Riscaldare il riso fa male: le regole per evitare il pericolo tossicità

Riscaldare il riso può esser un gesto ben più pericoloso di quantosi possa immaginare. Ecco le regole da seguire per evitare il pericolo tossicità.

riso riscaldato
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Da sempre uno dei prodotti più diffusi al mondo, di quelli in grado di sfamare intere generazioni e che, dunque, nelle tradizioni culinarie di tutto il Pianeta, è stato poi declinato in una vera e propria miriade di ricette.

Il riso è così, un prodotto versatile e che tutti prima o poi impariamo ad apprezzare in una delle sue varie versioni. Chi non ha amato un bel risotto o un’insalata di riso o gli intramontabili supplì (per questi vi suggeriamo una variante al forno: trovate la ricetta cliccando su Cucina sana: supplì al forno senza glutine-VIDEO-)?

Ecco allora che il riso entra a fra parte della quotidianità di molti di noi, motivo per il quale, senza dubbio, sarebbe bene imparare a trattarlo al meglio. Non parliamo solo di tecniche di cottura e possibili abbinamenti ma anche di vera e propria sicurezza: sapevate infatti che alcuni errori durante la cottura potrebbero rendere il nostro riso tossico?

Scopriamo allora alcune preziose regole che tutte dovremmo conoscere per mangiare il riso in tolta serenità.

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Perché il riso riscaldato fa male?

scaldare riso
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Capita spesso di fare un risotto o un semplice piatto di riso e esagerare un po’ con le quantità.

Il riso, come si suol dire, cresce infatti durante la cottura, ci riempie presto e finisce così, il più delle volte, per avanzare.

Non buttare via nulla è però la prima regola della cucina e così ci ingegniamo per riciclare il nostro riso. Da qui sono nate del resto ricette meravigliose come i supplì o il mitico riso al salto ma, ahimè, possono nascere anche diversi problemi.

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Non tutte sappiamo infatti che il semplice gesto di riscaldare il riso può esporci a un serio rischio intossicazione. Capiamo insieme il perché.

Tutto dipende da un batterio contenuto nel riso crudo, batterio che rilascia tossine dannose per la salute qualora si lasci il nostro riso a temperatura ambiente dopo la cottura. In questo caso infatti più passa il tempo più i microrganismi tendono a moltiplicarsi.

E’ per questo motivo che si consiglia solitamente di consumare il riso subito dopo la cottura. Che cosa fare però qualora non fosse possibile rispettare tali tempistiche? scopriamolo insieme.

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Riso riscaldato fa male: regole per evitare il pericolo tossicità

aceto di riso
Fonte: Istock 

Evitare il rischio di tossicità alimentare passa sempre per una serie di semplici regole da rispettare. Nel caso del riso ecco che cosa dovremmo fare:

  • Mettere il riso in frigorifero entro un’ora dalla cottura
  • Il riso andrà mangiato massimo entro le successi 24 ore
  • Il riso andrà finito dopo la prima volta che verrà riscaldato poiché un secondo passaggio in padella o nel microonde non sarà possibile: il riso si riscalda una e una sola volta
  • Quando si scalda il riso lo si deve fare a temperature molto alte: mai dare solo un po’ di calore per intiepidirlo
  • Mescolare più volte il riso al fine di scaldarlo in modo uniforme

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Qualora non si fosse fatto tutto ciò e si accusasse qualche disturbo potrebbe sorgere il dubbio di essere caduti vittima della temuta intossicazione. Come capire se le cose stanno veramente così? Alcuni sintomi ce lo potrebbero far capire. Ecco i dettaglia a cui fare attenzione:

  • Nausea
  • Vomito
  • Diarrea
  • Coliche addominali

Tutti questi sintomi faranno la loro comparsa circa sei ore dopo l’ingestione del riso, fatta eccezione per le coliche addominali che si paleseranno generalmente da 8 a 24 ore dal consumo del riso contaminato.

Nel caso si notasse uno di questi sintomi o si avesse qualsiasi dubbio circa una possibile intossicazione sarà bene rivolgersi subito a un medico per comprendere come agire per il meglio.

cucinare riso
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