condanna

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Harvey Weinstein (Foto: Instagram)

Davanti alle sue principali accusatrici, tra le quali l’assistente Miriam Hailey, l’aspirante attrice Jessica Mann e l’attrice Annabella Scirorra, Harvey Weinstein ha ascoltato la sentenza del giudice che lo ha condannato a 23 anni di carcere.

L’uomo avrebbe potuto essere condannato a 29, ma il giudice ha stabilito una condanna a 20 anni per l’aggressione sessuale subita dall’assistente del produttore e altri per il rapporto sessuale non consensuale con la Hailey.

Nonostante la storica vittoria del movimento #MeToo, su Instagram si sono immediatamente sviluppate moltissime polemiche, soprattutto in merito alla definizione dei crimini di cui il produttore era stato accusato.

caso weinstein
(Fonte: Instagram)

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Sui social è infatti comparso (ed è stato condiviso moltissimo) un messaggio in cui si afferma che “Chiamare lo stupro “sesso non consensuale” è come chiamare l’omicidio “eutanasia non consensuale.”

A parte questo sono moltissime le donne che hanno festeggiato la notizia con un enorme senso di sollievo, soprattutto tra coloro che erano state le principali testimoni dell’accusa contro il produttore.

L’attrice Ambra Battilana, che compare tra le altre accusatrici di Weinstein, ha rilasciato recentemente un’intervista a Radio Capital durante la quale ha dichiarato di sentirsi rinata e di considerare Weinstein un manipolatore poco intelligente che alla fine è rimasto preda dei suoi errori. Ha inoltre invitato l’opinione pubblica a non pronunciarsi su un caso delicatissimo, in cui sono coinvolte emotivamente moltissime donne che stanno rivivendo un trauma non indifferente.

Tra coloro che hanno gioito per l’avvicinarsi della condanna di Harvey Weinstein anche Asia Argentoche è stata una delle principali voci italiane del #MeToo, nonostante il fatto che da un certo punto in poi l’attrice e regista abbia deciso di distaccarsi dal movimento giudicandolo ipocrita e poco efficace.

Grande Fratello Vip. Barbara Alberti confessionale
Alberti (Screen)

Anche la scrittrice Barbara Alberti ha recentemente rinnovato le sue critiche al movimento MeToo, affermando che è stato soltanto una grande vetrina attraverso cui le donne dello spettacolo americano e internazionale si sono messe in mostra senza cercare davvero di trovare una soluzione al problema dello sfruttamento del potere maschile ai danni delle donne soggette a tale potere.

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