Coronavirus | quando riapriranno le scuole?

In diverse regioni scuole e università sono rimaste chiuse  per tutta la settimana a causa del Coronavirus ma adesso la situazione si sta normalizzando

riapertura scuole

Coronavirus, scuole e università. Cosa cambierà nei prossimi giorni? Perché se è vero che i casi di contagiati dallo scorso fine settimana sono aumentati, lo è anche il fatto che molte regioni vogliono tornare alla normalità.

E così da lunedì prossimo o al massimo da metà settimana le aule torneranno ad aprirsi anche se una decisione ufficiale, regione per regione, sarà presa soltanto nelle prossime ore. Restano invece sospese fino al 15 marzo tutte le gite scolastiche e le visite di approfondimento fuori dalle scuole, anche se la regolarità dell’anno scolastico non è in discussione.

Ma vediamo zona per zona come è la situazione attuale partendo dal Veneto. Il presidente della Regione, Luca Zaia, è stato chiaro: “A meno che la comunità scientifica non dica che c’è un pericolo incombente penso che le classi possano tranquillamente riaprire da lunedì prossimo”.

Intanto questa settimana molti istituti, a partite dagli asili e dalle scuole d’infanzia, ne hanno approfittato per le pulizie e per una bonifica di tutte le aree comuni.

Stessa volontà anche il Lombardia, la regione che fino ad oggi ha fatto registrare il maggior numero di casi.

Per ora nessuna comunicazione ufficiale anche se in queste ore il presidente della Regione, Attilio Fontana, sta incontrando i responsabili del ministero dell’istruzione. La volontà è quella di aprire già lunedì 2 marzo in tutte le province, a meno di una nuova restrizione territoriale.

Lunedì è il traguardo fissato anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia che ha pronta una riduzione dell’ordinanza generale, così come per il Trentino. Stesso discorso per l’Alto Adige anche se in realtà lì gli studenti sono rimasti a casa per la Settimana Bianca.

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Scuole e università, la decisione in diverse regioni

Non ci sono ancora comunicati ufficiali, ma pure il Piemonte allenterà la stretta sulle scuole. Però, come ha dichiarato il presidente regionale, Alberto Cirio, il piano è quello di tornare alla normalità nelle scuole e nelle università dalla metà della prossima settimana.

La Liguria invece ha deciso di prendersi ancora un po’ di tempo. Il governatore, Giovanni Toti, comunicherà la sua decisione soltanto domenica 1° marzo.

Però ha anche spiegato che al momento non sono stati resi noti nuovi focolai di Coronavirus in regione e quindi il via libera dovrebbe scattare automatico.

Discorso analogo in Emilia Romagna, con una decisione che arriverà nelle prossime ore. Intanto il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha fatto sapere che le famiglie non pagheranno nulla per i giorni di chiusura degli asili nido.

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Le Marche, nonostante il parere negativo del Tar regionale, hanno chiuso fino a sabato 29 e potrebbero tenere chiuso fino al 4 marzo, come nelle intenzioni del presidente, Luca Ceriscioli.

Invece in Puglia tutto aperto tranne che a Taranto, dove è stato scoperto il primo caso regionale di Coronavirus. Infine ritorno alla normalità pure per tutte le scuole di Napoli. O ha anticipato il sindaco, Luigi De Magistris.

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