Rabbia: come riconoscerla e gestirla

Scopri come imparare a gestire la rabbia per vivere una vita più serena.

Come gestire il rancore Fonte: Istock photo

Sentimenti ed emozioni sono ciò che ci appartiene sin dalla nascita. Alcuni sono con noi da subito mentre altri arrivano con il tempo e, sempre con il tempo, bisogna imparare a conviverci.
Andando da quelle positive a quelle negative, la scala di emozioni che sperimentiamo ogni giorno è varia e complessa tanto che a volte è persino difficile ricordarle tutte. Eppure ce né una in particolare che quando arriva tende a stravolgere tutto e a restare così a lungo da non poter essere dimenticata. Si tratta della rabbia, un sentimento che nasce e cresce in pochissimo tempo e che crea un disagio così forte da arrivare persino a far star male fisicamente chi la prova. Se da un lato esistono infatti persone che sono naturalmente in grado di esprimerla sul momento, lasciandola defluire piuttosto naturalmente, non sempre le cose vanno in modo così semplice e, spesso si finisce con l’accumularla, tenendosela dentro anche per un lungo periodo e arrivando così a star male, sia fisicamente che psicologicamente. Il lato positivo è che anche la rabbia può essere gestita in modo da non creare troppi danni e da diventare, se possibile, un punto di forza in più sul quale contare nella vita di tutti i giorni.

Rabbia, come gestirla e affrontarla al meglio

Astrologia: ecco i 5 segni zodiacali più lunatici dello zodiacoPrima o poi capita a tutti: ci si alza muniti delle migliori intenzioni verso il mondo per poi finire con il trovarsi arrabbiati all’ennesima potenza. A volte si tratta di episodi transitori come qualcuno che ci taglia la strada o un amico che ci fa un torto. Altre volte le cause sono più gravi e riguardano tradimenti o screzi sul lavoro, altre volte ancora il problema è l’insieme di tante piccole cose che tutte insieme creano un polverone nero dal quale diventa difficile astrarsi. In ogni caso, il risultato è una rabbia cocente che se alcuni riescono ad esprimere senza problemi, aggredendo verbalmente il “nemico” di turno, altri preferiscono tenere per se, dando però luogo a problemi ben più gravi e dovuti proprio al logorio dato da un sentimento di tale portata vissuto troppo a lungo.
Quando ci si scopre arrabbiati è infatti indispensabile cercare di gestire le proprie emozioni al fine di far pace con ciò che si prova e tornare a provare al più presto emozioni positive. Sono ormai tanti, infatti, gli studi che dimostrano come dei sentimenti negativi generino spesso problemi di salute e nella sfera personale. Dopotutto chi prova spesso la rabbia, tende a vedere le cose in negativo, si pone male con gli altri e finisce con il crearsi nuovi motivi per cui dar vita a questo difficile sentimento. Molto meglio cercare di gestirlo per tornare a sorridere alla vita, quindi. Proviamo a scoprire come.

Non tenersi tutto dentro. Ebbene si, la ragione questa volta è dalla parte di chi, pur andando contro le convenzioni, decide di dar sfogo alla rabbia. Ovviamente non si tratta di un’ incitazione alla violenza o ad atteggiamenti negativi. Quando si ritiene di aver subito un torto, però, tenersi tutto dentro fa solo male inutilmente. Molto meglio dire subito ciò che si pensa, badando bene ad usare le parole giuste e a mantenere sempre dei toni tranquilli (la ragione sta sempre da chi sa affrontare le cose senza urlare). Aver tirato fuori la cosa aiuterà a sentirsi meglio anche se il problema, di fatto, non viene risolto. Detto ciò, anche confidarsi con un conoscente può essere di grande aiuto. In sunto, se si sente un macigno nella pancia è bene farlo andar via. E spesso le parole possono fare tanto.

Trovare un momento di sfogo nel quotidiano. Spesso alle parole può essere utile unire anche l’azione e cosa è meglio dello sfogare la rabbia? In questo caso, non c’è una regola precisa perché ognuno di noi ha qualcosa che funziona meglio di altre. Alcuni hanno bisogno di urlare, altri di andare a correre, altri ancora di prendere a pugni un cuscino. C’è chi si sente meglio andando a ballare, chi facendo boxe, ciò che conta è sperimentare e, una volta trovata la propria valvola di sfogo, perseguirla senza metterla più da parte. In questo modo la rabbia sarà convogliata in energia da spendere e sarà possibile allontanarla per sentirsi subito più rinfrancati.

Imparare a respirare. Un po’ come accade con l’ansia, la rabbia tende a mozzare il respiro. La regola d’oro per imparare a spegnerla ancor prima che cresca è quindi quella di respirare. All’inizio può sembrare che non funzioni ma, esercitandosi al respiro, le sensazioni negative andranno diminuendo e con il tempo ci si accorgerà di provare rabbia in modo sempre meno violento e di vederla scemare più velocemente. Tutto merito della respirazione.

Meditare. E parlando di respirazione, perché non passare allo step successivo imparando a meditare? Oltre a rilassare, la meditazione rende più consapevoli di se stessi, garantendo un maggior controllo sulle proprie emozioni e, ovviamente, sulla rabbia. In questo modo ci si sentirà più forti e in grado di gestire anche le situazioni negative, analizzandosi per bene e affrontando sia i propri demoni nascosti (spesso responsabili di molti attacchi di rabbia) che tutto ciò che avviene mentre si prova questo sentimento.

Concentrarsi sul presente e sul futuro. Tante volte la rabbia non è legata al presente ma a situazioni del passato che hanno causato dolore e sofferenza. Purtroppo ciò che è stato è stato e non sempre è possibile trovare una soluzione. Per quanto difficile da accettare, quindi, sarebbe opportuno cercare di non fissarsi sul passato, tenendo gli occhi fissi sul presente o, ancor meglio, sul futuro. In questo caso, se a creare rabbia sono situazioni per le quali ci si sente responsabili, si può pensare di cambiare basandosi proprio sugli errori commessi. Nel caso in cui le colpe siano di altri, si può invece analizzare (una sola volta e in modo definitivo) quanto accaduto e condonare i responsabili lasciandoli andare. La rabbia, infatti, troppe volte tende a tenerci intrappolati dentro un sistema dove il dolore è tristemente presente. Molto meglio lasciar andare chi non ci merita e concentrarsi invece su persone e situazioni che oggi possono portare ad una vita decisamente migliore.

Dedicarsi agli altri. Anche coltivare i sentimenti positivi può aiutare a cambiare prospettiva di vita e a circoscrivere gli episodi di rabbia in semplici momenti che, presto o tardi, ci si troverà comunque a superare. Questo non significa far finta di non star male perché è giusto sentire e riconoscere il dolore che si prova. È anche giusto, però, non fermare tutto alla sola rabbia. E quale miglior modo se non dedicarsi agli altri? Si può pensare di aiutare persone meno fortunate, instaurare rapporti con gli altri, abbracciare, sorridere, vivere l’attimo. Tutto ciò è sempre un ottima medicina per l’anima e con il tempo aiuta a dimenticare la rabbia.

Coccolare un pelosino. Anche avere un animale vicino può fare la differenza. Mai sentito parlare di pet terapy? Nulla come lo sguardo e la dolcezza di un amico a quattro zampe può essere più curativo in un momento di rabbia. Anche solo accarezzandoli o dedicando loro del tempo, si sentirà la rabbia svanire sotto l’influsso di sentimenti sicuramente migliori.

Seguendo queste semplici regole, imparare a gestire la rabbia sarà sempre più semplice e darà modo di sentirsi meglio in ogni situazione, forti del fatto di saper gestire anche le sensazioni più forti. Che si tratti della meditazione, della pet terapy o di più metodi messi insieme tra loro per un risultato a tutto tondo, ciò che conta è imparare a conoscersi e a volersi bene, scegliendo ciò che fa star meglio e imparando a prendersi sempre del tempo per se stessi. Se anche dopo aver messo in pratica questi consigli la rabbia non dovesse passare, è sempre possibile rivolgersi ad un terapeuta per capire se alla base non ci sono situazioni del passato che sono state represse e che tendono a riaccendersi dietro determinati stimoli. A volte chiedere aiuto è il primo passo per riprendere in mano la propria vita e per imparare a gestirla al meglio e a viverla con la serenità che ognuno di noi merita.

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