Gravidanza gemellare: come riconoscerla e come comportarsi

Gravidanza gemellare: i modi per riconoscerla, come comportarsi e i fattori di rischio per la madre. Tutte le informazioni utili

gravidanzagemellare gravidanza gemellare, cosa devi sapere (Istock Photos)

La Gravidanza è sempre un miracolo. Quando si aspetta un bimbo, tutto diventa magico, spettacolare e bellissimo ma, siamo abituati a pensare alla gravidanza come a qualcosa di singolo, cioè un bambino/a e, cosa succede, invece, quando scopriamo che non uno ma bensì due sono i bambini che metteremo alla luce? Rimaniamo esterrefatte dalla notizia che proprio non sospettavamo. Due bimbi al prezzo di uno! L’idea è bellissima ma cosa c’è di diverso in una gravidanza gemellare rispetto ad una gravidanza singola? Quali saranno i fattori di rischio per la madre, per il parto? E come cresceranno i feti? La gravidanza gemellare è bella sì, ma è anche vero che comporta delle grandi responsabilità, specie se si è alla prima gravidanza e tutto risulta nuovo (e doppio)! Iniziate a chiedervi se ce la farete con due bimbi. Certo che sì, come ogni cosa, bisogna farci l’abitudine e avere le informazioni giuste per affrontare questa bella esperienza doppia. Così come darà doppio l’amore e,  doppia la pazienza! Quindi, care future mamme, fate un bel respiro profondo e mettetevi comode, leggete e accarezzate l’idea che, infondo, la gravidanza gemellare ha i suoi vantaggi! Scopriamo quali e valutiamo insieme i sintomi, la cause e come avviene il parto.

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Gravidanza gemellare, come riconoscerla? I modi corretti

Gravidanza esami (iStock Photos) gravidanza gemellare, esami da fare(iStock Photos)

Una gravidanza multipla è caratterizzata dalla presenza di più di un bambino che cresce nel grembo materno (utero) ed essere incinta di due gemelli ne è ovviamente la situazione più comune. Sia la madre che i bambini avranno bisogno di qualche controllo in più durante la gravidanza, ma con qualche piccola attenzione la prognosi rimane comunque eccellente. In quali situazioni c’è una maggior probabilità di concepire due o più gemelli?

  • precedente gravidanza multipla,
  • famigliarità da parte della mamma,
  • aumento dell’età materna (le donne con 45 anni o più hanno più probabilità di avere un parto plurimo),
  • fecondazione assistita.
  • il peso (l’obesità, infatti, è associata a una maggiore probabilità di concepire dei gemelli).

Ci sono poi alcune differenze statistiche a livello razziale (un concepimento gemellare è più comune nelle donne di origine africana, meno comune in quelle di origine giapponese). Spesso si vive l’inizio di una gravidanza con il dubbio di essere in attesa di due o più gemelli, ma come si può dirimere il dubbio con sicurezza? Non si può,  se non attraverso la conferma ecografia, ma ci sono alcuni sintomi comuni alle gravidanze gemellari, vediamo quali sono.

Sicuramente i modi per riconoscere una gravidanza gemellare è quello di sottoporsi a visita medica e a determinati test, quali:

1 – Ecografia del primo trimestre

Questa si effettua tra la 5 e la 14 settimana di gestazione, dove il ginecologo verifica la vitalità dell’embrione, la sede della gravidanza (intra o extra uterina) e il numero dei feti presenti» spiega l’esperto.

Un esame ecografico è una procedura che utilizza le onde sonore ad alta frequenza per la scansione dell’organismo, in questo caso della cavità addominale e pelvica di una donna; a partire dalla 5-6a settimana è possibile diagnosticare un’eventuale gravidanza gemellare. L’ecografia è il modo più accurato e precoce per la diagnosi di una gravidanza gemellare, tuttavia la Società degli ostetrici e dei ginecologi del Canada stima che solo il 50% dei casi di gravidanza gemellare diagnosticata nel primo trimestre si tradurranno in un effettivo parto di due gemelli, mentre nella restante percentuale uno dei due purtroppo potrebbe non farcela (quando la scomparsa avviene all’inizio la prognosi per il feto rimasto è in ogni caso ottimale).

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2 – Beta-hCG

Il controllo dell’ormone Beta-hCG, invece, non è molto indicativo per capire se la gravidanza sia gemellare: Il dosaggio della Beta-hCG si collega male al numero di feti. Un valore particolarmente elevato di questo ormone può essere infatti causato da molti fattori, non solo dalla presenza di più embrioni nell’utero. Per varie ragioni i medici possono suggerire alla futura mamma di monitorare i livelli di HCG. L’HCG è l’ormone rilevabile nel sangue o nelle urine delle donne in stato di gravidanza a partire da circa 10 giorni a seguito del concepimento; è di fatto la molecola cercata da qualsiasi test di gravidanza (fatto a casa o in ospedale); nei primi mesi aumenta con un ritmo particolarmente rapido, con un picco a circa 10 settimane di gravidanza. In caso di gravidanza gemellare l’aumento può essere ancora più significativo, a volte quasi doppio rispetto alla norma.

3 – Battito cardiaco doppio

Non è sempre facile da rilevare, ma un professionista esperto come il ginecologo o l’ostetrica,  può sentire e distinguere un battito doppio dei cuoricini durante l’ecografia.

4 – Altezza Uterina e Movimento fetale precoce

Durante la gravidanza la maggior parte dei medici e delle ostetriche controlla l’altezza uterina della madre che non è altro che la distanza tra la sommità dell’osso pubico e la sommità dell’utero. Questa misura può contribuire alla determinazione dell’età gestazionale. Durante una gravidanza gemellare spesso l’utero si tende di più e l’altezza uterina può essere maggiore rispetto a quella prevista per l’età gestazionale in questione. Tuttavia l’aumento dell’altezza uterina potrebbe anche essere imputabile ad altre cause. Inoltre l’utero può essere avvertito alla palpazione prima della 12° settimana di gestazione.

Un altro modo per capire se la gravidanza potrebbe essere gemellare è la sensazione precoce di percepire il movimento fetale. Infatti, nelle donne in attesa di gemelli i movimenti fetali vengono percepiti mediamente prima (intorno la 20° settimana) rispetto ad una gravidanza singola. Non esistono conferme in letteratura, ma sembra che aspettare due o più gemelli spesso permetta di avvertire i primi movimenti con un po’ di anticipo.

I sintomi di una gravidanza gemellare

maternità e mesi di gravidanza gravidanza gemellare i sintomi – iStock Photos

I sintomi riferiti ad una gravidanza plurima sono simili a quelli di una gravidanza singola. La differenza sta nell’accusare tali sintomi con maggiore vigore e intensità e con tempi più lunghi. Ma in caso di gravidanza multipla è possibile avere a che fare con sintomi almeno in parte diversi rispetto a quelli sperimentati da una donna che aspetta un solo bambino, come maggiori fastidi al seno, nausee più intense e un aumento di peso più rapido già nel primo trimestre di gestazione. Questi sintomi vengono percepiti con anticipo a causa dell’aumento della produzione di betaHCG, che permette un possibile raggiungimento del “valore soglia” in anticipo.

I sintomi tenderebbero quindi a farsi sentire in modo più chiaro e con maggior enfasi prima dell’età gestazionale attesa. È comunque importante ricordare che, come ogni donna è unica, anche ogni gravidanza è una storia a sé. Uno dei sintomi riscontrati in gravidanza gemellare è l’aumento del peso che, in queste gravidanza plurime è, ovviamente, maggiore. Ma un eccessivo aumento di peso può essere causato da numerosi fattori e la maggior parte di essi è imputabile ad abitudini alimentari scorrette.  Il peso che la madre dovrebbe acquistare dipende dall’altezza, dalla costituzione e dal peso precedente la gravidanza. In media, durante una gravidanza gemellare, la donna acquista fra i 4 e i 5 chili in più rispetto alle donne che aspettano un solo bambino, ma questa differenza emerge solo nelle fasi più avanzate della gravidanza.

Anche le nausee gravidiche saranno maggiormente sentite dalla donna in stato interessante gemellare. In questo caso i rimedi sono uguali ad una gravidanza singola, avere tanta pazienza e aspettare che questa “brutta fase” passi naturalmente. Il consiglio è quello di adottare uno stile di vita il più sereno ed equilibrato possibile, seguendo una dieta bilanciata e prediligendo alimenti genuini e leggeri.

Un altro sintomo è dato dall’indurimento della pelle sulla pancia già dal secondo mese;  dai bruciori di stomaco dovuti alla pressione che i bambini esercitano con conseguenze di problemi digestivi; fiato corto e affaticamento della circolazione; La ritenzione idrica e comparsa di vene varicose. Se nell’utero ci sono due feti, inoltre, sarà maggiore la richiesta energetica per la loro crescita e di conseguenza la futura mamma può sentirsi maggiormente affaticata.

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Gravidanza multipla: gemelli monozigoti e gemelli eterozigoti, le differenze

Gravidanza Gemellare (Istock Photos)

Abbiamo specificato che i gemelli sono individui nati da un’unica gravidanza. Questo evento, pur essendo comune in molti mammiferi – come il cane o il gatto – è relativamente raro nell’uomo, tanto che l’incidenza delle gravidanze gemellari si aggira intorno all’1,5% di tutte le gestazioni. In ogni caso, la probabilità che la madre dia alla luce due o più gemelli sembra legata – tra l’altro – anche all’eredità (su base materna), alla razza (incidenza massima tra i neri, minima tra gli orientali) e all’età della madre. Negli ultimi anni i casi di gravidanze gemellari o plurigemellari sono aumentati, e quali sono le cause?

  •  l’innalzamento dell’età media delle gestanti,
  • per il sempre più frequente ricorso a terapie farmacologiche contro l’ipofertilità (che stimolano l’ovulazione)
  • ricorso a tecniche di fecondazione assistita.

Si distinguono due categorie di gemelli:

  1. Gemelli Monozigoti: derivano da uno stesso zigote, che in uno stadio precoce del suo sviluppo si divide in due o più parti (lo zigote è la cellula che si forma per unione dello spermatozoo con la cellula uovo durante la fecondazione).In tal caso gli individui hanno lo stesso patrimonio genetico, lo stesso sesso e sono pressoché identici (anche per fisionomia); eventuali differenze, per quanto concerne aspetto fisico ed incidenza di determinate malattie, sono espressione delle differenti condizioni ambientali in cui sono cresciuti (alimentazione, stress, attività fisica, inquinamento ecc.). Quando la divisione dello zigote non avviene in maniera completa, evento fortunatamente raro, nascono gemelli siamesi, che presentano uno o più organi in comune.
  2. Gemelli Eterozigoti: derivano da due o più cellule uovo distinte, fecondate – quasi contemporaneamente – da due o più spermatozoi; come tali, si distinguono per aspetto (il loro grado di somiglianza è analogo a quello che si riscontra tra fratelli) e patrimonio genetico (differente è il gruppo sanguigno, uguale negli omozigoti, e talvolta il sesso). In teoria, è possibile che il padre dei gemelli sia diverso, come succede quando ovociti distinti vengono fecondati a breve distanza di tempo ma in due coiti differenti.

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I gemelli monocoriali sono sempre monozigoti, mentre quelli bicoriali, invece, una volta su sei/sette possono essere monozigoti. I Gemelli biovulari  (eterozigoti) nascono in circa il 65-75% delle gravidanze plurime, mentre il rimanente 25-35% dei casi è coperto da individui monoovulari (monozigoti).

I gemelli monozigoti sono geneticamente identici, mentre i gemelli eterozigoti  sono geneticamente diversi, esattamente come i fratelli nati da gravidanze differenti, per cui possono non somigliarsi affatto ed essere di sesso diverso. È importante conoscere la zigosità dei gemelli per capire l’incidenza di alcune patologie. In caso di gemelli monozigoti, se un feto è affetto da una malattia genetica, molto probabilmente sarà affetto anche l’altro. In caso di gemelli eterozigoti, invece, la probabilità che siano malati entrambi i gemelli dipende dal tipo di ereditarietà di quella malattia: è anche possibile che siano uno malato e l’altro sano, esattamente come può accadere con fratelli non gemelli.

I rischi per la futura mamma

Gravidanza gemellare, i rischi per la mamma (Istock)

I rischi che può percepire e affrontare una mamma durante una gravidanza gemellare possono essere:

  • un maggior rischio di gestosi: una patologia caratterizzata da un innalzamento eccessivo della pressione sanguigna (ipertensione), spesso in combinazione con il riscontro di una quantità significativa di proteine ​​nelle urine. Diversi sono i  fattori  che concorrono ad aumentare il rischio di gestosi, tra cui: predisposizione familiare, ipertensione cronica preesistente, diabete gestazionale, obesità e disturbi renali. La malattia può evolvere gradualmente, esordire all’improvviso o rimanere silente con sintomi aspecifici, come mal di testa o offuscamento della vista, fino alla degenerazione in eclampsia. Se non viene gestita correttamente, esiste il rischio che possano verificarsi complicazioni molto gravi, sia per la futura mamma, che per il bambino. Normalmente la gestosi esordisce dopo la 20°settimana di gestazione e può risolversi da sola a distanza di qualche settimana dal parto.
  • rischio di aborto e di parto prematuro (in media la gestazione termina circa tre settimane prima della data prevista intorno alla 37esima settimana di gravidanza); ciò richiede un’assistenza prenatale particolarmente scrupolosa, dimostratasi in grado si ridurre sensibilmente l’incidenza di tali complicazioni. Se un gemello muore, in una gravidanza bicoriale in genere non si fa nulla se non osservare con attenzione mamma e feto, effettuando una corretta programmazione del parto ed eventualmente prescrivendo una terapia antibiotica per evitare infezioni. Se, invece, la gravidanza è monocoriale i rischi aumentano e possono essere necessari accertamenti avanzati fino all’anticipazione del parto. In linea teorica, prima avviene l’aborto più possibilità ci sono per l’altro gemello di sopravvivere e non avere problemi.

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  • In particolare, potrebbe essere necessario sottoporsi a più visite rispetto a quelle previste nel caso i una gravidanza singola. Inoltre potrebbe essere necessario assumere dei medicinali, soprattutto quando si tratta di una gravidanza a rischio elevato. Non è invece necessario seguire una dieta particolare: come durante tutte le altre gravidanze è importante garantirsi un’alimentazione varia ed equilibrata, ricca di proteine, ferro, calcio e acido folico, assumendo integratori solo quando raccomandato dal medico e facendo attenzione ai cibi considerati pericolosi, come il pesce crudo o quello potenzialmente contaminato da mercurio, i salumi e la frutta e verdura non opportunamente lavate.

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  • Attività fisica: per ciò che riguarda, infine, l’attività fisica, nelle fasi più avanzate della gravidanza potrebbe essere necessario diminuirla; inoltre in alcuni casi potrebbe essere necessario il riposo a letto o limitare viaggi e impegni lavorativi. Ogni donna, però, è un caso a sé, e se in generale sono raccomandati 30 minuti di attività fisica al giorno, non tutti i tipi di esercizio sono ugualmente adatti a una donna incinta e non tutte le donne possono mantenersi ugualmente attive. Per questo anche da questo punto di vista è bene attenersi alle indicazioni del proprio medico.

Gravidanza gemellare: il parto

parto gemellare (Istock)

Il parto gemellare consiste nel parto, naturale o cesareo, di uno o più gemelli. Quest’evento si verifica al termine di una gravidanza multipla, tra le 32 e le 38 settimane.
Il parto gemellare potrebbe risultare un po’ più complicato di quello singolo. La possibilità di un parto vaginale non è esclusa e solo al termine della gravidanza si può valutare se procedere in tal senso a seconda dei livelli di benessere della madre, della crescita fetale, della posizione dei feti e della placenta. Se questi prerequisiti sono soddisfatti si può tentare, ma spesso si finisce comunque in un taglio cesareo. Nelle gravidanze monocoriali, invece, si tende a fare cesareo elettivo-programmato perché ci possono essere complicanze aggiuntive.

Il travaglio di un parto gemellare non differisce da quello di un parto singolo e, fino alla nascita del primo dei bambini, tutto procede nella stessa maniera. Nel caso del parto gemellare naturale, quindi, il primo gemello nasce come se fosse da solo. L’espulsione del secondo gemello si verifica con modalità che dipendono dalla sua posizione:

  • Se il secondo gemello è cefalico, cioè ha la testa rivolta verso giù, scende nel bacino della mamma come accade in un normale parto naturale.
  • Se la presentazione è podalica,(con i piedi verso giù) il ginecologo cerca i piedini ed il bambino viene fatto uscire (prima di questa manovra viene sospesa la somministrazione di ossitocina, l’ormone che induce le contrazioni, per lasciare lo spazio necessario). Rispetto ad un parto podalico normale, il secondo gemello presenta meno difficoltà a nascere, in quanto il primo gemello ha già “aperto la strada”.
  • Se il bambino si presenta di traverso, nel tentativo di portarlo in una posizione più favorevole al parto gemellare, viene eseguita una manovra ostetrica di rivolgimento ed estrazione.

A volte, l’espulsione del secondo gemello è difficoltosa o impossibile: in questi casi è necessario ricorrere ad un parto cesareo.Va osservato che i gemelli sono, in genere, più piccoli, quindi la fase espulsiva sarà probabilmente più semplice rispetto a quella di un bambino di 3,8/4 kg. Di solito, passa solo qualche minuto tra la nascita del primo e quella del secondo feto, salvo non subentrino delle complicazioni. Indicativamente, l’intervallo di tempo tra l’espulsione di un gemello e l’altro non supera i 15 minuti, anche se può variare da pochi minuti fino a circa tre quarti d’ora, in relazione al tempo necessario ad impegnarsi nel canale del parto.

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Per la futura mamma, il parto gemellare può essere un evento particolarmente “intenso” sia dal punto di vista fisico, che psicologico. Allo scopo di affrontare la nascita dei propri bambini serenamente, è utile frequentare un corso preparto. Per la gestante, essere ben preparata su quanto accadrà al momento del parto gemellare, può contribuire ad alleviare le preoccupazioni. Allo stesso modo, il colloquio con il proprio ginecologo aiuta la futura mamma ad avere informazioni certe ed essenziali, per partorire i bambini in modo sicuro.Ricordiamo che per un parto sicuro è sempre meglio rivolgersi a delle cliniche specializzate in parti plurimi.

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