Cinema | Shrek di nuovo in sala, la Universal apre al quinto capitolo della saga

Shrek potrebbe tornare al cinema a vent’anni dall’uscita del primo capitolo. La Universal starebbe lavorando a una nuova storia con l’orco e la principessa Fiona protagonisti.

Shrek, la Universal pensa a un nuovo capitolo della saga
Shrek, la Universal pensa a un nuovo capitolo della saga (Getty Images)

E vissero felici e contenti, il più classico dei finali ha un po’ stufato: da tempo le favole, nei libri e al cinema, sono alla ricerca di un epilogo diverso. Meno banale e più approfondito, alla ricerca delle sfumature che fanno la felicità (non sono sempre cinquanta e di grigio). Per questo la Universal, a vent’anni dalla sua uscita, avrebbe deciso di dare nuova linfa a Shrek: la celebre saga d’animazione, dunque, si arricchirebbe di un nuovo capitolo.

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Dalle alte sfere della casa di produzione e distribuzione cinematografica fanno sapere che c’è tutta l’intenzione di riportare l’orco più irriverente del millennio – nel 2001 valse l’Oscar come miglior film d’animazione – che invece di spaventare insegna ad accettare la diversità valorizzando le singole peculiarità di ogni carattere anche se non convenzionali. Mai come  in questo periodo, in tutta Europa e non solo, c’è bisogno di rispolverare concetti simili.

Shrek torna in sala, c’è l’ok di Eddy Murphy e Mike Myers. Si lavora alla trama del nuovo capitolo

Shrek torna in sala dopo vent'anni
Shrek torna in sala dopo vent’anni (Getty Images)

Allora per abituare le nuove generazioni all’importanza dei particolari, che sono tutt’altro che definibili, e rinfrescarlo a quelle più vetuste i produttori si sono messi al lavoro. Shrek sarà quindi rispolverato dalla soffitta dei ricordi e con lui la Principessa Fiona, i piccoli figli nati dalla loro unione, senza dimenticare il prode asino Ciuchino e la sua compagna draghessa. Sarebbe già avvenuto un primo colloquio con i doppiatori che hanno reso celebre il progetto agli albori: Eddy Murphy e Mike Meyers, i quali hanno dato la propria disponibilità a rimettersi in gioco per tornare a vestire i panni dei protagonisti di uno dei migliori film d’animazione del passato recente.

Tuttavia, qualche interrogativo permane: il fine di riportarlo in sala, aggiornato, riveduto e corretto per dare lustro e rimarcare l’importanza della diversità è senz’altro nobile, ma come? Riproporre una falsa riga delle vicende già sviluppate in precedenza sarebbe pleonastico. Per non parlare del fatto che i temi affrontati nell’ultimo capitolo della saga “Shrek e vissero felici e contenti” strizzavano l’occhio a concetti attuali, senza però approfondirli a dovere poiché determinate domande aperte – che non smettiamo di porci oggi – all’epoca erano semplici suggestioni.

Quindi, o si riparte con un nuovo piglio, senza disfarsi di quanto è stato fatto di buono in passato, oppure non ci sono (e mai ci saranno) le condizioni per riproporre un cult dalle nuove e più moderne fattezze. Se consideriamo l’esigenza di un pubblico sempre più abituato alle novità anche nel vintage: l’operazione nostalgia piace, in sala e fuori, ma deve essere arricchita e rielaborata. Altrimenti il tonfo è dietro l’angolo. Perciò, in occasione dei vent’anni dal debutto dell’orco più ossimorico del cinema, l’azzardo del sequel resta. Bisogna capire soltanto dove incidere a livello di sceneggiatura per non far saltare l’equilibrio di una macchina perfetta che aveva fatto dell’intelaiatura scenica irriverente il proprio vessillo. C’è tempo fino al 2021 per tornare idealmente al regno di Molto Molto Lontano.

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