Raphael Gualazzi: altezza, età e carriera del cantante di Urbino

Raphael Gualazzi è un cantautore che ha portato il jazz a una nuova dimensione. Dopo aver trionfato nelle scorse edizioni di Sanremo e all’Eurovision Song Contest, torna all’Ariston per Sanremo 2020.

Raphael Gualazzi
Raphael Gualazzi è al suo terzo Sanremo (Foto: Instagram)

Nome: Raphael Gualazzi
Età: 38 anni
Altezza: 188 cm
Luogo di nascita: Urbino
Data di nascita: 11 Novembre 1981
Segno zodiacale: Scorpione
Professione: Cantante
Account social: Instagram @raphael.gualazzi

Raphael Gualazzi, figlio d’arte

Il cognome Gualazzi non è sconosciuto ai veri appassionati di musica italiana. Il padre di Raphael, Velio, fondò con il rocker Ivan Graziani il gruppo Anonima Sound, che furono attivi nella scena beat toscana e che poi si orientarono verso il progressive rock.

Grazie al padre Raphael si appassiona alla musica fin da piccolo e si iscrive al Conservatorio Rossini di Pesaro, dove ha modo di misurarsi con i grandi compositori classici ma, allo stesso tempo, con le tendenze più disordinate del jazz e del blues.

La carriera

Il primo album di Raphael viene pubblicato nel 2005 e si intitola Love Outside The Window, che comprende principalmente pezzi di jazz.

Nel 2008 ottiene l’attenzione internazionale pubblicando, in Francia, la raccolta Piano Jazz, per la quale Raphael si cimenta nell’interpretazione di grandi classici della musica jazz, suonando pezzi di Norah Jones, Diana Krall, Chick Corea, Thelonius Monk e molti altri.

Mentre costruisce il proprio successo a livello internazionale, in Italia conosce la popolarità grazie alla cover Don’t Stop, che è uno dei brani più ascoltati del 2010 (anche perché venne scelta come colonna sonora dello spot ENI).

Raphael Gualazzi a Sanremo

Vero e proprio veterano del Festival della Musica Italiana, Raphael Gualazzi a Sanremo ha partecipato una prima volta nel 2011, con il brano Follia d’Amore. Il brano, che era scritto e arrangiato dallo stesso cantante, gli fa conquistare la vittoria nella categoria Giovani. 

Da lì ottiene il privilegio di partecipare all’Eurovision Song Contest, durante il quale presenta una versione bilingue del successo sanremese. Anche in questo caso si posiziona in vetta alla classifica, ottenendo un ottimo secondo posto.

Torna a Sanremo nel 2013 cantando Sai (Ci Basta un Sogno) e si piazza quinto tra i big. Non ancora soddisfatto partecipa anche al festival dell’anno successivo con i The Bloody Beetroots: canteranno il brano Liberi o No piazzandosi secondi in classifica.

Nel 2017 ha ottenuto il ruolo di maestro concertatore durante la serata finale della Notte della Taranta.

La sua partecipazione a Sanremo 2020 è quindi la terza per il jazzista, che poterà all’Ariston il brano Carioca.

 

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 Vita privata e fidanzata

Raphael non ama particolarmente la televisione (tanto da non possederne nemmeno una) e ancora di meno ama il gossip.

Nel 2014 dichiarò di essere fidanzato con una persona di cui non rivelò mai il nome ma di cui poi non si seppe più nulla negli anni successivi. Oggi non si sa molto sulla vita sentimentale di Raphael Gualazzi, ma probabilmente a lui sta benissimo così.

Tra le sue passioni giovanili c’era il basket, ma a causa di un incidente che gli provocò la lussazione di un dito smise di lanciare la palla a canestro. Il rischio maggiore, infatti, era di compromettere l’agilità delle dita, un vero e proprio potenziale disastro per un pianista jazz.

Non sono in molti a saperlo, ma nella versione italiana del film Disney Oceania, Raphael Gualazzi fu scelto per doppiare lo Splentende Tamatoa, il gigantesco granchio Malvagio che tenta di intrappolare la protagonista.

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