Sentirsi bene ballando: tutti i benefici che non sai sulla danza

Sentirsi bene ballando: tutti i benefici che non sai sulla danza e il ballo in genere: dallo stile classico alla danceability, finendo con la danza di coppia, tutti i benefici per corpo e mente

Danza tutti i benefici (Istock)

Sentirsi bene ballando? Sì può e a confermarlo è, oggi, anche la scienza. I benefici che la danza e il ballo in genere apportano sulla nostra mente e sul nostro organismo sono molteplici. Quando balliamo liberiamo un’infinità di endorfine che aiutano a farci sentire più felici. Non solo i bambini ma la danza è un’ottima alleata per grandi e per anziani. Un valido aiuto per combattere stati d’ansia e regolare l’umore. La Danza, attività connaturata alla natura umana, è un fenomeno che investe l’individuo nella sua totalità; l’ascolto della musica, la fusione del ritmo con l’espressione del corpo, la insostituibile funzione socializzante del movimento sincrono dei danzatori, in coppia o in gruppo, fanno del ballo un’occasione unica di stimoli per il corpo e la mente. Ma cosa succede al nostro corpo e alla nostra mente quando iniziamo a ballare? Perché è così importante farlo costantemente? Scopriamo tutti i benefici che la danza apporta al nostro benessere psicofisico e scopriamo i vari generi di danza e una nuova disciplina adatta proprio a tutti, la danceability. Ricordate quando avete ballato l’ultima volta? Sono forse passati anni? Allora è arrivato il momento di ricominciare a ballare in nome dei benefici della danza.

La danza fa bene, lo dice la scienza

Danza i benefici della scienza (Istock)

La ricerca scientifica sta approfondendo i benefici della danza come esercizio cardiovascolare. Inoltre alcune ricerche hanno individuato dei benefici che superano il livello fisico. In uno studio pubblicato su una rivista scientifica dell’American Heart Association, gli esperti hanno evidenziato che frequentare delle lezioni di danza o di ballo due volte alla settimana migliora la salute. In particolare i ricercatori si sono concentrati su un gruppo di persone adulte della comunità latino-americana. Tra i volontari che hanno partecipato allo studio, chi aveva seguito delle lezioni di salsa due volte alla settimana per quattro mesi aveva migliorato la propria attività fisica più di chi aveva seguito un programma di educazione alla salute.

I volontari che avevano partecipato alle lezioni di salsa avevano dedicato più tempo all’attività fisica e in generale avevano migliorato la loro capacità di movimento, ad esempio dal punto di vista della velocità della camminata. Fino ad ora gli effetti sulla salute della danza sono stati studiati poco ed è dunque giunto il momento di approfondirne i benefici. In un altro studio condotto sulla danza, si sono valutatigli effetti positivi della danza aerobica su un gruppo di donne sedentarie che ha iniziato a seguire dei corsi della durata di un’ora due volte alla settimana per tre mesi. La danza aerobica le ha aiutate a rafforzare i muscoli addominali e a regolare la frequenza cardiaca.

Tutti i benefici psicofisici che la danza apporta al nostro organismo

Danza tutti i benefici (Istock)

La danza, rappresenta uno strumento di benessere psicofisico, in quanto agisce contemporaneamente a diversi livelli: fisico, cognitivo, psicologico, relazionale e sociale. Scopriamo in che modo agisce su chi la pratica:

  • A livello fisico, ballare significa stare in movimento, apportando dunque tutte le migliorie fisiche che il muoversi comporta, inoltre: accresce la coordinazione, migliora la tonicità muscolare e favorisce l’integrazione tra mente e corpo.
  • A livello cognitivo, vengono incrementate diverse capacità cognitive, quali soprattutto la memoria, l’attenzione e la concentrazione; rappresentando inoltre una protezione del cervello da patologie neurodegenerative quali ad esempio la demenza.
  • A livello psicologico, attraverso la danza è possibile promuovere l’espressione attraverso il corpo di emozioni e sensazioni, anche di quelle più difficili da comunicare verbalmente. Ballare inoltre incrementa l’autostima e riduce ansia e stress e può avere notevoli benefici con i livelli  lievi di depressione.
  • A livello relazionale e sociale, vengono favoriti i processi di socializzazione ed aggregazione mediante lo scambio ed il confronto reciproco. In tal modo vengono potenziate le abilità sociali.

Se la consideriamo come sport, la danza è un’attività fisica dai molteplici benefici sia per il corpo che per la mente. Si tratta, infatti, di un insieme di movimenti che stimola tante facoltà, investendo chi la pratica nella sua totalità.

Dunque, considerarla semplicemente una disciplina sportiva sarebbe riduttivoE’ più uno strumento di espressione totale dell’essere umano in quanto tale e in quanto atleta. Implica equilibrio e controllo perfetto di mente e corpo. Tutti i tipi di danza, nessuno escluso, assicurano benessere psico-fisico ad ogni età e livello. Nello specifico i benefici fisici della danza sul nostro organismo sono:

  • Aiuta a bruciare calorie e perdere peso corporeo
  • Tonifica e sviluppa in maniera armonica l’apparato muscolare
  • Sviluppa la coordinazione
  • Regola la postura, con benefici particolari per chi soffre di problemi alla schiena.
  • Stimola il Metabolismo lipidico migliorandolo a tutte le età.
  • Favorisce la circolazione sanguigna
  • Aiuta la mobilità articolare e l’elasticità complessiva del corpo
  • aumenta i riflessi e riduce così il rischio di improvvise cadute.
  • rilassa e abbassa correttamente la pressione arteriosa, specie quando è alta per stress. Per questa ragione è un ottimo modo per allentare la tensione, in modo particolare dopo una lunga giornata di lavoro.
  • Aiuta a conservare la densità ossea che diminuisce con l’avanzamento dell’età.

Mentre per ciò che riguarda i benefici a livello psicologico, la danza:

  • Stimola l’aggregazione e la socialità
  • Aumenta il livello di endorfine nel sangue, quindi il buonumore
  • Aiuta a liberare la mente dalle tensioni, dallo stress e allevia l’Ansia
  • Permette di vincere la timidezza e l’inibizione a mostrarsi in pubblico
  • Stimola l’acquisizione di una maggiore consapevolezza corporea
  • Inoltre ha anche pregi sociali perché stimola l’interazione con il partner favorendo, nel caso di feeling reciproco, il corteggiamento.
  • Infine aumenta la serotonina, e dunque buonumore e la memoria

La danza, dunque, non solo è gioia e divertimento, ma anche movimento fisico e sport. In quanto tale ha ricadute molto positive sul nostro organismo e pochissime controindicazioni, tanto è vero che è praticata da tutti e a tutte le età. In un certo la si può considerare la ginnastica anti-aging per antonomasia, perché aiuta tanto la mente quanto il corpo a restare in forma e favorisce la socialità tra individui. Anche ballare da soli comunque garantisce molti benefici. Dunque appena potete iniziate ad ascoltare la vostra musica preferita, lasciatevi trascinare e muovetevi come preferite seguendone il ritmo.

I diversi generi di danza: un elisir di lunga vita

Danza tutti i benefici (Istock)

Tantissime sono le modalità con cui la danza e il ballo si esprimono, e altrettanto diversificati sono gli effetti sulla fitness del corpo. Sempre maggior successo ottengono negli ultimi anni le attività fisiche connesse con la musica, dall’aerobica al jazzercise, all’acquagym molte discipline si avvalgono della musica per arricchire la mobilizzazione corporea con la gratificazione acustica, incentivando la ricerca della fitness.
La danza può a tutti gli effetti considerarsi un’attività sportiva delle più complete: oltre ad assicurare un buon tono muscolare e un armonico sviluppo dell’apparato locomotore, l’impegno cardiorespiratorio di molte discipline coreutiche ne fa un ottimo mezzo di potenziamento delle doti metaboliche. Difficile immaginare un modo più piacevole di stimolare la frequenza cardiaca, la circolazione periferica, il metabolismo lipidico (bruciare i grassi), divertendosi contemporaneamente con un partner o in un gruppo.
Ad ogni livello il corpo trae giovamento dalla pratica del movimento sulla musica: vi sono tecniche particolarmente impegnative (ad es. la danza 
classica o la contemporanea) che, specie se praticate fin dall’età giovanile, si accompagnano ad un armonico sviluppo muscolare associato a un notevole incremento della mobilità articolare, conferendo al corpo del ballerino la tonicità e l’elasticità di un atleta completo. La pratica della Danza può risultare benefica a tutte le età, assimilandosi , a seconda del livello di impegno, ad una disciplina sportiva, ad una ginnastica dolce o ad una terapia motoria. Oggi questa arte è considerata un vero e proprio linguaggio universale attraverso cui esprimersi su un palcoscenico. Durante la sua evoluzione, la danza ha conosciuto molteplici trasformazioni che l’hanno mutata in tantissime forme e generi differenti. Questi mutamenti, del resto, hanno quasi sempre seguito quelli del teatro, della musica e dello spettacolo diventando specchio dei cambiamenti sociali. I principali  generi in cui si suddivide oggi la danza sono:

  • classica
  • moderna
  • contemporanea

Come nasce la danza classica

Danza tutti i benefici (Istock)

La danza classica si basa su quella che in gergo viene definita “tecnica accademica”. Questa forma di ballo ha origine nel 1660 in Francia, quando Luigi XIV in persona fondò a Parigi la prestigiosa e ormai famosissima Académie Royale de Danse. L’obiettivo del Re, era di dare un’organizzazione, una forma e codifica ufficiale a questa arte e svilupparne i principi fondamentali. Il primo direttore dell’Accademia fu il ballerino e coreografo Pierre Louis de Beauschamps che codificò per primo le 5 posizioni classiche tuttora utilizzate. Beauschamps, inoltre, fissò le regole per l’esecuzione dei principali passi attribuendo ad ognuno una precisa definizione in francese. Oggi, la danza classica prevede l’uso delle tradizionali scarpette a punta a partire dagli 11 anni d’età di ogni allievo. La parte terminale di queste calzature è rinforzata con del gesso, mentre per proteggere i piedi da escoriazioni e ferite si utilizzano salvapunta in silicone o stoffa. Le scarpe da punta possono essere indossare dai ballerini solo dopo un adeguato addestramento con le scarpette dal mezza punta, al fine di formare adeguatamente i muscoli di sostegno alla colonna vertebrale.

La Danza Moderna: passione e libertà di pensiero

Danza tutti i benefici (Istock)

La danza classica, con il passare degli anni, ha avuto diverse ramificazioni. Si è venuta a formare, così, alla fine del XIX secolo la danza moderna. Questa nasce in contrapposizione al balletto classico – moderno.

Nata come ribellione nei confronti della danza accademica, ritenuta troppo rigida e schematica, la danza moderna intendeva procedere alla ricerca di una danza libera, che inizialmente veniva spesso praticata attraverso la provocante forma dell’assolo (oggi detto anche solo), eseguito spesso in spazi non teatrali, per marcare un forte contrasto con lo sfarzo dei grandi balletti. Non si trattava inizialmente di una rivolta volutamente contro, ma del risultato di una serie di cambiamenti del pensiero che trovarono una base feconda in particolare nelle teorie del francese François Delsarte, diffuse in America fra il 1830 e il 1870 tramite alcuni suoi allievi e discepoli. La definizione di “moderna” data alla corrente (chiamata anche “nuova danza”), si deve al fatto che presentava caratteristiche abbastanza in contrasto con il balletto classico. La danza moderna non rifiuta l’utilizzo innaturale del corpo, tuttavia preferisce movimenti lineari. Si valorizzano il gesto e il movimento che esprimano la personalità del danzatore a partire dalla naturalità. I movimenti di danza moderna tuttavia hanno anch’essi una “grammatica” precisa. La tecnica Graham, per esempio, non è affatto danza “libera” alla maniera di quella di Isadora Duncan, né un “linguaggio personale”, ma una vera e rigorosa tecnica di danza. Stesso discorso vale per le tecniche Cunningham, Horton, Limón e tante altre sviluppatesi successivamente. Confondere danza moderna e danza libera è quindi un errore.

Un altro elemento che distingue la danza moderna da quella accademica è la produzione, da parte di un gran numero di coreografi, di scritti teorici. La danza moderna talvolta prende anche spunto dallo studio storico-antropologico delle danze etniche di paesi non occidentali, per mezzo delle quali è possibile accrescere la danza di elementi diversi, rinnovandone forma e sostanza espressiva. La caratteristica distintiva della danza moderna è quella di non essere necessariamente fedele ad un ritmo musicale preciso. In molti casi, infatti, l’accompagnamento musicale non è nemmeno previsto. Il danzatore segue solo il suo istinto e il proprio ritmo interiore. A volte la musica può anche essere del tutto assente: in questo caso il ballerino segue solo il proprio ritmo interno. Anche le coreografie sono create senza una regia musicale precisa, ma solo ed esclusivamente in funzione dell’armonia dei movimenti.

Danza contemporanea: la libertà di spazio, tempo e linee

Danza i benefici del contemporaneo (Istock)

La danza contemporanea nasce in Europa e negli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale e prosegue la rivoluzione attuata dalla danza moderna a favore di nuove espressioni corporee. Rientra pienamente nelle nuove Arti sceniche contemporanee e si pone come obiettivo l’allontanamento dalla formalità e rigidità dei canoni classici e romantici del balletto per ritornare ad assolvere la sua funzione essenziale: la comunicazione espressiva attraverso una danza “libera”, priva di codificazioni e costrizioni. La danza contemporanea si basa su alcuni concetti universali come lo spazio, il tempo, le linee e le curve e la sua lingua si esprime attraverso i segnali del corpo. Attraverso il corpo si cerca di dare voce alle emozioni e ai sentimenti più vicini al tempo in cui viviamo: gesti, movimenti, figure e intrecci. Per questo tipo di danza il coreografo si dedica a una ricerca soprattutto interiore.

A seconda della storia del territorio in cui la danza contemporanea si sviluppa, la ricerca si concentra su aspetti diversi. In America la ricerca è volta ad indagare il movimento del corpo nello spazio e nel tempo tralasciando nella costruzione della coreografia l’importanza della musica che divine elemento secondario della narrazione. Il movimento del corpo viene enfatizato e l’attenzione si sposta sulla drammaticità del singolo gesto espressivo. Si pone il corpo in spazi esterni ed avvolte estremi con l’intento di concentrare l’attenzione dello spettatore sul solo messaggio narrato dal corpo. Questi studi conducono alla creazione di nuove scuole di balletto e nuove compagnie dedicate alla ricerca e allo sviluppo della danza contemporanea quali la compagnia guidata da Merce Cunningham e l’accademia fondata da Trisha Brown, che gettò le basi per quella che oggi viene chiamata Release Technique.

Anche il ruolo del ballerino è diverso. Il danzatore contemporaneo è il coreografo di se stesso, a cui è lasciata la piena libertà creativa e stilistica. L’improvvisazione diventa il fulcro attorno a cui ruota l’intera performance e la creazione della coreografia stessa. La scena è a suo completo appannaggio e la performance è una creazione personale e unica.

La scoperta di un nuovo modo di ballare: la Danceability

Danza tutti i benefici (Istock)

Quando si pensa alla danza, la mente umana si proietta quasi automaticamente verso un concetto classico che esclude a priori moltissime persone, in particolare i disabili, i quali non sono in possesso delle capacità e condizioni ritenute indispensabili per praticare questo tipo di attività.
Tale pregiudizio è limitante per chi ha dei problemi ed impedisce loro sia di fare esperienze sociali, emozionali e fisiche forti, sia di sviluppare una propria espressione artistica. La Danceability è una danza praticata da qualsiasi persona, sia essa abile o disabile, sia essa ballerina o persona che non si è mai confrontata col mondo artistico. La Danceability non si presenta né ha la pretesa d’indossare la veste della terapia, bensì solo quella dell’espressione artistica e creativa.
Risulta, quindi, per lei normale presentarsi come espressione creativa che permette a persone con differenti esperienze di incontrarsi in una classe per danzare insieme.
La Danceability si è sviluppata verso gli anni Ottanta del secolo scorso in America, usa  vari principi provenienti dall’Aikido, dal Tai Chi, da tecniche di meditazioneginnastica e danza. Con questa danza si sviluppa tra le persone un dialogo fisico in cui tutti i sensi sono coinvolti: partendo sempre dall’improvvisazione, si danza, cercando di vivere costantemente l’attimo presente.
Si lasciano andare i corpi, in modo che comunichino ciò che hanno da comunicare, senza limitazioni estetiche, senza paure di non essere in grado di fare o di sentirsi inadeguati.
Sostanzialmente non si giudica: non c’è un’azione giusta ed una sbagliata, non c’è una persona migliore di un’altra, ma solo la ricerca di dialogare con le altre persone, il più delle volte sconosciute, attraverso il proprio corpo, senza la mediazione della parola.
Nella Danceability si riscoprono il terreno comune per muoversi con la gravità , che è un’altra delle basi di questa danza ed in generale della vita poiché siamo tutti sottoposti alle sue leggi, e la comunicazione spontanea attraverso il contatto.
In questo modo si possono fare nuove esperienze: tutti si confronteranno con le proprie abilità e disabilità , possedute indistintamente da ogni persona, poiché siamo tutti uomini; ci si muoverà da soli, con un’altra persona o in gruppo, andando sempre e comunque oltre i limiti cui si è abituati e che spesso ci creiamo noi stessi. Esistono anche numerosi eventi teatrali e non di questo genere di danza, gare sportive e laboratori ad hoc per chi vuole avvicinarsi a questo mondo. P

La pratica della Danceability (danza in carrozzina) è gestita, nell’ambito dell’IPC, dall’International Paralympic Wheelchair Dance Sport Committee (IPWDSC).
Nella valutazione della danza in gara, che si svolge su uno spazio di almeno 200 mq, la giuria deve valutare tanto gli elementi tecnici legati al movimento e allo stile musicale proposto, quanto quella indefinibile somma di elementi stilistici, coreografici e carismatici della coppia che concorrono a formarne il contenuto artistico vero e proprio, quali l’originalità, la variazione delle figure, l’uso dello spazio, l’espressione attraverso il linguaggio del corpo del contenuto emozionale della danza.
Nel giudizio viene posta in risalto la armonia tra i partner, con particolare attenzione alla persona disabile; se il partner disabile risulta essere l’elemento passivo della coppia, spinto o tirato dal partner normodotato, questo influisce negativamente sul giudizio, che privilegia le coppie in cui il movimento a due è viceversa il frutto di una armonica cooperazione tra i danzanti, con attiva partecipazione della persona disabile.
Oltre al movimento ritmico della testa, del tronco e degli arti superiori, la conformità con il ritmo musicale viene espressa dal danzatore in carrozzina (nelle sole danze Latinoamericane) anche attraverso movimenti di accelerazione e frenata delle ruote a tempo di musica, come pure mediante virate e inclinazioni sia sul piano frontale che sagittale; movimenti di elevazione delle ruote anteriori sono ammessi, purché eseguiti dal ballerino disabile senza l’aiuto del partner normodotato.

La danza per bambini e per anziani: un toccasana per corpo e mente

danza tutti i benefici (Istock)

Abbiamo accennato largamente ai mille benefici che la danza apporta al nostro fisico e alla nostra mente e, abbiamo scoperto che non esistono limiti di età o di altro genere per poter far danza o ballo in genere. In particolar modo, la danza risulta particolarmente efficace sia in tenera età, per i bambini, sia per quelle fasce d’età più avanzata. I benefici apportati sono molti in entrambi i casi. Per esempio, il ballo è un contesto favorevole per motivare al movimento anche fasce di popolazioni meno inclini a farlo come gli anziani, e certamente l’anziano che pratica regolarmente il liscio si giova di un allenamento aerobico e mantiene in esercizio il cuore, gli arti inferiori, i polmoni e la mente, in modo ben più impegnativo ed efficace della semplice passeggiata; se alcune discipline sono appannaggio dell’età giovanile, certamente un valzer, un tango o un fox-trot sono fruibili ad ogni stagione della vita, ed è ormai dimostrato che un regolare esercizio fisico di tipo aerobico è un ausilio fondamentale nella prevenzione e nella terapia di patologie dismetaboliche e cardiocircolatorie dell’età matura. Danzare quindi non solo per il piacere della socializzazione e del ballo in sé, ma anche per mantenere efficiente e allenato l’apparato locomotore, e contrastare, tra l’altro, l’ipertensione, l’obesità e il diabete alimentare. 

Per ciò che concerne i bambini, invece, la danza in particolare, è una delle discipline più utili e complete per la formazione dei bambini perché al movimento associa il linguaggio artistico e il contatto con le proprie emozioni.
Alla base di ogni passo di danza c’è innanzitutto un’adeguata preparazione fisica, basata sulle caratteristiche individuali del bambino. Gli esercizi di danza aiutano ad evitare il sovrappeso, ad avere una postura corretta, a migliorare forza, agilità, elasticità articolare e resistenza muscolare. L’allenamento costante, inoltre, contribuisce a prevenire il rischio di tante patologie, tra cui diabete, colesterolo alto, pressione alta, malattie cardiache e alterazioni della colonna vertebrale.
Educare al ritmo e alla musica mettono il bambino in sintonia con il proprio istinto e con lo spazio in cui si muove.
Danzando i bambini imparano a conoscere il proprio corpo, a prendere coscienza delle proprie capacità e delle proprie potenzialità, ad esprimere liberamente il disagio e la gioia, le sensazioni e i sentimenti. Passo dopo passo, ad ogni miglioramento il bambino impara ad avere fiducia in se stesso e negli altri, a gestire l’ansia tanto quanto l’aggressività e l’esuberanza. Tanti sono i benefici della danza anche a livello cognitivo: migliora la concentrazione, l’attenzione e le capacità di apprendimento. Questo perché favorisce la crescita neuronale e attiva connessioni del cervello utili anche in altri contesti.
Nelle buone scuole di danza, inoltre, i bambini imparano ad ascoltare, a stare con gli altri, a provare soddisfazione per gli sforzi compiuti, ad autodisciplinarsi per il raggiungimento di un obiettivo. Insomma, incoraggiare i propri figli a fare danza significa renderli più sani, intelligenti ed equilibrati!

La danza di coppia: un modo per ritrovare la passione e l’amore

Danza tutti i benefici in coppia (Istock)

La danza, abbiamo detto che agisce a vari livelli, sia fisico, sia cognitivo, sia mentale. Ballando ci si sente bene e si è più felici, allora perché non farlo in coppia? I benefici che la danza apporta nella vita di coppia sono talmente evidenti che fungono da terapia per la coppia. Rafforzano il legame amoroso, la complicità sentendosi nuovamente una coppia solida. In più, praticare danza in coppia avvicina entrambi i partner rendendoli più inclini al contatto fisico. Nulla eguaglia l’emozione di muoversi all’unisono con il corpo di un partner dell’altro sesso. Dalle danze caraibiche al valzer, si assiste alla riscoperta del piacere del ballo di coppia un po’ a tutte le latitudini; ma il re delle danze di coppia probabilmente è il Tango Argentino; l’intesa del linguaggio del corpo tra il tanguero e la seguidora e l’empatia che si crea praticando “il pensiero triste che si balla” non ha eguali in nessun altro ballo. Da qualche anno in tutt’Italia fioriscono scuole e si aprono milonghe nella migliore tradizione di Buenos Aires dove, oltre ad ascoltare buona musica e a praticare il ballo, si può respirare un po’ di quell’atmosfera fatta di passione, nostalgia e piccoli codici comportamentali.
Vedere una coppia che balla il tango: rapita dai propri sentimenti, concentrata sulle sensazioni che scambia col partner, assorta in quel magico momento può dare un’idea delle intense emozioni che il tango scatena; ma solo dopo averlo provato si può realmente capire perché il tango è stato anche definito
“una storia d’amore che dura tre minuti”. 

Danza sì ma previo controllo medico: I rischi e le controindicazioni per il ballerino

danza tutti i benefici e i rischi (Istock)

Perché la danza sia sempre e solo di beneficio al corpo deve essere praticata sotto la guida di insegnanti esperti, e previo controllo medico delle condizioni di salute.
I ballerini che praticano le discipline fisicamente più impegnative corrono anche dei rischi, legati in genere a traumatismi acuti: occorre ad esempio molta prudenza e gradualità nell’apprendimento delle gestualità a maggior contenuto acrobatico, dalla 
classica stessa alla capoeira alla breakdance; ma anche il voler a tutti costi, specie in età molto giovanile, raggiungere determinati obbiettivi di estrema mobilità articolare o un uso precoce (o con un piede strutturalmente inadatto) delle punte può dar luogo a ripetute sollecitazioni non fisiologiche delle strutture articolari e muscolo tendinee (i cosiddetti microtraumi ripetuti) che possono esitare in patologie infiammatorie e degenerative anche serie.
La prevenzione di tali patologie nel ballerino si giova di un’adeguata preparazione fisica con particolare attenzione agli elementi posturali e alla ginnastica propiocettiva, la pratica regolare del massaggio e di esercizi di riscaldamento e allungamento che precedano gli impegni più gravosi delle strutture osteo-muscolo-tendinee. Insomma, la ricerca della abilità tecnica, specie in giovane età, non deve andare a discapito dell’armonico sviluppo della giovane ballerina.
Prima di intraprendere la pratica di una disciplina di danza di tipo fisicamente impegnativo, come la 
classica, il rock acrobatico, la danza moderna o contemporanea, ecc., specialmente se con aspettative di tipo professionale, è indispensabile un’accurata valutazione funzionale dell’apparato locomotore. Vi sono conformazioni o malformazioni che spesso traggono giovamento dalla pratica della danza, come alcune asimmetrie della colonna vertebrale, le scapole alate o altri paramorfismi; altre patologie giovanili viceversa controindicano alcuni esercizi di danza (alcune forme di osteocondrosi, es. malattia di Scheuermann, alluce valgo, la spondilolistesi, ecc.) o limitano alcune gestualità, quali ad esempio il relevé o la danza “sulle punte” (alluce rigido, piede greco).
Nella maggior parte delle situazioni (atteggiamenti scoliotici, limitazioni articolari della spalla, ipermobilità delle ginocchia, varismo tibiale, piede prono, alterazioni dell’articolarità dell’anca, ecc.) la valutazione medica del giovane ballerino deve essere individualizzata, e può essere di utile supporto per un lavoro personalizzato da parte dell’insegnante, che utilizzando esercizi specifici, propedeutici alla tecnica, aiuta a migliorare le caratteristiche morfofunzionali dell’apparato locomotore del ballerino, specie in età evolutiva. 

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