Dietro il sorriso del Ninja: Radja Nainggolan si racconta a DAZN

Radja Nainggolan si racconta ai microfoni di DAZN, nel corso del talk-show “Linea Diletta”, il calciatore svela il suo lato più intimo e veritiero in un momento particolare della sua vita calcistica e sentimentale.

Radja Nainggolan al Cagliari (Getty Images)

Un giornalista chiese alla teologa Dorothee Solle: “Come spiegherebbe a un bambino cos’è la felicità?”. “Non glielo spiegherei”, rispose. “Gli darei un pallone per farlo giocare”. Qualche volta, sempre più spesso, succede che la felicità di quei bambini prosegua sino all’età adulta, quando scelgono – tra mille sacrifici e un pizzico di fortuna – di continuare a sognare su un campo da calcio.

Certo, adesso non è più questione di sesso: bambino o bambina non fa differenza, con un pallone tra i piedi siamo tutti uguali. Conta solo chi è bravo e chi no, per questo l’aforisma di Galeano, alle soglie del primo ventennio del Duemila, andrebbe leggermente rivisitato. La sostanza, però, resta la stessa. E tra quelli bravi, felici di esserlo, restando un po’ bambini (semplici e un po’ banali, come cantava Mina) c’è Radja Nainggolan. Centrocampista belga dal talento sopraffino, piedi educatissimi, carisma da vendere e condotta altalenante: una sorta di Peter Pan del rettangolo verde, perchè la bravura – e il giusto quantitativo di sregolatezza – fa restare sempre giovani. Lui, al posto della calzamaglia verde, ha una tuta rossoblu.

Nainggolan a DAZN: “Tornato a Cagliari per star vicino a mia moglie, è stata una scelta semplice”

Nainggolan con l’AS Roma (Getty Images)

Quella del Cagliari, dove è ritornato – dopo aver militato nella Roma e nell’Inter lasciando ottimi ricordi nel cuore dei tifosi, meno in quelli della presidenza delle rispettive società che hanno deciso (con tutti gli inconvenienti del caso) di fare a meno del belga. Allora Radja si è rimboccato le maniche ed è tornato, da leader comunque rinfrancato e carismatico, nella terra che lo ha lanciato: la Sardegna.

Regione speciale per lui, in cui ha anche trovato l’amore. Proprio di sentimenti, sportivi e non, parla l’ex nerazzurro ai microfoni di DAZN (all’interno del talk show “Linea Diletta” con Diletta Leotta). Vien fuori il ritratto di un uomo fatto e finito che mette la famiglia davanti al resto, per ritrovare quella serenità che in passato sembrava aver perso: è un momento non facile in casa Nainggolan. La moglie sta affrontando un percorso ostico e pieno di sorprese per cercare di debellare un cancro, la stessa donna lo ha reso noto sui social.

Quindi Nainggolan ha messo da parte, senza pensarci due volte, ogni ambizione ed è tornato nella patria della moglie. In un ambiente che non fatica a definire ‘casa sua’: “Sapete della situazione di Claudia”, spiega, “Sono tornato subito, è stata una scelta semplice. Avevo già parlato con il presidente Giulini, io sono di parola”, ha detto.

Infatti, proprio il primo gol con la maglia dei sardi (dal suo ritorno dopo le parentesi altrove) realizzato contro la Spal è dedicato alla moglie Claudia: “È per lei, sta vivendo un momento particolare”. E a tal proposito, il Ninja – soprannome che si è conquistato col tempo – di situazioni particolari (non per forza aventi a che fare con la salute) ne ha vissute molte in carriera. L’ultima proprio con l’Inter: arrivato a Milano come acquisto stellare e un anno più tardi, con l’arrivo in nerazzurro di Antonio Conte, messo ai margini del progetto. Il belga vuota il sacco: “Ho letto che avrei spaccato lo spogliatoio, ma non ho mai avuto problemi con nessuno. Ho sempre creduto nell’amicizia e nello sport. Marotta (l’ad nerazzurro) non mi ha mai rivolto la parola. A giugno mi hanno detto che non rientravo nel progetto futuro: mi sarebbe piaciuto essere allenato da Antonio Conte, che già mi voleva al Chelsea. Però ha rispettato il volere della società.

La stessa schiettezza Nainggolan la riserva agli ex compagni giallorossi Totti e De Rossi, con cui ha un rapporto speciale: Totti e De Rossi sono state le sorprese più belle della mia carriera, sono l’opposto di quello che uno può immaginare. Sono dei simboli, sia in campo che in città, ma pure grandi compagni. Poi, sull’ex numero dieci giallorosso, aggiunge: “Con Totti ho un bellissimo rapporto, ora ci sentiamo su Instagram: è diventato social a 40 anni, si è convertito. La partita che mi ha fatto sentire il fuoco? Il derby dell’Olimpico”, ha concluso.

Radja Nainggolan è un esempio di come una passione nata dall’infanzia possa continuare sino all’età della ragione. Quella stessa ragione in grado di far capire quando è il momento di ripartire: Nainggolan sta tornando quello dei fasti di un tempo e il merito, forse, è anche la volontà che trasmette sua moglie con quell’atteggiamento propositivo in grado di guardare sempre avanti nonostante tutto. Perchè la felicità rimane una scelta, con o senza il pallone tra i piedi, fra un’esultanza e una lacrima scesa distrattamente.

Leggi anche –> Boateng e Melissa Satta, la Fiorentina scelta “d’amore”

Chedonna.it è stato selezionato dal nuovo servizio di Google news, per restare sempre aggiornato dalle nostre notizie SEGUICI QUI

Impostazioni privacy