Salvini e il selfie col figlio del boss, polemiche e indignazione per lo scatto

Matteo Salvini in compagnia di Michele Matrone, figlio del noto boss salernitano Antonio. Il selfie, rimosso dai social, fa discutere. L’Antimafia chiede chiarimenti.

Salvini e il selfie con i membri dell’ENF (Getty Images)

“Un selfie insieme al mio caro amico Matteo”, così scrive Michele Matrone – figlio di Antonio Matrone, meglio conosciuto come “Franchino ‘a belva” – sui social network mentre posta una foto con l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Lo scatto è stato fatto a Vignola, in provincia di Modena, dopo un comizio tenuto dal leader della Lega.

Selfie che ha destato scalpore perchè – si dà il caso – che Michele sia figlio di un capoclan. Precisamente del boss di Scafati (Salerno) condannato all’ergastolo nel 2009 e inserito per cinque anni nella lista dei latitanti più pericolosi d’Italia. Arrestato, successivamente, nell’agosto del 2012.

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Salvini e il selfie col figlio del boss: “Non chiedo la carta d’identità a chi mi ferma per strada”

Matteo Salvini concede selfie durante un comizio della Lega (Getty Images)

Poco dopo la pubblicazione del selfie, la foto è stata rimossa: troppo tardi, numerosi quotidiani, infatti, l’avevano già rilanciata. Tanto basta per fare notizia e subito arrivano i primi commenti dal mondo della politica: “Il ministro ci ha abituati in 14 mesi a ogni tipo di foto, ballo ed esibizione canora, ma, se la politica balneare al Papeete poteva farci pure sorridere, qui invece c’è da piangere perché getta ombre su una persona che è stata Ministro dell’Interno fino al giuramento del nuovo esecutivo. Per questo motivo chiediamo pubblicamente a Salvini di chiarire al più presto la sua posizione, meglio ancora se lo facesse in Commissione Antimafia”, tuonano Andrea Caso e Francesco Urraro, membri campani – pentastellati – della Commissione Parlamentare Antimafia.

Il presidente della stessa commissione parlamentare si è unito alle richieste di maggiori informazioni e chiarimenti, che dovrebbero giungere dall’ex Ministro. Il quale, sentendosi chiamato in causa, ribatte: “Faccio migliaia di foto al giorno, non chiedo la carta d’identità a chi mi ferma per strada”. Gianluca Cantalamessa, deputato capogruppo della Lega in Commissione Antimafia, difende Matteo Salvini dagli attacchi dei Cinque Stelle: “Morra e il gruppo del M5s in Commissione si occupino realmente di combattere la criminalità organizzata e la smettano di fare politica strumentale”, afferma.

I social network, tanto cari a Matteo Salvini che ne ha fatto un vessillo durante la sua permanenza nell’Esecutivo, possono essere un’arma a doppio taglio: non è la prima volta, infatti, che l’ex Ministro si fa fotografare insieme ad esponenti della malavita locale. Era già successo nel 2018, in Calabria e Puglia, ancora in maniera casuale.

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