Rocco Hunt e la sua “Libertà”: presentato il nuovo album

Rocco Hunt ha presentato il suo nuovo album, “Libertà” sancisce il ritorno del rapper sulla scena musicale. Il disco sarà disponibile a partire dal 30 agosto.

Rocco Hunt in occasione degli Europei Under21 (Getty Images)

 

Qualche giorno fa, a Milano, si è rivisto Rocco Pagliarulo. Meglio conosciuto col nome di Rocco Hunt, il rapper è tornato sulla scena italiana presentando in anteprima il suo ultimo lavoro discografico: si chiama “Libertà” e sarà su tutte le piattaforme online e nei negozi il 30 agosto. Il nome figlio di uno stato d’animo.

Il suo, che forse aveva perso qualche tempo fa, quando con un post su Instagram decise di dare sfogo a tutta la sua frustrazione: “Rimandano il disco che avevo pensato per voi, per l’ennesima volta, cari fan. Forse è meglio che rifletta e mi faccia da parte per un po’, mollo tutto”. Parole, accompagnate da una foto, che molti hanno preso come un ritiro in piena regola.

Rocco Hunt: “Questo disco mi rispecchia al 100%”

Rocco Hunt durante un live (Getty Images)

Ovviamente il post ha fatto eco su radio e giornali e Rocco è tornato sulla bocca di tutti: come lui stesso ha ammesso, “ha fatto un casino sui social”. Molti l’hanno trovata una trovata pubblicitaria – l’ennesima – in prossimità dell’uscita del disco. Hunt ha, però, precisato: “Il marketing è stata sempre l’ultima cosa a cui ho badato. Anche se al giorno d’oggi è fondamentale. Credo che, se l’idea fosse stata quella, sarei potuto ricorrere ad altre strategie di marketing. Anche perché c’è stata confusione. C’è una linea molto sottile tra il mio sfogo e l’ipotesi del ritiro. Non ho mai annunciato in quel post che mollavo la musica. Ho detto che avrei mollato tutto, ma intendevo che mi sarei fatto i fatti miei per un po’”.

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Uno sfogo credibile, dunque, ai microfoni di Rolling Stone Italia, per riqualificare un’immagine non più sfavillante come un tempo: ha scritto tanto per altri, Rocco, ma un progetto suo era da molto che mancava nel repertorio discografico. Com’è, quindi, “Libertà”? Hunt prova a spiegarlo così: “È un album rap, mentre gli altri album strizzavano l’occhio al pop. La musica è cambiata, sono cambiato anche io. Sarei stato spontaneo solo essendo me stesso. Infatti, sono libero soprattutto perché rappo in napoletano. Il 70% di questo album è cantato nella mia lingua madre: una grande soddisfazione per me. Posso far vedere al pubblico chi sono veramente”.

Un ritorno alle origini, insomma. Un po’ come a ha fatto il suo collega e compare Clementino, il rap da genere inflazionato sta passando per una sorta di selezione naturale entro cui solo i migliori restano sulla cresta dell’onda. Ci vuole, però, molta autocritica ed altrettanta voglia di lavorare e rimettersi in gioco. Rocco Hunt possiede entrambe le qualità, quindi questo potrebbe essere tranquillamente un punto da cui ripartire per l’artista napoletano che, dopo aver fatto l’autore per altri lontano dai radar, torna ad imprimere il suo marchio come artista. Chissà cosa potremmo aspettarci in futuro, certamente Instagram lo userà con più accuratezza, gli scivoloni non devono diventare un’abitudine. Quantomeno per non darla vinta a chi ha parlato di espediente mediatico: a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

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