Juventus, blitz della Polizia nella curva bianconera: 12 arresti

Blitz della Polizia nella curva della Juventus, arrestati 12 ultrà appartenenti ai principali gruppi del tifo organizzato bianconero. Coinvolti, inoltre, altri 40 soggetti. Perquisizioni non solo in Piemonte.

La curva della Juventus all’Allianz Stadium (Getty Images)

La procura di Torino, nell’ambito di un’indagine coordinata, ha fatto arrestare 12 tra capi e principali referenti dei gruppi ultrà bianconeri. Un vero e proprio blitz nella curva bianconera, fra i supporters più accaniti della Juventus.

Le accuse nei confronti dei tifosi vanno da estorsione aggravata, associazione a delinquere, autoriciclaggio e violenza privata. In corso indagini anche in decide di altre città italiane: l’inchiesta in atto coinvolge tutti i principali gruppi del tifo organizzato. Inoltre si annovera un’altra quarantina di soggetti, tutti referenti dei gruppi nelle varie città italiane, rappresentanti di un’altra sigla: il Nab (Nucleo Armato Bianconero).

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Le perquisizioni, coordinate dalla Direzione centrale della Polizia di Prevenzione, stanno setacciando tutto il Piemonte, con particolare attenzione ad Alessandria, Asti e Biella. Non solo, controlli anche a Como, Savona, Milano, Genova, Pescara, La Spezia, L’Aquila, Firenze, Mantova, Monza e Bergamo. Una vera e propria operazione ad ampio raggio volta a debellare le mele marce attorno all’ambiente del tifo organizzato.

Ultrà arrestati: quando è partita l’inchiesta

Allianz Stadium di Torino (Getty Images)

Le indagini erano partite ufficialmente un anno fa, all’epoca la società bianconera aveva denunciato alle autorità il ricatto costante a cui era sottoposta da parte di alcune frange di tifosi accaniti, i leader della curva – secondo quanto avrebbe riportato la Juventus – avrebbero messo in piedi una ben precisa ‘strategia criminale’ per ricattare la società dopo la decisione di annullare alcuni privilegi concessi ai gruppi ultrà.

Dall’indagine è emerso, inoltre, che uno dei principali gruppi del tifo bianconero – i “Drughi” – riusciva a recuperare i biglietti per assistere alle partite dell’Allianz, grazie alla compiacenza di alcuni titolari di agenzie e negozi abilitati alla vendita dei tagliandi delle partite della Juve.

Fra gli “incontrovertibili elementi probatori” che sarebbero emersi dalle intercettazioni telefoniche ai soggetti coinvolti nell’inchiesta ci sarebbe anche la responsabilità di una precisa ‘strategia estorsiva’ nei confronti della Juventus.

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