Pizza troppo pesante? Vi spieghiamo perché

Non è un problema degli ingredienti ma della lievitazione. Se facciamo fatica a digerire la pizza fatta in casa e ci sembra anche troppo salata, correggiamola così.

“Pizza Margherita with Mozzarella cheese, tomatoes and basil.”

Diciamo la verità: la pizza è ideale, almeno una volta alla settimana, in molti tipi di diete. Ma quante volte, dopo avere mangiato quella preparata in casa rimane una sensazione di pesantezza, grande voglia di bere?

Non è colpa degli ingredienti, anche se certamente una pizza troppo ricca non facilita la digestione. Ma piuttosto è un problema dell’impasto e di come viene preparato. Ecco perché dobbiamo prestare la massima cura nella fase iniziale, non solo nella cottura.

Ma quali sono le cause che portano ad una cattiva lievitazione dell’impasto e quindi a rendere la pizza più difficile da digerire nella nostra alimentazione quotidiana? Quella principale sta nell’impasto. Troppa fretta quando lievita, compromette di sicuro il risultato finale come confermano gli esperti.

La lievitazione della pizza, così come di tutti gli altri preparati salati a base di farina e lievito, serve a farla aumentare di volume. Il merito è del fermento contenuto nel lievito, capace di trasformare gli zuccheri facendolo passare da disaccaridi in monosaccaridi.

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Allo stesso modo viene generato il cosiddetto processo di maturazione. In pratica gli enzimi idrolitici che sono presenti nella farina vengono attivati dall’acqua che aggiungiamo all’impasto. Con la loro azione, aiutano a scomporre gli amidi e il glutine.
Si tratta di un processo influenzato da diversi fattori. Tra questi certamente la temperatura dell’ambiente circostante, il tempo di lievitazione oltre al tipo di farina usata.

Pizza migliore, ecco i tempi giusti per la lievitazione

Non è solo una scelta di gusto, quella di puntare su una farina più forte o una più debole. Gli enzimi infatti terminano il loro lavoro per la lievitazione quando gli amidi della farina si trasformano in zucchero semplice. Per questo quindi dobbiamo sempre rispettare i tempi giusti, altrimenti si comprimette tutto il lavoro.

Il calcolo è semplice: le farine più forti hanno bisogno di un tempo più lungo per completare la loro lievitazione.

Minimo 24 ore, meglio 36 ore ma il massimo sarebbe 72, come avviene in pizzeria e nei panifici. Molto di meno invece per le farine deboli e quindi per voi a casa forse è meglio utilizzare queste.

Ma che differenza c’è tra le farine? Quelle forti hanno un’alta capacità di resistenza alla deformazione del glutine. Quelle deboli invece assorbono pochi liquidi nell’impasto, hanno una massa di glutine ridotta e incorporano anche meno gas.

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A contribuire alla buona riuscita della lievitazione è anche il sale. E se non lo dosiamo bene, anche questo contribuirà ad aumentare il senso di secchezza dopo aver mangiato la pizza. Qualche consiglio ve l’abbiamo date, fatene buon uso.

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