Bimbi e capricci: getta via il regalo, la lezione di vita della mamma è unica

Capricciosa, questa bambina disprezza il regalo appena ricevuto e lo getta nella spazzatura, ma sua madre le dà una lezione di vita che non dimenticherà

Se voi, come genitori, avete già sperimentato diversi attacchi di isteria e capricci da parte di vostro figlio, questa lezione impartita da una madre alla figlia di 6 anni vi aiuterà sicuramente ad insegnare ai bimbi il senso della sua gratitudine e umiltà.

Questa storia è divenuta presto virale ui social network e riportata da alcuni media tra cui il sito Metro.

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Bambini, come insegnare loro il senso della gratitudine

Alcune situazioni sono particolarmente difficili da affrontare per i genitori, come ad esempio il momento dei capricci. I capricci potrebbero nascere per esempio per  un’opposizione all’ora di andare a letto o per un’ossessione per l’acquisto di un giocattolo al supermercato, in ogni caso la loro gestione richiede molta pazienza.

Questa madre di nome Haley Hassel, così come tutte noi altre mamme, aveva fatto il suo meglio per allevare sua figlia Presleigh di sei anni contenta e grata di ciò che aveva. Alla prima deriva, questa madre non ha esitato a dare alla figlia una lezione di vita e a condividere la sua esperienza su Facebook,  la sua testimonianza è diventata letteralmente virale.

Una buona lezione di vita

Ciò che questa madre ha fatto è degno di essere raccontato perchè è riuscita a dare a sua figlia in preda ai capricci una buona lezione di vita. Sapeva che sua figlia desiderava tanto l’astuccio di un marchio molto popolare negli Stati Uniti. Questo astuccio è l’accessorio “must have” per le bambine. Per far felice sua figlia questa mamma ha dovuto girare parecchi negozi della città, ma il pensiero della felicità che avrebbe provato la figlia nel vederlo non la faceva demordere.

Sfortunatamente, la reazione di Presleigh non ha ripagato tutti questi sforzi. Appena lo ha visto la bambina, ha avuto una reazione inaspettata. La madre testimonia su Facebook: “Lo fissò, lo gettò nella spazzatura, sbatté la porta della stanza gridando:

“È stupido, tutti nella mia classe lo hanno … Non lo voglio più!”

Questo atteggiamento non è certo piaciuto alla madre, che si è sentita obbligata a reagire dandole una lezione morale sulla sua inaccettabile mancanza di riconoscimento.

Haley prese quindi l’astuccio e tolse il sacchetto di plastica che lo contenevae lo diede a sua figlia, dicendole che quello ora erail suo astuccio per la scuola. Immediatamente la bimba tentò di tornare sulla sua decisione ma Haley non ha ceduto.

“Le ho spiegato che non ha diritto a nulla di speciale e che non si da per scontata la possibilità che si ha … aggiungendo “Consegnerò personalmente questo astuccio a un bambino che sarà grato di averlo”

La donna su Facebook non manca di commentare il proprio gesto affermando:

“Forse a volte reagisco in modo eccessivo, ma avrei fatto qualsiasi cosa per avere tutto quello che ha lei quando ero piccola … con gratitudine, puoi affrontare qualsiasi situazione della vita. “.

Capriccio, un fenomeno psicologico?

Un concetto centrale nella psicoanalisi freudiana contrappone il principio del piacere al principio della realtà. Entrambi governano la psiche umana, ma il primo cresce per soddisfare compulsivamente i propri desideri mentre il secondo per conformare i nostri desideri prendendo in considerazione la realtà.

Il principio del piacere, introdotto per la prima volta da Gustav Frechner e preso in prestito da Freud nel suo libro Beyond the Pleasure Principle, vorrebbe che fossimo costantemente alla ricerca di soddisfazione. Si oppone al principio della realtà esistente che ci mette di fronte al fatto che non è sempre possibile correre dietro al piacere e che dobbiamo cambiare i desideri.

Patrick Estrade, psicoterapeuta, afferma sulla rivista Psychologies che “a differenza degli adulti, i bambini non hanno gli elementi di analisi che consentono loro di cogliere la realtà”. Il bambino non misura ancora i suoi desideri e pensa di essere il centro del mondo. È solo a una certa età che capisce che i suoi parenti hanno tanto quanto lui e che dunque il ruolo dei genitori è quello di promuovere questo apprendimento, soprattutto perché l’opposizione è ciò che consente al bambino imporsi e affermarsi. “Il bambino deve anche sentire la forza del genitore, sentire limiti”, aggiunge lo psicoterapeuta.

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