Tatuaggi, 8 cose che le persone tatuate vorrebbero rivelare al mondo

Persone con i tatuaggi e persone senza tatuaggi. Quelle che le prime vorrebbero da sempre poter dire alle seconde.

Fonte: Istock

Tutti, o quasi, oramai ne hanno almeno uno. I tatuaggi sono oramai usciti definitivamente dalla loro nicchia per imporsi al mondo come vero e proprio must have.

Incredibile ma vero però c’è chi ancora resiste alla moda e, cosa ancor più inimmaginabile, chi addirittura persevera nel propinare cliché che oramai pensavamo morti e sepolti.

Proprio a questi ultimi si vorrebbero spesso rivolgere coloro che i tatuaggi hanno imparato ad amarli sempre più. Sfatare qualche falso mito può apparire infatti, certe volte, una vera e propria necessità, un urgenza che rende difficile tenere a freno la lingua.

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Oggi allora abbiamo deciso di dare voce a queste risposte che le persone tatuate vorrebbero da tempo gridare, o quasi, alle non tatuate. Ne abbiamo scelte otto, quelle che ci sono sembrare più significative e comuni ai più.

Scopriamole allora insieme!

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Tatuaggi, quello che chi ne ha vorrebbe far capire al suo prossimo

Foto da iStock

“Ma non hai paura che da vecchia non ti stia più bene?”, “ma perché lo tieni nascosto?”, “che cosa significa?”. Sono solo alcune delle domande che chi ha uno o più tatuaggi si sente porre da tempo immemore.

E’ giunto allora il momento di dare finalmente una risposta. Le otto verità che le persone tatuate vorrebbero dire al mondo da sempre.

1 – No, non l’ho fatto da ubriaca – Si è vero, spesso si sente di persone che in seguito a una nottata alquanto impegnativa hanno deciso di farsi un tatuaggio. Sappiate però che non si tratta della regola bensì dell’eccezione. Senza considerare poi che  nessun artista responsabile acconsentirebbero a tatuare un cliente fuori di sé.

2 – Sì, invecchierò e non saranno più come prima ma saranno sempre bellissimi – A tutte è capitato di pensare a come sarete tra una trentina di anni? Come affronterete le prime rughe, la pelle non più compatta come un tempo? Ci auguriamo che la maggior parte di voi non abbia risposto “mi andrò a nascondere”. Be’ per i tatuaggi è esattamente lo stesso: sappiamo che cambieranno ma ciò non equivale a dire che ce ne vergogneremo E’ semplicemente il naturale evolvere delle cose.

3 – Non devono per forza “significare qualcosa” – La bellezza è bellezza, non deve per forza avere significati nascosti per colpirci, per far breccia nel nostro cuore. Guardare il proprio corpo e vedervi impressa una vera e propria opera d’arte ci sembra già abbastanza.

4 – Il significato è personale – Così come ci sono tatuaggi dal valore puramente estetico ve ne sono altri dal valore molto personale, intimo sarebbe meglio dire. Chiedere il significato di un tattoo è dunque sempre e comunque un’idea sbagliata.

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5 – Nasconderli è una scelta lecita – C’è chi lo fa per occasioni speciali in cui si punta alla sobrietà, chi per evitare che i tatuaggi siano la prima cosa che gli altri notano e il parametro secondo cui giudicano (spesso non positivamente) e chi semplicemente per apparire sempre diverse. Che cosa c’è di male?

6 – I tatuaggi non sono fatti per piacere per sempre – A chi chiede “sicura che non te ne pentirai mai?” la risposta badare è sempre e comunque “no”. Tutte sappiamo che ciò che ci piace a sedici anni non ci piacerà a trenta ma non è questo l’importante: alla fine ciò che otterremo sarà una vera e propria mappa della nostra vita sulla pelle, qualcosa di più prezioso del “piacere per sempre”

7 – I tatuaggi si fanno per se stessi –  Tenere un tattoo perennemente in bella vista non è un obbligo, non siamo tenute e a condividere le nostre “opere d’arte” con il prossimo anche perché, il più delle volte, l’importanza che ricoprono è sempre e comunque personale. Perché non avremmo tenerli solo per noi?

8 – I tatuaggi non ci rendono delle scellerate – Ancora a pensare che i tatuaggi sono solo per galeotti e cattivi soggetti in generale? Decisamente non ci siamo. L’epoca del tatuaggio che distingueva il galeotto è morta e sepolta da anni e, molto probabilmente, non è mai esistita. Questo sì che è un cliché da abbandonare!

Fonte: HuffPost Italia

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