#JeNeSuisPasUnVirus | “Sono cinese, ma non sono un virus”: campagna social

Per lottare contro la psicosi generata dal coronavirus ai danni degli asiatici, i cinesi lanciano la campagna social #JeNeSuisPasUnVirus

campagna coronavirus
Foto da Instagram @videodromeofficial

Dalla influencer Giulia de Lellis armata di mascherina al cittadino medio che gira in metropolitana con la sciarpa tirata fin sopra il naso, il panico coronavirus sembra oramai aver colpito una grand moltitudine di cittadini anche nel nostro Paese.

Tutto ciò si ritorce inevitabilmente contro i cittadini cinesi o coloro che, comunque, sfoggiano tratti asiatici. Come sempre si fa di ogni erba un fascio e così ecco che i ristoranti cinesi si svuotano, i quartieri con prevalenza asiatica vengono aggirati e chi viene dall’oriente viene guardato con crescente sospetto.

La comunità cinese si sente ora discriminata, messa all’angolo e reagisce sfruttando  il web.

Ha preso infatti il via il #JeNeSuisPasUnVirus movimento social per tutelare la comunità cinese nel mondo.

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#JeNeSuisPasUnVirus: campagna social cinese per il coronavirus

coronavirus je ne suis pas un virus
Foto da Instagram @gossi.people

A dare il via al tutto è stato ’appello pubblicato da Lou Chengwang , trasformato poi in una vera e propria campagna social, per lottare contro la psicosi generata dal coronavirus, ai danni degli asiatici.

“Sono cinese, ma non sono un virus. Capisco che tutti abbiano paura, ma non abbiate pregiudizi, per favore” ha scritto Lou Chengwang riprendendo il famoso Je suis Charlie lanciato nel 2015 dopo l’attentato terroristico di Parigi.

Così la Francia lancia ora un nuovo appello per mettere fine agli episodi di razzismo e intolleranza di cui sono vittime i cinesi in questi giorni.

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Da quando i media francesi hanno iniziato a parlare di coronavirus offese, battute, insulti, pregiudizi, alimentati sono divenuti all’ordine del giorno per l’Associazione dei giovani cinesi di Francia (Ajcf) che adesso ha denunciato tutto ciò lanciato il “contrattacco”.

Al grido di #JeNeSuisPasUnVirus la comunità cinese francese tenta ora di risorgere e di trascinare con sé i connazionali guardati con sospetto nel resto del mondo.

Il web può essere un’arma importante e chissà che non riesca veramente questa volta a fare un miracolo, aprendo la mente di tutti noi e facendoci tornare ad amare la cucina cinese, i nostri vicini di casa orientali e a camminare sullo stesso marciapiede degli amici cinesi.

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Fonte foto: Chedonna.it
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