Tatuaggi, colore verde ritirato dal mercato per rischio cancro

Il pigmento verde ‘Lime Green‘ per tatuaggi è stato ritirato dal mercato per ordine del ministero della Salute poiché ritenuto a rischio cancerogeno.

Foto da iStock

“L’articolo è stato sottoposto a divieto di commercializzazione, ritiro e richiamo”

Così il Ministero della Salute spiega sul proprio sito il severo provvedimento preso contro il ‘Lime Green‘, inchiostro per tatuaggi di colore verde marca “Intenze” realizzato in Usa, lotto SS274, è distribuito dalla ditta 151SRLS di Torino.

Questa la notizia che ha messo in queste ore sottosopra il mondo dei tatuaggi, oramai sempre più sotto la lente d’ingrandimento e colpito in uno dei prodotti da sempre più discussi: gli inchiostri.

Quella particolare sostanza che, nei fatti, entra nel nostro corpo è sempre stata guardata un po’ di traverso dai detrattori dell’universo tattoo che oggi segnano un punto importante a loro favore.

Vediamo però di comprendere bene il problema e quanto accaduto nel dettaglio.

Tatuaggi: colore verde a rischio cancro

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“Analisi hanno documentato presenza di: ANISIDINA (CAS 90-04-0) pari a 3 mg/kg e TOLUIDINA (CAS 95-53-4) pari a 21 mg/kg. Le ammine aromatiche non devono essere presenti ai sensi della Risoluzione Europea 2008 Res AP (2008)1. Le ammine aromatiche ai fini della classificazione Regolamento CLP sono classificate con l’indicazione di pericolo H350. Può provocare il cancro”

Il problema contestato all’inchiostro verde “Lime Green” pare dunque legato a un paio di sue particolari componenti , note come “ammine aromatiche”, che la Risoluzione Europea 2008 Res AP (2008)1 ha bollato da tempo come illegali.

Il campionamento in cui sono stati riscontrati valori sopra i limiti è stato effettuato dall’Arpa Piemonte in collaborazione con i servizi di igiene e sanità pubblica di alcune Asl Piemontesi. Nel dettaglio il prelevamento sotto accusa è stato effettuato presso BUONA SORTE TATTOO Club di Torino.

Certo non un periodo fortunato per il mondo dei tatuaggi. Meno di un mese fa un controllo del comando dei carabinieri per la Tutela della Salute aveva evidenziato come esistano sostanze tossiche o cancerogene in 1 campione su 5 di inchiostro usato per tatuaggi.

Sembra dunque, se possibile, ancor più indispensabile assicurarsi con il miglior margine di certezza praticabile non solo della professionalità dell’artista a cui ci affidiamo (anche senza arrivare ai più pagati al mondo che vi abbiamo presentato nell’articolo I 10 tatuatori più pagati del mondo: la lista delle star del tattoo) ma anche dello studio presso cui opera e dei materiali ivi impiegati. Un tatuaggio è infatti un’esperienza tanto straordinari quanto delicato: affrontarla con senso di responsabilità è il primissimo requisito affinché sia veramente meravigliosa e indimenticabile.

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