Trasfusioni non autorizzate in un Poliambulatorio privato di Treviso | La scoperta choc dei Carabinieri del NAS di Treviso

E’ venuto alla luce stamani 3 Febbraio 2020 un fatto molto grave riguardante la salute dei pazienti. I Carabinieri del nucleo investigativo NAS di Treviso hanno scoperto l’agghiacciante verità in un Poliambulatorio privato con sede a Treviso (Veneto). Ma cosa è accaduto? A conclusione dell’attività d’indagine seguita dai Carabinieri del NAS di Treviso si è arrivata alla denuncia in stato di libertà di 3 persone, 2 medici ed il legale rappresentante di un poliambulatorio privato veneto. Ma scopriamo di più sulla pratica illecita del Poliambulatorio privato e sull’allarmante scoperta
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Trasfusioni senza autorizzazioni in un Poliambulatorio privato | La scoperta choc dei NAS

La notizia è apparsa proprio questa mattina sul portale del Governo, (Servizi Sanitari) – Comando dei Carabinieri per la tutela della Salute – NAS, dove è stata resa nota la scoperta avvenuta dai Carabinieri del NAS di Treviso su un Poliambulatorio privato che effettuava trasfusioni senza autorizzazioni.
I militari, hanno accertato dopo attente indagini che 3 persone, di cui due medici e il legale rappresentante del Poliambulatorio privato, sottoponevano i pazienti a prestazione di medicina estetica a scopo di lucro, praticando trattamento p.r.p. (plasma ricco di piastrine) in assenza di prescritta autorizzazione e convenzione con alcun centro trasfusionale pubblico. Alla luce di queste motivazioni, i Carabinieri del NAS hanno contestato alle persone descritte precedentemente tali reati:
- violazione continuata delle norme di sicurezza per la raccolta e lavorazione del sangue umano svolte in assenza della prescritta autorizzazione e convenzione nonché,
- omessa vigilanza, continuata ed in concorso, sull’illecita attività sanitaria svolta dal dipendente.
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Come operano i NAS per la Salute dei cittadini

I N.A.S., Nuclei Antisofisticazioni e Sanità, sono la risposta dell’Arma dei Carabinieri alla minaccia rappresentata dai reati contro la salute pubblica. Istituiti dal 1962, con il passare del tempo, e parallelamente ai successi conseguiti, la presenza sul territorio dei Carabinieri del NAS è notevolmente aumentata, fino al momento in cui il reparto, acquisita l’attuale denominazione di Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, ha assunto una fisionomia che conta più di mille unità specializzate.
Caratteristica fondamentale dei N.A.S. è la dipendenza funzionale dal Ministero della Salute in virtù della quale i militari appartenenti al Reparto hanno – per Decreto – i poteri dei Tecnici della Prevenzione che ne legittimano l’operato, nell’arco diurno e notturno, in tutti quei luoghi ove vi è produzione, somministrazione, deposito o vendita di prodotti destinati all’alimentazione umana.
Presso l’AIFA (Agenzia del Italiana del Farmaco) è stato costituito il “Nucleo Carabinieri AIFA” direttamene dipendente dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute che svolge accertamenti e verifiche:
- sulle disposizioni anticorruzione per le autorizzazione concesse dall’AIFA;
- sulla spesa farmaceutica e sulla tracciabilità del farmaco per la prevenzione ed il contrasto alle truffe in danno del Servizio Sanitario Nazionale e regionali;
- monitoraggio sugli eventi avversi connessi all’uso dei farmaci (farmacovigilanza).
Il Reparto è inserito nei principali sistemi di allarme comunitari in materia di alimenti, di prodotti non alimentari e di farmaci. La proiezione internazionale, caratterizzata da frequenti collaborazioni con organismi di polizia quali Europol e Interpol, nel corso degli anni ha visto i Carabinieri dei NAS assurgere ad un ruolo di leadership nel campo, fino a diventare uno dei punti di riferimento per alcune importanti istituzioni quali: IILA (Istituto Italo Latino Americano), PFIPC (Permanent Forum on International Pharmaceutical Crime), FLEP (Food Law Enforcement Practicioners) e WGEO (Working Group of Enforcement Officers).
