Le corna stanno bene su tutto: citazioni dal libro di Giulia de Lellis

Martedì 17 settembre è uscito in libreria Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!, il tanto discusso libro di Giulia De Lellis. Eccone i primi estratti choc!

Foto da Instagram @giuliadelellis103

Un libro nato per esorcizzare il difficile periodo vissuto lo scorso anno, in seguito alla scoperta dei tradimenti del suo ex Andrea Damante.

Giulia de Lellis ha raccontato tutto ciò in Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!, volume redatto a quattro mani con la scrittrice Stella Pulpo.

Il libro, travolto da un turbine di polemiche, è da questo martedì 17 settembre in tutte le librerie e la stessa Giulia De Lellis lo ha presentato in esclusiva alla stampa questa mattina alla Mondadori di Milano.

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Ora dunque pare si potrà parlare (o sparlare) del volume riga per riga. Iniziamo dai primi estratti pubblicati sul web.

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Le corna stanno bene su tutto: le prime citazioni

mario serpa e giulia de lellis-

“Sono schifata! Quanto? Prendete gli insetti, i topi di fogna, i piedi sporchi, la puzza di sudore, i cassonetti della monnezza… Tutto ciò che fa venire più la nausea. Mettetelo insieme, sommate il disgusto al disgusto, e aggiungetene altro, in quantità. Mescolate bene, fino ad ottenere un composto di merda, e infornare a 200°, per sempre!

Ripenso alle mattine in cui mi svegliavo al suo fianco, nel nostro letto e lo guardavo ancora addormentata, sentendomi la donna più fortunata del pianeta. Per carità, stavamo insieme da un pezzo, era routine, quotidianità, niente di eccezionale. Eppure per me ogni giorno era una sorpresa, l’assoluto stupore di essere accanto all’uomo che amavo.

Peccato che quello stesso soggetto, magari fino a poche ore prima, avesse preso, toccato e baciato un altro corpo, un altro seno, un altro cu*o, scivolando con sconcertante agilità tra le cosce di un’altra. Una qualsiasi. Una che non significava niente. L’ennesima figurina in una collezione di conquiste usa e getta.

Avrà almeno usato le precauzioni? Ve l’ho già detto, sono ipocondriaca.”

Giulia de Lellis racconta senza filtri non solo il tradimento di per sé ma, soprattutto, i suoi sentimenti, tutto ciò che a provato, dando una visione molto personale di un momento particolarmente difficile.

“Con una collera improvvisa, m’avvento sui quadri appesi al muro, li tiro giù, li sbatto contro il tavolo, le tele si strappano, le cornici si spezzano. Scaravento i souvenir dei viaggi che abbiamo fatto insieme contro la parete, ma sento che non è abbastanza. Vado in bagno e verso i suoi preziosissimi cosmetici men-care nel cesso. Ancora non sono paga.

La PlayStation! La maledetta PlayStation! Finalmente ci gioco anche io… a romperla, però! Prendo la consolle e la metto sotto l’acqua corrente nella vasca. Provo un fremito di piacere ma non sono ancora sazia.

Magicamente mi viene l’idea definitiva: i suoi vestiti! Vado in cucina, dove ca**o sono? Eccole! Le forbici. Le impugno e mi dirigo verso il suo guardaroba. Prendo i capi, uno a uno, partendo dai suoi preferiti e li riduco in brandelli. Sono completamente posseduta dallo spirito di Beyoncé.

Parlo da sola. Adesso sì che sono pazza.

Continuo finché non ho accumulato qualche migliaio di euro di danni sul pavimento e poi, come un palloncino che si sgonfia, mi accascio a terra, tra quelli che ormai sono solo stracci, e finalmente piango.

I singhiozzi mi graffiano la gola. Le lacrime mi gonfiano gli occhi. Il viso si deforma nel dolore. Quanto posso resistere così? Quanto male posso stare, ancora? Sono una taglia 34, ca**o. Non c’è spazio in me per tutta questa disperazione.”

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La collera e poi la disperazione vengono narrati dalla De Lellis con dovizia di particolari. Sono le domane che ogni donna si è posta in simili circostanze ad emergere, quelle che tutte conosciamo fin troppo bene:

“Sono scema, ragazze, lo so! Mi sento talmente stupida. Cosa pensavo? Perché mi sono fidata ciecamente? Perché non me ne sono accorta prima? Perché mi sono illusa che un narcisista potesse amare qualcuno all’infuori di sé? Perché non sono stata capace di fare uno più uno? [..] Non voglio dormire e non voglio stare sveglia. Vorrei sparire. Vorrei non fosse vero. Vorrei non fosse successo a me, a lui, a noi. Non riesco ancora a crederci, né a capire come o perché, ma la nostra storia è andata a farsi fottere. Benvenuta, Giulia, nel mondo dei grandi, dove la realtà rompe le favole, dove i principi sono bugiardi e le principesse sono cornute.”

E infine Giulia De Lellis appare per ciò che è nel profondo, una di noi, una come tante, una donna che aveva un sogno e che ora vede andarlo in frantumi:

“Ho sempre sognato di essere felice con il mio compagno, di creare una famiglia piena di amore, di serenità. Di fare dei bambini che avrebbero avuto un po’ di me e un po’ di lui, mischiati, insieme (mamma, sai che meraviglia sarebbero stati i nostri figli!). E invece sono solo piena di ansie, di ossessioni, di nevrosi. Sono irascibile, pesante, sono un conflitto vivente, quasi mi urto da sola. Sono coperta di graffi e di lividi. Mi sento come se m’avessero pestata di botte. Dentro, però, dove non si vede, ma fa male uguale.

Ho sempre sperato che il mio uomo mi rendesse migliore, più forte, persino più bella. Invece sono sempre più consumata da questo compromesso che mi sforzo di accettare ma non riesco, non c’è niente da fare…”

E poi? Be’ per il resto non resta che acquistare Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza! e iniziare a leggere.

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