Sinisa Mihajlovic e la Leucemia: lo struggente messaggio della moglie

“Vincerò questa battaglia”.  Ha commentato in questi termini  Sinisa Mihajlovic. Il mister serbo  ha annunciato nella giornata di sabato 13 luglio 2019 l’inizio delle cure contro la leucemia che lo ha colpito e che ha scoperto prima dell’inizio del ritiro.

Una lotta in cui il tecnico l’ex tecnico di Milan, Fiorentina, Catania e Samp, attualmente a Bologna,  non sarà da solo, sommerso dall’affetto che il mondo del pallone ha immediatamente manifestato nei confronti di uno dei suoi protagonisti. Con Sinisa Mihajlovic ci saranno soprattutto le figlie e la moglie Arianna Rapaccioni, che su Instagram ha voluto ringraziare pubblicamente tutti per i messaggi di sostegno: “​Di Forza ne abbiamo tanta ma con il vostro Amore siamo imbattibili. Grazie a tutti”.

La stessa società Bologna, alla voce allenatore per la gara amichevole contro lo Sciliar, ha messo il nome dell’allenatore serbo (ora a Bologna) e non di uno del suo staff che dirige gli allenamenti. Un segno di affetto e vicinanza.

Sinisa Mihajlovic: “Ho la leucemia”

Foto da GettyImages

Ecco le parole con cui l’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic ha fatto il suo annuncio più difficile:

“Ho chiesto riservatezza a tutti voi, volevo essere il primo a dare la notizia. Non tutti mi hanno rispettato per vendere 100-200 copie di giornale hanno rovinato un’amicizia di 20 anni. Mi dispiace molto per questo. Ho fatto diversi esami e abbiamo scoperto delle anomalie: vi dico tutto per essere chiaro, voi rispettate la mia privacy. Non sono partito per il ritiro perché avevo la febbre e dovevo farlo credere a mia moglie. Ho fatto ulteriori esami alle 3 e alle 9 ho scoperto i risultati: ho la leucemia. Ho preso una bella botta e sono stato due giorni chiuso in camera a riflettere e piangere. Affronto la malattia a testa alta, la malattia è aggressiva ma la vincerò. Giocherò per vincere, non per perdere: dobbiamo fare gol e non prenderli. Questa sfida la vincerò, la vincerò per me, per mia moglie, per la mia famiglia e per tutti quelli che mi vogliono bene che sono parecchi. Io stavo bene e ho ricevuto 500-600 messaggi e chiamate: voglio chiedere scusa a tutti quelli a cui non ho risposto, volevo stare con me stesso. Ora affronto con serenità e coraggio questa sfida. Voglio ringraziare tutto il Bologna, dal presidente al magazziniere: ho detto ai giocatori che questa sfida la vinco, ma ho bisogno di aiuto. Ho pianto molto per i messaggi, ma non devo fare pena a nessuno: io non faccio pena a nessuno. Mi sono emozionato. Il 28 febbraio ho fatto gli esami ed erano tutti normali, fino a maggio mi sono allenato. Non avevo nessun sintomo. Se non avessimo fatto ulteriori esami sarebbe andato avanti tutto come prima. La prevenzione è importante. Non dobbiamo pensare di essere invincibili. È stata una botta tremenda e ora la speranza è quella di averla scoperta in tempo. Devo combattere la malattia perché non è solo un incubo. State sereni che questa la vinco come vinco sempre e dopo averla vinta sarò un uomo più maturo. Nella vita nessuno mi ha mai regalato nulla”.

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A fare ulteriore chiarezza sulla gravità della situazione e su come il problema sia emerso è il dottore Gianni Nanni:

 “È un problema che è nato prima del ritiro. Abbiamo avuto il sospetto che si trattasse di questa patologia e ne abbiamo avuto la conferma il giorno dopo con l’esame del midollo. Si tratta di una leucemia acuta. Abbiamo avuto la diagnosi nell’arco di cinque giorni. Si può guarare completamente dalla leucemia e possiamo parlare di futuro. Può continuare ad allenare anche se a volte sarà lontano dalla squadra per le cure. Sinisa non ha alcun sintomo, la febbre è stata una bugia. Cercavamo uno strappo muscolare e abbiamo trovato la leucemia. Sarà ricoverato martedì per le terapie. Siamo in ottime mani e ne sono veramente convinto. Il mister deve continuare la sua attività da allenatore. Non sappiamo quanto tempo durerà: non sappiamo ancora il tipo di leucemia. Speriamo sia un percorso corto, ma arriveremo in fondo”.

Interviene poi anche il dirigente Walter Sabatini, facendo chiarezza sul futuro lavorativo di Sinisa Mihajlovic e, dunque, sulla posizione della società:

 “Il mister ha avuto molto coraggio per parlare della sua situazione di salute. Noi gli siamo vicini, tutta la società è con lui. È il nostro conduttore e gli vogliamo bene: sconfiggerà questa malattia. Noi andremo avanti con lui, l’allenatore del Bologna sarà Sinisa. Non è una cosa umanitaria, ma una questione tecnica: è il milgiore anche non al 100%”

Ma del resto a Sinisa Mihajlovic sembra proprio non mancare il supporto. Oltre alla società e ai messaggi di cui lui stesso ha parlato c’è infatti il calore della tifoseria del Bologna, chi si è subito fatta sentire:

“Sinisa non mollare, Bologna è con te”

Questo il testo di uno striscione affisso dai tifosi rossoblù all’esterno del centro sportivo del Bologna a Casteldebole.

Tutti ci uniamo a questo coro: Forza Sinisa!

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