Gossip | La ex di Dzemaili vuota il sacco: “Calciatori gay? Non sono pochi”

Erjona Sulejmani, imprenditrice immobiliare e wag, si racconta su Real Time a Rivelo. Tanti i temi trattati, fra cui l’annosa questione dell’omosessualità nel calcio.

Erjona Sulejmani a tutto tondo su Rivelo
Erjona Sulejmani a tutto tondo su Rivelo (Instagram)

Erjona Sulejmani, la ex moglie del calciatore e capitano del Bologna Dzemaili, si racconta alla trasmissione televisiva Rivelo su Real Time. Un’occasione per fare luce sulla sua vita privata dopo la separazione dal fuoriclasse connazionale e raccontare come è stata accolta nel nostro Paese in questi anni, spazio anche per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Argomento più dibattuto: l’omosessualità nel calcio. Esiste? La modella ha risposto a ciascun quesito senza peli sulla lingua, la schiettezza della giovane trentunenne è un vero e proprio valore aggiunto alla sua disarmante bellezza.

L’ex wag inizia parlando della sua infanzia: “All’età di nove anni una bambina che vive la guerra sicuramente si trascina dei traumi. Non è facile… bisogna viverla sulla propria pelle. Non è stato facileNello stesso tempo, mi ha insegnato e segnato… perché sono le esperienze forti che ti fanno crescere, ti formano, ti fanno diventare una guerriera e scoprire parti di te che non pensavi di avere”, confessa la modella albanese.

Erjona Sulejmani, la ex di Dzemaili a Rivelo: “Sono una donna libera e single, difficile la vita con un calciatore”

Erjona Sulejmani a Rivelo
Erjona Sulejmani a Rivelo (Getty Images)

Dopo la guerra, si è parlato dell’arrivo nel nostro Paese. Traumi, sogni e ambizioni di una viaggiatrice speranzosa in cerca di successo: “L’Italia ci ha accolti benissimo. Oggi viviamo sul lago di Garda, da 21 anni siamo lì, non ci siamo più mossi… mi sento a casa. Se ho mai subito atti discriminatori? Se devo essere sincera, sì. Anche se in percentuale minore rispetto ad altri, perché i miei genitori lavoravano anche 16 ore al giorno per poterci dare, a me e mio fratello, una vita dove non ci sentivamo diversi dagli altri o emarginati… Oggi che sono genitore, ancora di più capisco i loro sacrifici”, sottolinea Erjona.

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In conclusione la conturbante Sulejmani affronta l’argomento Dzemaili e poi dice la propria sull’omosessualità nel mondo del calcio: “Ho conosciuto mio marito (il capitano del Bologna Blerim Dzemaili) quando ho vinto la fascia di Miss Eleganza in Albania… Quando mi ha confessato di essere un calciatore gli ho detto ‘per carità, alla larga, non voglio avere a che fare con te’. Oggi, che sono una donna libera e felicemente single, mi rendo conto di quanto sia dura la vita da “wag”… Lasci da parte la tua vita per seguire la vita di un altro… cambi continuamente città, paese… non puoi avere un lavoro fisso in un luogo. Gli voglio bene, è il padre di mio figlio, lo rispetterò sempre per il ruolo che copre. Gli auguro di realizzarsi in quello che desidera. Però non lo amo più“.

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Riguardo gli omosessuali sul rettangolo verde, invece, Erjona Sulejmani ha le idee chiare: “Ci sono anche nel calcio molti casi. Io non capisco ancora, agli inizi del 2020, tutta questa diffidenza nell’ammetterlo. C’è ancora chi è timoroso. Non capisco. Cosa importa se giochi a calcio con uno che quando esce fuori ha la moglie, la fidanzata o il fidanzato? È irrilevante. Non ci si può vergognare della propria natura e del proprio essere. Bisogna lottare per difendere ogni scelta”, conclude l’imprenditrice.

 

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La vita è come lo specchio. Se la guardi sorridendo lei ti sorriderà ❤️ #erjonasulejmani

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