Cistite: cause, sintomi, diagnosi e come si previene

La cistite colpisce soprattutto le donne, è un infezione molto fastidiosa. Ma quali sono le cause e i sintomi per riconoscerla? Scopriamo

Cistite (iStockPhotos)

La cistite è un’infezione urinaria, che colpisce molte donne, ed è molto fastidiosa, è causata da diversi microrganismi, inoltre provoca un forte bruciore.

Colpisce prevalentemente il sesso femminile e spesso si ha il continuo bisogno di urinare ma allo stesso tempo si prova fastidio. L’infezione si può risolvere subito, oppure si può ripetere quando viene trascurata.

Noi di CheDonna.it vi diamo qualche informazione in più sui sintomi e le cause della cistite.

 

Cistite: causa

Igiene intima

L’origine batterica è la causa più comune della cistite, si manifesta quando la vescica si infiamma, sia in modo acuto che cronico.

L’infiammazione è causata da batteri che vivono nell’ultimo tratto dell’intestino, questi possono raggiungere la vescica dall’esterno, passando attraverso l’uretra, o dall’interno per propagazione da organi vicini, o ancora per via ematica.

La vescica ha una forte resistenza alle infezioni ed in condizioni normali l’urina che contiene è sterile, ma ci sono casi in cui alcuni condizioni rendono l’organismo più suscettibile all’attacco batterico. I microrganismi possono raggiungere la vescica in due modi:

  1. via ascendente: cioè risalgono lungo l’uretra dopo l’emissione delle feci;
  2. via discendente: i microrganismi discendono dal rene.

La cistite può quindi manifestarsi per la presenza di numerose condizioni predisponenti, ecco alcuni:

  • sistema immunitario debole: in seguito ad una terapia antibiotica, un alimentazione irregolare o un forte stress ;
  • affaticamento fisico o mentale;
  • presenza di corpi estranei: come calcoli o tumori;
  • diverticoli;
  • scarsa igiene intima
  • eccessiva igiene intima
  • utilizzo di assorbenti interni;
  • uso di creme spermicide: che vanno a diminuire l’acidità vaginale favorendo così la  contaminazione batterica;
  • pantaloni o biancheria intima molto aderente;
  • malattie sessualmente trasmissibili: come la gonorrea o blenorrea;
  • malformazioni dell’apparato urinario possono predisporre alla cistite;
  • rapporti sessuali;
  • utilizzo del catetere;
  • stenosi o restringimenti uretrali;
  • ipertrofia prostatica;
  • diabete: la presenza di glucosio nelle urine, favorisce la crescita batterica.

Ci sono dei fattori che facilitano l’insediamento dei microrganismi patogeni, ecco quali:

  • rapporti sessuali
  • stitichezza
  • menopausa

Sintomi delle cistite

odori vaginali

I sintomi che si associano alla cistite sono:

  • bruciore intimo
  • stimolo continuo a mingere
  • dolore sordo nella parte bassa dell’addome,
  • sangue nelle urine: raramente

 

Diagnosi

Quando si manifestano i sintomi sopra elencate, bisogna recarsi dal proprio medico che vi prescriverà degli esami da fare per confermare la cistite.

Di solito vi fa eseguire:

  1. l’ esame delle urine e dell’urinocoltura: con conta delle colonie batteriche sviluppate
  2. l‘antibiogramma: ricerca della sensibilità ai vari antibiotici dei batteri riscontrati.

Nel caso in cui si verificano casi di cistite recidiva, il medico vi farà un esame colturale eseguito su tampone vaginale.

Come si previene

Fonte: Istock

L’Escherichia coli è il principale germe responsabile della cistite seguito poi dal importanza Proteus Vulgaris e dal Klebsiella. I veicoli di infezione sono diversi dalla semplice  salvietta, in grado di trasportare i batteri in prossimità dell’apertura uretrale durante le normali operazioni di igiene quotidiana. Seguiamo questi consigli per prevenirla:

  • bere molta acqua: l’acqua aiuta a prevenire l’insorgenza della cistite, perchè si evita  il ristagno dell’urina per lungo tempo all’interno della vescica;
  • non si deve trattenere la pipì per molto tempo: poichè si facilita la moltiplicazione batterica;
  • seguire una dieta sana ed equilibrata
  • evitare i rapporti sessuali con persone a rischio:oppure utilizzate perlomeno delle precauzioni;
  • detergere le zone intime dopo un rapporto sessuale;
  •  evitare l’utilizzo comune di asciugamani e biancheria intima: anche del proprio partner;
  • evitare di avere per lungo tempo il costume da bagno umido;
  • non indossare pantaloni, biancheria intima o altri indumenti molto aderenti;
  • utilizzare biancheria intima di cotone: perchè le fibre sintetiche non garantiscono una buona traspirazione.

 

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