Doppio cognome ai figli, come fare

Secondo la legge in Italia è possibile dare ai propri figli il doppio cognome, affiancare a quello paterno anche quello materno, ecco come.

doppio cognome ai figli, come fare

Quando si diventa genitori si passa diverso tempo a discutere in coppia su quale nome dare al proprio bimbo o alla propria bimba, ma il cognome? In Italia viene assegnato automaticamente quello paterno ad ogni nuovo nato, fatte eccezione per i non riconosciuti dai padri, che prendono il cognome della madre in modo diretto.

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Secondo una sentenza della Corte Costituzionale emessa nel 2016 quindi, al momento della nascita è possibile dare al proprio figlio il doppio cognome, ma vediamo tutti i passi da compiere per farlo in modo veloce se senza intoppi.

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Come dare il doppio cognome ai figli, tutti i passi burocratici

doppio cognome ai figli

In Italia è possibile dare ai propri figli il doppio cognome, sia quello paterno che materno, ai figli naturali, al momento della nascita e a quelli adottati, al momento dell’adozione e in entrambi i casi mai in un secondo tempo. Ma come fare per poter dare ai figli il doppio cognome? Ecco tutti i passi burocratici da compiere. 

Dare al proprio figlio sia il cognome del padre che della madre è una pratica abbastanza semplice. La condizione essenziale è che ci sia accordo tra i due genitori, altrimenti ciò non potrebbe accadere. La pratica da compiere prevede che al momento della nascita i due genitori si rechino entrambi nell’ufficio del proprio comune e dell’ospedale in cui è appena nato il bambino e che esprimano entrambi il consenso a dare il doppio cognome al bimbo o alla bimba di fronte all’ufficiale di Stato civile. Non sarà possibile dunque esaudire una richiesta da parte della sola madre o del solo padre.

Una volta che la richiesta è stata fatta, l’ufficiale di Stato Civile provvederà a produrre il certificato di nascita del nascituro affiancando al cognome del padre quello della madre. In futuro dunque il figlio, dovrà sempre firmare con entrambi i cognomi presso tutti i pubblici registri, negli atti anagrafici e altri documenti ufficiali. Tutto questo vale per le coppie sposate, conviventi o adottanti.

(Fonte: laleggepertutti.it)

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