Emanuela Saccardi: le indagini riprendono dall’ipotesi più macabra

Sono riprese nei giorni scorsi dall’ ipotesi peggiore, quella del decesso, le ricerche sul caso di Emanuela Saccardi, la mamma 47enne sparita nel nulla lo scorso 23 aprile da Podenzano (in provincia di Piacenza).

Emanuela Saccrdi

Il personale della Croce Rossa di Piacenza sta effettuando un nuovo monitoraggio delle sponde del fiume da Piacenza (zona Nino Bixio) fino a San Nazzaro.Anche i carabinieri del reparto Radio Mobile stanno supervisionando le ricerche.

Al momento non è emerso nulla,  né per il corpo né per oggetti o tracce riconducibili alla donna. Emanuela, 47enne di Podenzano, moglie e mamma, di professione cassiera, è stata vista per l’ultima volta tre mesi fa. Emanuela è uscita da casa per andare a lavoro, alla guida della sua Toyota Yaris di colore bianco. la sua vettuta è stata ritrovata parcheggiata in strada, vuota, nella frazione di San Nicolò. Nel portabagagli dell’auto c’erano la borsa, il portafoglio e i documenti, ma non il cellulare, un Huawei P10 bianco, che da allora risulta spento.

 

 

La storia di Emanuela Saccardi

Dove è finita Emanuela. Non ne abbiamo più sentito parlare nei media. Per un certo periodo sono anche state sospese le ricerche della cassiera di 47 anni lo scorso 23 aprile da San Giorgio (Piacenza).

Emanuela Saccardi (foto dal web)

 

Non si hanno ancora notizie di Emanuela Saccardi, la donna di 47 anni, di cui si sono perse le tracce lo scorso 23 aprile. La cassiera 47enne, residente a San Giorgio, comune in provincia di Piacenza, era uscita di casa per andare al supermercato presso cui lavora, ma sul posto di lavoro non è mai arrivata. Vista l’assenza i parenti della donna hanno lanciato dato Sos facendo scattare le ricerche, durante le quali è stata ritrovata parcheggiata al centro di Piacenza l’auto di Emanuela, ma della 47enne nessuna traccia. Adesso, secondo quanto previsto dal protocollo in casi di simili, le ricerche sono state sospese temporaneamente ma le indagini sul caso rimangono aperte.

Scomparsa Emanuela Saccardi: sospese temporaneamente le ricerche

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Rimane avvolto nel mistero il caso della scomparsa della cassiera 47enne Emanuela Saccardi. La donna lo scorso 23 aprile era uscita da casa per recarsi sul posto di lavoro, il supermercato Gigante di San Nicolò, dove non è mai arrivata. Allertate dalla famiglia, le forze dell’ordine hanno immediatamente fatto scattare le ricerche per provare a rintracciare la donna. Durante le operazioni di ricerca è stata trovata l’auto di Emanuela, una Toyota Yaris, parcheggiata a Piacenza vicino Via del Pontiere con all’interno tutti gli effetti personale della donna, borsa, chiavi e documenti, ad eccezione del suo cellulare che al momento risulta essere spento. Nei giorni successivi alla scomparsa i soccorritori, circa cento persone tra volontari, operatori della Protezione Civile, Anpas, Vigili del fuoco e carabinieri, coordinati dalla Prefettura di Piacenza, hanno concentrato le ricerche lungo tutta la zona del fiume Po. Purtroppo ad oggi Emanuela non è stata trovata e le autorità, come prevede il protocollo in questi casi, secondo quanto riportato dal quotidiano Libertà, hanno deciso di sospendere temporaneamente le ricerche, ma le indagini sul caso da parte dei carabinieri della Compagnia di Piacenza proseguono. La famiglia nei giorni scorsi si è rivolta alla trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto? ed ha lanciato un appello sui social per cercare di avere più notizie possibili.

“Al lavoro c’era qualcuno che la importunava”

“Al lavoro alcuni clienti le facevano delle avances, le chiedevano il numero di telefono, forse lei si è infastidita e qualcuno si è arrabbiato”, così Alessia, la figlia di Emanuela Saccardi, scomparsa da Piacenza lo scorso 23 aprile lasciando l’auto parcheggiata in strada. “Non è da lei sparire – dicono i familiari – forse qualcuno l’ha costretta”.

Chissà dove è finita questa donna cosi dolce e tranquilla? Emanuela Saccardi non aveva nessuna ragione per sparire. Davvero qualcuno Le ha fatto del male?

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