Treccani, inaugurato il Festival della lingua italiana a Lecco

Treccani inaugura il Festival della lingua italiana, dal 4 al 6 ottobre a Lecco “Le parole valgono”. Tanti ospiti illustri per riscoprire e rivalutare l’importanza e la forza delle parole attraverso l’arte e la cultura.

Treccani promuove il primo Festival della lingua italiana a Lecco (Getty Images)

Al via a Lecco “Le parole valgono”, il primo Festival della lingua italiana”, fino al 6 ottobre. Tre giorni di incontri, dibattiti e interviste sul senso e l’importanza della parola, ma anche sulla priorità che dovremmo avere, ovvero difendere il nostro patrimonio culturale e artistico.

Per questa ragione, nel corso della tre giorni organizzata da Treccani, ci saranno parecchi ospiti illustri: da Manuel Agnelli a Vinicio Capossela, con l’obiettivo di rivalutare il nostro bagaglio di parole a disposizione (perché, come diceva qualcuno, “sono importanti”) come strumento di confronto e dialogo piuttosto che di aggressione.

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Treccani, Massimo Bray: “Questo Festival per riqualificare una lingua spesso vittima di distorsioni, non solo grammaticali”

Festival della lingua italiana, Lecco 4-6 ottobre (Getty Images)

L’esigenza è nata dal mutare dei nostri stilemi e canoni linguistici, che ormai vedono una globalizzazione sempre più preponderante fatta di crasi e anglicismi: da Ferragnez a selfie, come porsi dinnanzi a questi cambiamenti? Ricordando che ci sono, comunque, delle basi importanti da cui non si può prescindere. Infatti, oggi, molti sono gli errori – e orrori – di ortografia che vengono commessi. La ‘colpa’, in parte, è anche della comunicazione crossmediale, ormai si fa tutto di fretta e lo scritto (come il parlato) subisce modifiche ed abbreviazioni. Si sa, però, che la fretta è cattiva consigliera e, quindi, porta con sé fragilità e lacune con le quali poi tocca convivere.

È il caso delle parole accentate, come spiega il direttore generale dell’evento Massimo Bray: “Gli errori di accentazione, in particolare con riferimento alle parole di una sola sillaba (sto o stò, qui o quì, su o sù: tutti casi in cui l’accento è un errore); quelli legati all’uso dell’apostrofo (po’, corretto / pò, errato; e qual è, corretto /qual’è errato); quelli connessi alle espressioni formate da due o più parole, che in alcuni casi si fondono in una sola, come finora, talora o tuttora (errate le forme fin’ora, tal’ora e tutt’ora); la domanda sul plurale corretto di ciliegia è, in modo ricorrente, una delle più frequenti fra quelle poste dai  lettori della sezione Lingua italiana del portale Treccani”, ha rivelato a Vanity Fair.

Dunque, al netto di imbarazzi e curiosità, partecipare ad un evento simile potrebbe arricchire il bagaglio culturale e linguistico di ciascuno di noi. Va bene il progresso e l’evoluzione, ma ogni cambiamento deve partire da basi solide. La Treccani, con questo Festival, vuole riscoprirle e metterle a disposizione di tutti. Un’occasione per rinfrescare la memoria, fra un dibattito e l’altro con personalità illustri, per evidenziare che la forza delle parole non si ferma dietro un semplice enunciato. Un termine giusto al momento opportuno può aprire un mondo di possibilità, sta a noi trovare la chiave d’accesso.

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