Ritardo del ciclo: quali possono essere le cause e i sintomi

Il ritardo del ciclo mestruale accade spesso in alcune donne, ma non deve essere mai sottovalutato, è importante capire quali sono le cause e i sintomi.

Ritardo del ciclo Fonte: Istock-Photos

E’ capitato a tante di voi almeno una volta nella vita il ritardo del ciclo, è una situazione che capita a tutte prima o poi. L’irregolarità del ciclo e il ritardo delle mestruazioni dipendono da diversi fattori e non sempre indica l’inizio di una gravidanza. Vivere con serenità i giorni in cui si aspetta il ciclo è la prima regola, perchè anche lo stress può incidere in modo negativo, prolungando ulteriormente il flusso mestruale. CheDonna.it ci da dei chiarimenti sulle le cause del ciclo mestruale e quando è opportuno preoccuparsi.

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Ciclo mestruale

 

Quando il ciclo è in ritardo il primo pensiero è una possibile gravidanza, soprattutto se si hanno rapporti intimi attivi e non protetti. Il dubbio a volte crea ansia e angoscia soprattutto se si tratta di una gravidanza indesiderata. La prima considerazione da fare è: il ciclo è regolare durante l’anno? Perchè se la risposta è si non bisogna subito allarmarsi.

Innanzitutto definiamo un ciclo mestruale regolare quando è compreso tra i 21 ed i 35 giorni, ma si sa che ogni donna ha il proprio ritmo, se si presenta un eventuale ritardo, non si deve più calcolare sui 28 giorni del ciclo ideale, ma sulla durata abituale del proprio ciclo. E’ importante conoscere il proprio corpo, compresi i ritmi mestruali, è fondamentale, appuntare su un quaderno o su un calendario le date dell’inizio e della fine di ogni mestruazione. Sarebbe perfetto appuntare anche i sintomi dell’ovulazione,  se riuscite ad avvertirli. Di solito si dovrebbero avvertire al quattordicesimo giorno dopo l’inizio delle mestruazioni, ma può anche variare per diversi motivi.

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Ritardo del ciclo: le cause

Quando si hanno rapporti intimi attivi e non si usano metodi contraccettivi il primo pensiero dell’assenza del ciclo è una gravidanza. Ma la prima cosa da fare è fare un test di gravidanza oppure l’esame del sangue beta-hCG. Se in entrambi i casi l’esito è negativo allora è bene calcolare i giorni che sono passati dalla data delle ultime mestruazioni, forse avete fatto male i calcoli.

Ecco alcune cause del ritardo del ciclo:

Disturbi alimentari

Non si devono mai sottovalutare le abitudini alimentari o gli squilibri, come la perdita del peso corporeo, in caso di diete non equilibrate, l’ obesità o l’anoressia possono provocare alterazioni dell’ovulazione e del ciclo mestruale.

Sindrome dell’ovaio policistico e tiroide

E’ una condizione in cui l’ovaio tende a produrre più ormoni maschili che femminili, quindi sono i responsabili dell’assenza di ovulazione. Sono tante le donne che si lamentano quando c’è un ritardo del ciclo e proprio la presenza delle cisti sulla superficie delle ovaie, possono causare il ritardo, ma soprattutto l’assenza del ciclo. L’irregolarità del ciclo mestruale è comune in donne che hanno problemi tiroidei, se si soffre di ipotiroidismo, si manifestare un flusso mestruale abbondante e duraturo. Nel caso di ipertiroidismo, ci possono essere mestruazioni più sporadiche.

Stress

Lo stress che può essere legato sia ad aspetti della vita familiare che affettiva o lavorativa, perchè ci si sente più nervose e ansiose. Purtroppo questo va ad influenzare negativamente il funzionamento dell’organismo. Ad alcune donne capita che gli equilibri ormonali e psicologici si condizionino vicendevolmente provocando dei veri e propri crolli emotivi che si ripercuotono in modo negativo sull’organismo.

Menopausa

Quando si verifica un ritardo o l’assenza, a volte  si pensa all’arrivo della menopausa, queste per le donne più mature d’età.
Quando la menopausa si verifica in età anticipata, si può parlare di pre-menopausa, un periodo nel quale i cicli mestruali risultano spesso irregolari e possono essere più o meno frequenti questi episodi.

Sospensione della pillola

Le donne che assumono la pillola anticoncezionale, dopo la sospensione  l’organismo subisce un drastico cambiamento nella somministrazione di ormoni e quindi si può verificare un ritardo o in alcuni casi addirittura un’assenza. In questi casi  è necessario rivolgersi al ginecologo, anche se si verifica spesso e non è un episodio sporadico.

Allattamento

Dopo il parto il ciclo ricompare dopo circa 40 giorni dal parto, ma se allattate, la comparsa del ciclo può essere posticipata anche di molti mesi. E’ comune che il ciclo mestruale ritorna qualche giorno dopo la fine dell’allattamento.

Assunzione di alcuni farmaci

Se si assumono alcuni farmaci si possono verificare dei ritardi nel ciclo mestruale ecco alcuni:

  • antidepressivi
  • antipsicotici
  • antiepilettici
  • cortisonici

Questi farmaci possono creare un vero e proprio squilibrio nell’intero ciclo mestruale, causando non solo il ritardo, ma anche l’assenza durante tutta la durata del trattamento farmacologico. In questi casi è sempre consigliabile chiedere consiglio al proprio medico.

I sintomi più comuni

Il ritardo mestruale può essere riconosciuto attraverso la manifestazione di alcuni sintomi, ecco quali:

  • perdite bianche: sono associate al ritardo del ciclo oppure ma anche all’inizio di una gravidanza;
  • perdite marroni: sono correlate al ritardo del ciclo, che possono derivare da un endometrio indebolito a causa della pillola anticoncezionale o di altri farmaci ormonali;
  • ipomenorrea: è caratterizzato da un flusso mestruale poco abbondante e breve, che si verificano quando c’è carenza di ferro o stanchezza.

Ciclo in ritardo e nessun sintomo

dismenorrea
Fonte: Istock

Le mestruazioni sono anticipate da alcuni sintomi conosciuti come la sindrome premestruale ecco qual sono:

sintomi emotivi

  • repentini cambiamenti di umore,
  • leggera depressione ed irritabilità,
  • crisi di pianto

dolori fisici

  • dolori e fastidi di vario genere,
  • tensione alle mammelle
  • dolorini e crampi al basso ventre,
  • aumento della ritenzione di liquidi
  • mal di schiena lombare
  • mal di testa
  • gastrite e difficoltà di digestione
  • disturbi intestinali.

Però questi sintomi, non si manifestano in tutte le donne questi sintomi e non sempre  tutti insieme. E’ anche vero che questi sintomi sono legati ad un inizio della gravidanza e all’immediato post-concepimento, soprattutto se il seno è dolorante e teso. In alcuni casi ma raramente si presentano crampi al basso addome, mal di testa, irritabilità e sonnolenza. Quindi si può dedurre che in molti casi i primi sintomi della gravidanza si confondono con quelli della sindrome premestruale.

Ma cosa è consigliabile fare se il ciclo non si presenta e non ci sono sintomi?

Il consiglio è quello di aspettare qualche giorno prima di fare un test di gravidanza, magari è solo lo stress a far ritardare il ciclo. Altrimenti se non riuscite a gestire questo ritardo che diventa quasi un ossessione rivolgetevi al vostro ginecologo che vi darà consigli a riguardo.

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Ciclo in ritardo come stimolarlo

1. Fare gli addominali

Assumere la posizione supina, con le gambe piegate e cercate di avvicinare la fronte alle ginocchia, in questo modo si stimola l’ utero e le ovaie. E’ un esercizio che non si consiglia di farli durante il ciclo, perchè sollecita il dolore al basso ventre, che durante il ciclo può risultare più fastidioso. Basterà fare dei semplici addominali anche due o tre volte al giorno per 5 minuti circa.

2. Alimenti con vitamina C

La carenza di vitamina C è tra le cause più comuni del ritardo del ciclo, bisogna  integrare aggiungendo nella dieta i seguenti alimenti come:

  • carote
  • prezzemolo
  • mirtilli
  • frutti di bosco
  • zucca
  • zucchine

3. Borsa dell’acqua calda

Se si poggia la borsa dell’acqua calda tra le gambe oppure all’altezza della vescica, il calore emanato dalla borsa aiuterà la muscolatura uterina a rilassarsi. In questo modo il calore agevolerà l’arrivo del ciclo mestruale. Questo è un rimedio che riduce notevolmente le fitte addominali che precedono l’arrivo delle mestruazioni.

Ritardo del ciclo: cosa fare?

La prima cosa da fare quando il ciclo non si presenta è fare un test di gravidanza, si acquista in farmacia. Se il test è negativo allora è necessario capire il ritardo del ciclo, in questo caso il ginecologo vi sottoporrà ad ulteriori esami per capire meglio la vostra condizione di salute possono essere:

  • esami del sangue: per valutare se i valori di alcuni ormoni sono nella norma oppure no
  • radiografia pelvica: per accertarsi che non siano presenti delle cisti, malformazioni anatomiche o per controllare se l’ovaio risulta sano o policistico
  • esame per controllare la funzionalità della tiroide e i suoi ormoni

 

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