Sono terminate le riprese del sequel di Space Jam. Lebron James sarà protagonista. Il film tornerà nelle sale nel 2021, a distanza di 23 anni dal primo capitolo.
Da Michael Jordan a Lebron James, nel mezzo 23 anni, quasi un quarto di secolo dalla realizzazione di uno dei più coinvolgenti film d’animazione a tema sportivo: “Space Jam”. I Looney Tunes, i Monsters e la Warner Bros. Un universo parallelo che incontra gli esseri umani nel nome dello sport, della competizione e dell’amicizia.
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Valori sani che hanno fatto incassare al film ben 230 milioni di dollari complessivi, a fronte degli 80 di lavorazione, senza contare l’apporto decisivo nella post-produzione. Questo capolavoro sembrerebbe destinato a ripetersi nel 2021. Possiamo, gradualmente, abbandonare il condizionale dal momento che sono finite le riprese del secondo capitolo: “Space Jam 2” si farà. Non ci sarà Michael Jordan, al suo posto il “King” Lebron.
Space Jam 2 si farà, il sequel del cult d’animazione arriverà in sala nel 2021
Questione di tempi, di mode, icone ed idoli. Con la palla a spicchi, adesso è lui che comanda: allora la Warner non ha badato a spese. L’idea di un sequel c’è sempre stata, sin da fine anni Novanta, ma si è concretizzata alle soglie del primo ventennio del Duemila per via di reiterate complicazioni e divergenze artistiche. Una su tutte: il rifiuto categorico di Michael Jordan, che ha voluto porre fine alla sua carriera (parallela) di attore, e il due di picche garbato di Jackie Chan fra gli interpreti contattati.
Dettagli non da poco che hanno fatto slittare il tutto. Anni dopo, la regia del secondo capitolo della saga è affidata a Malcom D. Lee, subentrato a Justin Lin e Terrence Nance, inoltre c’è lo zampino di James anche a livello produttivo: l’idea ultima è partita, infatti, dalla sua casa di produzione cinematografica indipendente – la SpringHill Entertainment – ci saranno anche molti colleghi dell’atleta. Da Klav Thompson a Diana Taurasi, per citare alcuni nomi che hanno voluto sposare la causa.
Non si perderà di vista l’intrattenimento, la trama ancora non è stata resa nota: quel che è certo è il tempo che ci vorrà per assemblare tutto – in modo da renderlo credibile e unico – in post produzione. Le cose sono cambiate, così come i ritmi. Oltre un anno di lavoro attende montatori e macchinisti: le riprese non erano che l’inizio di una montagna da scalare, la cui ricompensa finale sarà il sorriso dei bambini e qualche milione di dollari. Sicuramente c’è grande attesa, l’operazione nostalgia già incuriosisce il mondo di Hollywood. Prepariamoci a vedere di nuovo la palla girare sul parquet, dunque, la speranza resta rimandare il più possibile i titoli di coda. Nel frattempo, siamo in standby, per almeno altri 365 giorni.
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