Compri spesso cose che non servono? Scopri come rimediare

Scopri come rimediare se ti trovi spesso a fare acquisti che, subito dopo, riconosci come inutili.

Fonte Istock photo

Dedicarsi allo shopping, si sa, è uno dei passatempi preferiti per la maggior parte delle donne, specie quando si tratta di acquistare cose che si desiderano da diverso tempo o che ritengono importanti. Tante volte, però, capita che tra gli acquisti programmati se ne inseriscano altri decisamente inutili ma che sulla scia del momento erano sembrati interessanti al punto da spingere a prenderli con se. Questo fenomeno, che esiste ed è più comune di quanto non si pensi, ha un nome che è “effetto Diderot” e descrive appunto l’impulso irrefrenabile di fare un acquisto inutile al quale probabilmente ne seguiranno anche altri, sempre altrettanto inutili. Se anche tu nei sei stata coinvolta e hai voglia di scoprire come fare a non spendere e spandere lo stipendio nel giro di pochi giorni, ecco come riconoscere e rimediare all‘acquisto compulsivo di cose che in realtà non servono.

Acquisto di cose che non servono, come rimediare

Per quanto fare acquisti sia bello e rilassante, lo è altrettanto poter vivere in una casa che non sia stracolma di oggetti e che consenta quindi di rilassarsi come si desidera una volta rientrati.
Tante volte, però, le cose non stanno così e tutto dipende dall’acquisto compulsivo che quando prende la mano è difficile da far sparire e tutto con conseguenze piuttosto spiacevoli sia per la propria vita che per le economie.
Secondo Diderot (a chi si deve il nome dell’ “effetto Diderot”), si tratta di un problema che nasce quasi per caso ma che può diventare molto grave. In un suo scritto, dedicato ad una particolare vestaglia, Diderot spiegava ad esempio come dopo aver ricevuto una splendida vestaglia di seta, si fosse accorto di non avere nulla di altrettanto bello, sentendosi così quasi costretto ad acquistare oggetti e capi di vestiario che fossero altrettanto belli. Una tendenza in grado di portarlo alla rovina.

Certo, forse si tratta di un esempio un po’ estremo ma a chi non è capitato almeno una volta di fare un acquisto inutile che, una volta resosi conto del problema, invece di essere rispedito in negozio ha dato il via ad altri acquisti dello stesso genere?
Ciò avviene per una forma di compensazione e di giustificazione che spinge a comprare altre cose che si abbinino alla nuova in modo da darle una sua “dimora”. Un problema che nasce dal bisogno di identificarsi con ciò che si ha e dalle sensazioni differenti che determinati oggetti possono evocare anche solo con la semplice vista.
Ora che abbiamo più o meno capito da cosa dipende la scelta di comprare più di una cosa inutile, cerchiamo di capire come evitare quest’atteggiamento che, alla lunga, può portare ad avere seri problemi.

Tecniche per contrastare l’effetto Diderot

Esserne consapevoli. Come spesso accade per tanti problemi di origine psicologica, rendersi conto della cosa è già un primo passo verso la soluzione. La nostra mente, infatti, messa in allarme tende a mandare degli imput leggermente diversi che alla lunga, e se ci si lavora bene su, cambieranno le sensazioni a riguardo.

Porsi sempre le domande giuste. Prima di un acquisto è normale farsi domande di un certo tipo. Se si tratta di un abito ci si chiederà (magari provandolo) se sta bene o di colore acquistarlo. Bene, allo stesso modo è giusto che ancor prima di provarlo ci si chieda se è davvero importante averlo e se, soprattutto, serve a qualcosa. Se la risposta è no, meglio passare oltre All’inizio sarà un po’ difficile ma dopo un po’ ci si farà l’abitudine.

Valutare il costo degli oggetti complementari. Quando si compra un abito, di solito si rischia di andare incontro al bisogno dell’acquisto di un paio di scarpe e di una borsa che gli si abbinino perfettamente. Ciò vale anche per gli oggetti, acquistare una zuccheriera, ad esempio, porterà a comprare anche il porta sale e probabilmente un intero set per le spezie. Se ancor prima di effettuare il primo acquisto si valutasse la spesa totale di tutto ciò che in futuro si sentirebbe il bisogno di acquistare, forse anche la prima spesa salterebbe e tutto con gran pace del conto in banca.

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Ovviamente, se il problema è diventato cronico, cercare di farsi delle domande giuste non è sempre di grande aiuto. In caso di acquisti compulsivi ai quali non si riesce a porre fine è quindi consigliabile chiedere un aiuto esterno in modo da comprendere la motivazione che spinge ad un simile comportamento e trovare una soluzione studiata ad hoc per cambiare modo di agire.
In questo modo gli acquisti saranno belli sia prima che dopo, quando ci si potrà godere quanto acquistato senza inutili sensi di colpa.

Fonte: lamenteèmeravigliosa

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