Il 20 ottobre dell’anno 1999 per la prima volta nella storia dell’italia le donne ebbero l’opportunità di arruolarsi nelle forze armate del Belpaese.
Si festeggiano i 20 anni delle donne nelle forze armate
Il 20 ottobre 1999 fu istituita la legge secondo la quale le donne avevano diritto ad arruolarsi nel servizio militare volontario femminile. Prima di quella data non c’era nessuna donna nell’esercito.
Con la legge 380/99, che finalmente permetteva alle donne interessate ad iniziare una carriera nelle forze armate, iniziò ad essere possibile non solo arruolarsi nell’esercito, ma anche in Marina, Aeronautica, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza.
Quest’anno si festeggiano i 20 anni dalla grande conquista
“Sono trascorsi 20 anni dall’ingresso delle donne nelle Forze Armate. Un passaggio epocale, che ha arricchito la Difesa. A tutte loro l’augurio di buon lavoro e il ringraziamento per il loro quotidiano impegno al servizio del Paese”, ha postato su Twitter Lorenzo Guerini, l’attuale ministro della Difesa.
Nel 1999 era ministro della Difesa, oggi è il Presidente della Repubblica italiana; stiamo parlando di Sergio Mattarella, colui che inaugurò il primo corso di allieve.
Ad oggi sono più di 16 mila le donne arruolate nelle forze armate, ed il numero cresce anno dopo anno anche se continua ad essere una percentuale molto bassa rispetto agli uomini.
Nel 2018, infatti, la percentuale di donne arruolate nelle forze armate era del 7,2% nell’esercito, mentre per quanto riguarda l’aeronautica o la Guardia di Finanza la percentuale era ancora più bassa.
Lo Stato Maggiore della Difesa ha affermato: “In questa giornata vogliamo ricordare l’impegno e la professionalità al servizio del Paese di tutte le donne che indossano l’uniforme”.
Il sottosegretario Angelo Tofalo aggiunge: “In occasione di questi vent’anni trascorsi voglio ringraziare tutte le donne dell’Esercito italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare e dei carabinieri che sono una presenza essenziale per la difesa delle istituzioni e per la sicurezza collettiva”.
Lucia Schettino
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