Rosario Fiorello e la nuova frontiera dell’intrattenimento: alla scoperta di “Viva Raiplay”

Viva Raiplay, in onda dal 4 novembre, avrà anche il compito di portare lo spettacolo televisivo su nuove vette. Rosario Fiorello è l’Alberto Manzi degli showmen.

Fiorello torna in Rai dal 4 novembre (Getty Images)

In principio lo fece Alberto Manzi, “Non è mai troppo tardi” per insegnare a qualcuno l’importanza della comunicazione. Alfabetizzata, anche grazie a quest’uomo che, con l’avvento della radiotelevisione italiana, insegnò a leggere e scrivere a molti italiani.

Oggi, questo compito spetta a Fiorello che, con il suo imminente debutto su Raiplay, attraverso lo show “Viva Raiplay”, porterà la Rai verso altre vette. Non più scrittura normale, ma creativa, per insegnare a tutti il linguaggio del Web. Anche ai più anziani, che attraverso il volto familiare e simpatico dello showman, si districheranno fra connessioni e app. La conferenza stampa di presentazione del nuovo programma, in onda dal 4 all’8 novembre in chiaro, per poi passare in Rete sull’applicazione completamente rinnovata e gratuita della tivù pubblica, è stata fatta proprio in tal senso.

Rosario Fiorello, lo showman che ha portato il Web in tivù e viceversa

Fiorello ha plasmato la tivù al Web (Getty Images)

L’obiettivo è quello di abituare la rete ammiraglia della tivù di Stato a un linguaggio più giovanile e all’avanguardia, verso una nuova forma di intrattenimento crossmediale. Perchè chiamare Fiorello dall’alto dei suoi quasi 60 anni, non era meglio uno più giovane? La risposta continua ad essere no, primo per le qualità indiscusse dello showman siciliano, in grado di abbracciare un pubblico vasto che comprenda – e coinvolga – tanto gli adulti quanto i giovani, e secondo proprio per la sua non più tenera età: aspetto che lo rende simile a coloro che devono imparare a districarsi in questo nuovo canone divulgativo.

Fiorello ha imparato e diffuso un nuovo modo di fare spettacolo, anche grazie alla competenza di esperti del settore ai quali si è affidato, ora restituisce il suo estro e le sue competenze a chi con Internet dovrà fronteggiarsi non solo ma anche per godersi quella che sarà l’avanguardia del Varietà. Già dai promo si prospetta uno show didascalico, fatto dall’unione di diversi mezzi di comunicazione: radio, tivù e Web. Con il fine di divertire, ma anche di condurre i più refrattari nel terziario avanzato fra il serio e il faceto.

Non è un caso, quindi, che anche le nonne comincino a padroneggiare TikTok. Merito del mattatore siciliano che è riuscito ancora una volta, prima di cominciare, a portare tutti dalla sua parte. Che, in tal caso, è anche quella della Rai. Dalla tivù allo smartphone passando per i social e le dirette istantanee, fino a poco tempo fa sembrava utopia. Grazie a lui è consuetudine, perchè “non è mai troppo tardi” aggiungere un tassello in più in nome dello show di qualità. Non resta che aspettare il 4 novembre, per capire quali altre frecce avrà al suo arco, con la curiosità di un neofita al cospetto del primo tipo di avanspettacolo: “Viva Raiplay” è la versione 2.0 dell’intrattenimento catodico plasmato ad esigenze sempre nuove. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi.

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