“Diari aperti (segreti svelati)”, Elisa racconta la fragilità emotiva nel suo ultimo album

“Diari aperti (segreti svelati)”, Elisa torna con il suo nuovo album che sarà composto da due cd. Uno in italiano e l’altro in inglese, le due anime della Toffoli si fondono in un unico afflato musicale.

Elisa Toffoli (Getty Images)

“Diari aperti (segreti svelati)”, Elisa torna sulla scena musicale. Non che fosse mai andata via, ma la sua ultima fatica discografica, che uscirà il 15 novembre, racchiude l’essenza di un’emozione in divenire: un costante mettersi a nudo che ha reso la Toffoli intramontabile negli anni, capace di scavare nell’animo umano con la vocalità senza dare adito a quella prosopopea, a volte sopra alle righe, appartenente ai cantautori.

Come ha ribadito in più di un’occasione, Elisa non è gelosa dei suoi pezzi. Ama condividerli con il pubblico, altrimenti non farebbe il lavoro che fa, e con i colleghi. Per questo in ogni suo album ci sono molte collaborazioni con i più grandi della scena musicale italiana, che Elisa conosce in quanto anche lei degna esponente della categoria artisti – quelli che più in generale ci mettono la faccia e la voce – senza paura di ‘sporcarsi le mani’. “Diari aperti (segreti svelati) è un viaggio introspettivo arricchito dalle ‘consulenze’ e il supporto di colleghi che hanno incoraggiato l’ennesima sana follia della Toffoli.

“Diari aperti (segreti svelati)”, il lato più intimista di Elisa Toffoli: tanti featuring nel suo ultimo lavoro musicale

Elisa e Mengoni al doppiaggio de “Il Re Leone” (Instagram)

Grandezza musicale sottolineata dalla critica che, al momento dell’uscita dei singoli che avrebbero anticipato il cd, ha subito parlato bene di un excursus musicale fatto di profondità rintracciabile nell’essenziale: sarà per questo che, insieme alla cantautrice, c’è anche Mengoni (ritrovato dopo l’esperienza condivisa con il doppiaggio de “Il Re Leone”), poi Calcutta, Carmen Consoli, Carl Brave e tanti altri. Non poteva mancare, ma non era così scontato che prendesse parte a questo lavoro, il Maestro De Gregori.

L’album si comporrà di due dischi, uno in italiano e uno in inglese per dare risalto alla natura cosmopolita della cantante che deve molto all’Italia ma si è sempre sentita cittadina del mondo e lo si evince anche da alcune sonorità che emergono in alcuni brani. Più congeniali alla canonica estera che a quella nostrana, per questo il suo è, se possibile, persino un approccio didascalico, che ci conduce in anfratti inesplorati della melodia. Il fine è restituire dignità alle armonie e toccare, fra le altre cose, le corde dell’animo umano. L’abbiamo vista, recentemente, nell’ultimo video di Tommaso Paradiso (il primo da solista dopo la scissione dai Thegiornalisti): “Non avere paura”, ed Elisa si è liberata – non solo in quel contesto – da qualunque timore reverenziale e, in “Diari aperti (segreti svelati)” presta il fianco al suo lato più intimista con il garbo che l’ha sempre contraddistinta. Quell’educazione, morale e musicale, che ne ha fatto una big del nostro tempo. In grado di rapportarsi anche alle critiche, mantenendo sempre quel sentimento di rivalsa e adrenalina, utile per alzare nuovamente l’asticella. L’appuntamento è tra qualche settimana, il 15 novembre come già specificato, per poi dirsi arrivederci nei palasport italiani. Un modo per ringraziare gli affezionati e scaldarli con la sua vocalità inconfondibile durante un inverno gelido. Non escludiamo che qualche brivido possa venire anche ‘per colpa’ delle sue composizioni. Sempre più simili a poesie che a semplici canzoni.

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