I fichi d’india sono frutti ricchi di proprietà benefiche. Scopriamo insieme quali sono e conosciamo le eventuali controindicazioni e tutte le curiosità che li riguardano.
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I fichi d’india sono un frutto particolare che in Italia si trova soprattuto in Sicilia e in Calabria.
Molto simili a dei piccoli cactus hanno una colorazione che va dal rosso al giallo. Ricchi di sali minerali hanno svariate proprietà come quella di combattere la stitichezza e di donare velocemente il senso di sazietà. Come ogni alimento, però, possono avere degli effetti collaterali.
Scopriamo quindi tutto quel che c’è da sapere sui fichi d’india, iniziando dai valori nutrizionali e proseguendo con i vari benefici ed il modo migliore di mangiarli.
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Tutto sui fichi d’india: proprietà, controindicazioni, curiosità e ricette
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I fichi d’india sono lontani parenti dei cactus e crescono naturalmente nelle regioni più calde come ad esempio la Sicilia e la Calabria. Presentano una buccia ricca di spine che ne rende difficile la sbucciatura. All’interno, invece, presentano svariati semini. Succosi e carnosi sono ricchi di acqua, zuccheri, vitamine e sali minerali e hanno diverse proprietà benefiche come quella di facilitare la diuresi o di migliorare le funzionalità intestinali. Dei fichi d’india si può inoltre consumare sia il frutto che la pala dalla quale si può estrarre anche un gel molto utile in cosmetica.
Calorie e valori nutrizionali
In media 100 grammi di fichi d’india apportano circa 55 calorie. Essendo dei frutti molto pesanti (uno può arrivare a pesare anche 400 grammi) sono quindi abbastanza calorici. Ricchi di minerali e vitamine abbondano soprattutto in potassio, magnesio, fosforo, calcio, vitamina C e vitamina A. Sono inoltre ricchi di antiossidanti e di fibre.
Proprietà e benefici
I fichi d’india apportano diverse proprietà benefiche. Tra queste le più note sono:
- Sono ricchi di antiossidanti e svolgono un’azione anti age
- Combattono i radicali liberi
- Grazie alle fibre che contengono, favoriscono il transito intestinale
- Favoriscono la diuresi
- Tengono bassi i livelli di glicemia
- Svolgono un’azione depurante per il sangue
- Aiutano ad assimilare meno grassi e meno zuccheri
- Aumentano il senso di sazietà
- Aiutano a prevenire le emorroidi
- Secondo alcuni studi hanno proprietà dimagranti
Controindicazioni
Essendo ricchi di semini, i fichi d’india sono sconsigliati a chi soffre di diverticoli. Anche chi soffre di problemi gastrointestinali dovrebbe mangiarli con moderazione e solo dietro parere medico.
Per via della quantità di semi il consumo eccessivo è comunque sconsigliato anche in assenza di patologie.
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Come assumere i fichi d’india e curiosità

I fichi d’india sono ottimi da mangiare negli spuntini e per la preparazione di alcune ricette come il riso ai fichi d’india. La buccia, ben lavata e privata dei semi può essere cotta ed aggiunta a sughi e secondi piatti, lasciandola saltare in padella. Con i frutti, invece, si possono realizzare marmellate e conserve mentre è molto famoso anche lo scirippo che si ricava dal frutto.
Andando alle curiosità:
- Il nome scientifico dei fichi d’india è Opuntia ficus e si tratta di una pianta grassa originaria del Messico.
- In Sicilia vengono chiamati burduni il cui significato è bastardi, un termine usato per indicare che si tratta di frutti non perfettamente maturi.
- I fichi d’india crescono spontanei, gli serve poca acqua e non hanno bisogno di alcuna cura particolare per crescere.
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