Lo zucchero fa male? Cinque dolcificanti alternativi

Lo zucchero deve essere assunto con moderazione tutti i giorni ed esistono dei dolcificanti alternativi. Ma fanno veramente bene?

Zucchero (Thinkstock)

Quanto zucchero dobbiamo introdurre nel corpo ogni giorno? Al massimo 50 grammi come confermano gli esperti, tra quello che usiamo per addolcire caffè, thé o latte a quello che invece entra attraverso altri alimenti. Ma esistono dei sostitutivi dello zucchero, dolcificanti alternativi più sani e meno calorici? E fanno veramente bene, sono realmente sani? Cerchiamo di capire qualcosa in più.

La dose giornaliera massima dello zucchero equivale a 10-12 cucchiaini per un adulto, ma sarebbe meglio dimezzarla. Quindi possiamo puntare sulle alternative, prodotti naturali e non raffinati che danno la stessa resa. Oggi in commercio esistono molti prodotti equivalenti allo zucchero e che passano per essere meno calorici. Andando però ad analizzare le possibili alternative scopriremo che per tutte ci sono pro e contro. E allora la vera domanda da farci è: c’è davvero bisogno di usare lo zucchero per tutto?

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I cinque dolcificanti alternativi più comuni

stevia istock

Andiamo con ordine a scoprire i cinque dolcificanti alternativi alo zucchero più comuni e venduti
1. Stevia
La stevia è un estratto da una pianta originaria del Sud America, la stevia rebaudiana, e da una decina di anni è stata approvata come additivo dall’Unione Europea. Inizialmente era impiegata nei prodotti per l’igiene, adesso è stata sdoganata anche come sostituto dello zucchero. A favore c’è il fatto che non ha nessuna caloria, non aumenta il livello di zuccheri nel sangue e quindi può essere usata anche dai diabetici. Ma essendo un estratto chimico non contiene nessun elemento che nutre, contrariamente allo zucchero.

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2. Nettare di di agave
Il nettare di agave (o sciroppo d’agave) deriva direttamente dalla pianta originaria del Messico. Il suo gusto è simile al miele a che se è meno denso. Dalla sua ha il fatto di essere ricco di vitamine e minerali, è adatto anche a vegetariani e vegani. Però contiene molto fruttosio e quindi alla lunga può essere dannoso per la salute aumenta i livelli del grasso nel sangue e nel fegato. Quindi il rischio è quello di sindrome metabolica e diabete di tipo 2 è alto.

3. Zucchero di betulla
Lo zucchero di betulla è meglio conosciuto come xilitolo e infatti è utilizzato anche per produrre chewing gum che riparano la salute dei denti. Si trova naturalmente in alcune verdure e frutti ma oggi l’industria lo produce anche dagli scarti delle pannocchie di mais. Ha almeno il 40% in meno di calorie rispetto allo zucchero raffinato e dà la stessa dolcezza. Ma ogni 10 grammi di xilitolo danno 24 calorie, quindi meglio ridurlo al minimo.

4. Zucchero di cocco
Un dolcificante ricavato dal nettare dei fiori nella palma di cocco. Contiene molte vitamine e minerali come ferro, magnesio e zinco. Non è adatto però a persone che soffrono di diabete . Inoltre non ha un prezzo basso.

Sciroppo d’acero istock

5. Sciroppo d’acero
Come per altri dolcificanti, anche questo è estratto da una pianta, in particolare dall’albero dell’acero. Ricco di antiossidanti e molecole ma anche di calcio, potassio, magnesio e ferro. In realtà però addolcisce meno dello zucchero, non è raccomandato per i diabetici e nemmeno per chi è a dieta.

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