Roberta Ragusa, arriva la condanna definitiva ad Antonio Logli

E’ arrivata nella serata di mercoledì la fase definitiva del processo contro Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa

La Corte di Cassazione, nella serata di mercoledì 10 luglio 209, ha condannato Antonio Logli per l’omicidio della moglie, Roberta Ragusa.

La mamma di due bambini, era sparita nel nulla in una notte del gennaio del 2012, la sera in cui anche la Costa Concordia si è bissata vicino all’Isola del Giglio.

La Cassazione ha confermato dunque  i vent’anni che erano stati inflitti in Appello ad Antonio Logli. La Corte ha inoltre affermato l’inammissibilità del ricorso di Antonio Logli e dei suoi legali.

“Un ricorso – scrive la nazione.it, che dunque non può avere dignità di fronte alla Corte. Logli è stato prelevato dai carabinieri e portato in carcere. Ma non a Pisa: per evitare l’esposizione mediatica (in tanti aspettavano davanti al carcere di Pisa) è stato scelto in gran segreto l’istituto penitenziario di Livorno.”

Il Legale  di Antonio Logli confessa: “Ho sentito subito dopo la sentenza il mio assistito, che si ritiene innocente e pensa ai figli, che ora non hanno più né la madre né il padre”.

Con un straziante e disperato ha accompagnato la sentenza, che il marito della Ragusa ha atteso in un bed and breakfast di alcuni parenti a Cisanello, a pochi km da Gello di San Giuliano Terme, dove c’è la casa da cui è sparita Roberta nel gennaio del 2012.

Nel terzo grado di giudizio dunque a Logli è stata confermata la condanna in Appello a 20 anni, pronunciato il 14 maggio 2018, per l’uccisione della moglie e la distruzione del suo corpo senza vita. Secondo la Cassazione Logli ha dunque ucciso la moglie Roberta.

“Le parti civili sono sempre stati convinti che Logli ha ucciso Roberta Ragusa – dice l’avvocato dei familiari di Roberta – Ho creduto in questa strada intrapresa da sette anni”.

“Sette anni di processi – dice Nicodemo Gentile dell’associazione Penelope – Roberta ha avuto la giustizia degli uomini. Sono triste perché è una sconfitta della famiglia, penso ai figli di Roberta. Per il resto credo che sia la cronaca di un omicidio che noi abbiamo sempre sostenuto. Logli è stato triturato dalle sue menzogne, ha cercato negli ultimi tempi di cercare di lavarsi l’immagine. Spero che ora in carcere possa pensare alla prima vittima, che è Roberta e alle tante vittime secondarie.”

 

“Nessuna sentenza ci ridara’ indietro Roberta, ma speriamo che oggi arrivi un punto fermo, vogliamo giustizia”, avevano detto i parenti della donna. Logli ha atteso la sentenza in un bed and breakfast, quindi non nella casa di Gello dove adesso vive con la nuova compagna, Sara Calzolaio. Un modo per allentare la pressione mediatica, molto alta in queste ore.

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