“Bond 25”: Daniel Craig torna a vestire i panni di 007

“Bond 25” arriverà nelle sale ad aprile 2020, il cattivo dell’ultimo capitolo della saga sarà Rami Malek, trasformato da Barrie Grower. Nei panni di James Bond ancora Daniel Craig.

Daniel Craig e il Principe Carlo sul set del film (Getty Images)

Si sono da poco concluse, a Matera, le riprese di “Bond 25”. L’ultimo capitolo della saga con protagonista l’agente segreto più famoso del mondo arriverà in sala il 18 aprile 2020. Il titolo ufficiale di questa nuova ed esaltante avventura cinematografica è “No time to die” e fa riferimento ad una condizione diversa in cui James Bond sta vivendo.

L’uomo d’azione è, ormai, in pensione. Ammesso che gli agenti segreti smettano prima o poi, effettivamente, il proprio lavoro. Ad ogni modo Bond, all’inizio del nuovo film, se ne sta tranquillo a godersi il meritato riposo dopo il congedo lavorativo. Tornerà sul campo convinto da un amico per via di un nuovo e potentissimo criminale in possesso di una particolare tecnologia capace di far fuori l’umanità. Questo dettaglio, sommato alla fisicità di Rami Malek – nei panni di un cattivo sui generis, ricolmo di difetti estetici – per cui è stato ingaggiato Barrie Grower (lo stesso make-up artist che in “Skyfall” ritoccò Javier Bardem), convincerà l’agente 007 a tornare operativo.

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James Bond: Rami Malek fa il cattivo, Daniel Craig superstar tutt’altro che impagabile

Daniel Craig e il Principe Carlo d’Inghilterra durante le riprese (Getty Images)

Nei panni del protagonista troviamo nuovamente Daniel Craig che, diretto dall’occhio attento e l’estro versatile di Cary Fukunaga, ha recuperato la voglia di tornare a cimentarsi con questo personaggio: la ritrosia degli ultimi tempi deve essere svanita dopo aver incassato il lauto assegno richiesto per la partecipazione a quest’ennesimo film tematico. Anche se le sue parole facciamo fatica a dimenticarle: “Preferirei suicidarmi piuttosto che prendere parte ad un altro capitolo della saga”. Non c’è malcontento che non possa esser messo a tacere con qualche verdone in più.

Allora eccolo di nuovo, rinfrancato e – stavolta sì – voglioso di stupire, gli effetti speciali saranno i medesimi: tanto action, ai limiti del paradosso, belle donne e mete mozzafiato. Giamaica e Norvegia, passando per Puglia e Basilicata. Così si compone l’itinerario del crime action per antonomasia, più dispendioso (non solo dal punto di vista del budget) per gli interpreti intervenuti. Come testimonia il discorso a fine riprese di Craig: “Voglio solo dire, ed essendo piuttosto ubriaco non andrò avanti a lungo, che questa è stata una delle esperienze più belle della mia vita”.

L’allegria, data non solo dai fumi dell’alcol, da parte del protagonista, parrebbe essere motivata dal numero considerevole di scene ad alto rischio. Aspetto questo che ha sempre contraddistinto i lavori di Graig, a prescindere da 007. Per scoprire ulteriori dettagli non resta che attendere qualche mese, ad aprile torneremo ad ammirare James Bond che sembra non invecchiare mai, nonostante l’età pensionabile e l’usura del tempo: certamente non passa la vita a guardare i cantieri come un anziano qualunque. La sua licenza d’uccidere non scade mai.

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