Alex Zanardi, il campione paralimpico mette a segno un altro record

Alex Zanardi, campione paralimpico, ha compiuto la sua ennesima impresa nella “Ironman Italy” a Cervia. Triathlon concluso in 8 ore, 25 minuti e 30 secondi.

Alex Zanardi a Cervia (Getty Images)

Alex Zanardi è da qualche tempo un esempio di resilienza e volontà senza pari: è riuscito a ritrovarsi e ritrovare uno scopo dopo che un incidente in F1 gli ha cambiato la vita. Ora è un campione paralimpico, ma al di là delle frasi fatte, Zanardi vince e convince proprio perchè lui non si sente un esempio per gli altri. Qualunque impresa, sportiva e personale, la compie per godersi appieno la vita: “Voglio vivere fino a 200 anni per godermi ogni regalo che la vita intende farmi”, ha detto dopo l’ennesima prova superata.

Stavolta era a Cervia, durante la “Ironman Italy” – una competizione che vede gli atleti cimentarsi nel triathlon, cioè 3,86 chilometri di nuoto, 180,26 chilometri in bicicletta (handbike nel suo caso) e 42,195 chilometri di corsa – che ha concluso in 8 ore, 25 minuti e 30 secondi. L’ex pilota di formula uno ha abbassato ulteriormente il suo record di 36 secondi, impiegandoci un po’ meno dello scorso anno.

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Zanardi: ancora un record nel palmares del campione

Cervia, Zanardi durante la preparazione all’Ironman Italy (Getty Images)

Tempi formidabili che vanno a cesellare imprese straordinarie, e non soltanto per via della sua disabilità, ma anche e soprattutto in merito alle prove a cui ciascun atleta (anche normodotato) viene sottoposto di volta in volta. Zanardi riesce a farsi beffe, sportivamente parlando, di chiunque. Aggiornando via via il suo personale palmares che attualmente vanta: 4 medaglie d’oro ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 e Rio 2016, oltre agli otto titoli ai campionati mondiali su strada.

Sembra non volersi fermare, Zanardi che, non contento, si è anche concesso il lusso di tornare a guidare le auto da corsa e partecipare – fra le altre cose – alla maratona di New York: “Quando sei in corsa, non puoi e non devi smettere di correre e quando sei a terra, puoi e devi sempre rialzarti”, ha ribadito il campione.

Ogni volta che si rialza, Zanardi lo fa per guardare oltre, ha fatto un patto con sé stesso che cerca di rispettare il più possibile: “Bisogna prendere ogni momento come una nuova occasione per costruire qualcosa e io tento di farlo”, ha concluso. Per questo l’atleta non smette mai di impegnarsi, nemmeno nel sociale: sono due le associazioni benefiche a sostegno delle persone con disabilità di cui è fondatore e testimonial. I prossimi obiettivi sono il Campionato Italiano Gran Turismo Endurance, dove Zanardi parteciperà dal 4 al 6 ottobre, in quota alla Bmw per poi arrivare a Tokyo 2020. Alla ricerca di un’altra medaglia, un’ulteriore impresa per entrare nella storia atletica e sportiva di un Paese con qualsiasi mezzo a disposizione. Più di quanto non abbia già fatto.

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