Fukushima: l’acqua radioattiva sarà rigettata nell’oceano Pacifico

La società giapponese Tokyo Electric Power (Tepco) rigetterà l’acqua radioattiva direttamente nell’oceano Pacifico.

Centrale di Fukushima

Centrale di Fukushima – Fonte: Ansa.it

Secondo il ministro dell’Ambiente giapponese Yoshiaki Harada, l’unica soluzione per liberarsi dell’acqua radioattiva è quella di gettarla nell’oceano Pacifico e farla diluire.
La centrale nucleare giapponese rimasta gravemente danneggiata dal terremoto e dallo tsunami del 2011, è gestita direttamente dall’azienda Tepco (Tokyo Electric Power).
Dopo il sisma, suddetta azienda ha stoccato nella zona destinata alle riserve nella centrale più di un milione di tonnellate di acqua contaminata proveniente dai condotti di raffreddamento dei reattori , ma adesso non ha più spazio per immagazzinarne altra.

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Il Governo giapponese si vede costretto a rigettare l’acqua radioattiva in mare

Fukushima rigetta l'acqua contaminata in mare Fukushima rigetta l’acqua contaminata in mare – Fonte: rinnovabili.it

Tepco ha spiegato che l’acqua proveniente dalla centrale è stata ripulita dalle sostanze più radioattive, ma contiene ancora un isotopo dell’idrogeno chiamato trizio, considerato relativamente innocuo.
Esso viene comunemente rigettato in mare dalle centrali nucleari, ma i residenti della zona di Fukushima e i pescatori non sono comunque d’accordo con la decisione presa dal Governo.

Lo sversamento dell’acqua radioattiva nell’oceano potrebbe anche pregiudicare i rapporti con i paesi confinanti, a cominciare dalla Corea del sud.
Seul infatti, proprio un mese fa, ha convocato un funzionario dell’ambasciata giapponese per avere delle delucidazioni su quanto concerne i piani di smaltimento del Paese del Sol Levante.

L’incidente nucleare di Fukushima

L’11 marzo 2011, un terremoto di magnitudo 9 colpì il Giappone orientale. Suddetto sisma fu seguito da uno tsunami di 15 metri che disattivò il sistema elettrico e di raffreddamento di tre reattori della centrale nucleare di Fukushima Daichii, la quale fu coinvolta in uno dei più gravi incidenti nucleari della storia.
Sebbene l’incidente nucleare non abbia provocato morti per radiazioni dirette, l’evacuazione ha causato più di 1.000 morti premature, in particolare durante i primi tre mesi. Soprattutto le persone anziane non riuscirono a sopravvivere al trauma e allo stress di perdere la propria casa.

Di: LUCIA SCHETTINO

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