L’ansia è legata alla carenza di vitamine, lo conferma la scienza

Secondo uno studio, gli attacchi di panico e gli episodi di ansia sarebbero legati a carenze vitaminiche.

Disegno dell’ansia, IStock

I disturbi d’ansia, come gli episodi di ansia e gli attacchi di panico, possono essere particolarmente invalidanti ogni giorno. Questi ultimi hanno cause multifattoriali. Tuttavia, secondo uno studio scientifico, le carenze di vitamine e nutrienti potrebbero essere la causa di questi disturbi.

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Il legame tra ansia e vitamina B6 e carenze di ferro

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), oltre 260 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di disturbi d’ansia. Tra questi ci sono attacchi di panico e episodi di ansia.

Le persone che soffrono di attacchi di panico ed episodi di ansia sperimentano disagio o paura in relazione a una situazione / emozione che hanno eccessivamente avvertito. Affrontano questa situazione / emozione attraverso sintomi fisici come sudorazione, nausea, senso di oppressione, affaticamento, tensione muscolare, tremori e nervosismo.

Questa ansia può verificarsi improvvisamente e intensamente (disturbo di panico) o durare per un periodo di tempo, in modo generalizzato. Nei casi più estremi, diventa permanente e può portare ad altre patologie come la depressione.

Pertanto, per trattare al meglio questi disturbi d’ansia, è necessario conoscere le cause.

Ansia: possibili cause

Eventi traumatici durante l’infanzia, fattori biologici o fobie possono essere possibili cause di ansia, proprio come le carenze di vitamine e nutrienti, secondo gli scienziati.

Secondo uno studio scientifico condotto dal Dipartimento di Medicina d’urgenza dell’Ospedale di Atago del Giappone, i bassi livelli sierici di vitamina B6 e ferro sono correlati agli attacchi di panico e alla sindrome da iperventilazione.

Da un lato, la vitamina B6 svolge un ruolo importante nel rinnovamento dei globuli rossi e nella produzione di alcuni ormoni, tra cui la serotonina, un neurotrasmettitore che aiuta a regolare l’umore e spesso manca nei pazienti con ansia e di depressione. D’altra parte, il ferro fornisce il trasporto di ossigeno dei globuli rossi ed è parte della struttura di molti enzimi coinvolti in varie reazioni metaboliche inclusa la produzione di dopamina e norepinefrina, neurotrasmettitori che promuovono il piacere e regolano lo stress.

I ricercatori hanno scoperto che la vitamina B6 e il ferro erano significativamente mancanti nelle persone con disturbo di panico e iperventilazione. Pertanto, la vitamina B6 e le carenze di ferro possono essere responsabili di questi disturbi d’ansia.

Vitamina B6 e ferro: i cibi da favorire

Per prevenire e combattere i disturbi d’ansia, gli integratori alimentari e le fonti alimentari di vitamina B6 e ferro potrebbero essere efficaci. A proposito, ecco un elenco di alimenti che li contengono:

Vitamina B6 (contenuto secondo l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, l’ambiente e il lavoro – ANSES):

– Pistacchi (1,3 mg / 100 g)

– Semi di girasole (1,24 mg / 100 g)

– Semi di sesamo (0,79 mg / 100 g)

– Lenticchie (0,55 mg / 100 g)

– Quinoa (0,49 mg / 100 g)

– Banana (0,44 mg / 100 g)

– Anacardi (0,38 mg / 100 g)

-Spirulina (0,36 mg / 100 g)

– Prugne (0,31 mg / 100 g)

– Spinaci (0,21 mg / 100 g)

– Asparagi (0,15 mg / 100 g)

– Kale (0,14 mg / 100 g)

– Fichi (0,11 mg / 100 g)

– Ananas (0,10 mg / 100 g)

– Ceci (0,09 mg / 100 g)

Ferro (secondo l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, l’ambiente e il lavoro – ANSES):

– Semi di coriandolo (16,3 mg / 100 g)

– Semi di sesamo (14,6 mg / 100 g)

– Prezzemolo (4,67 mg / 100 g)

– Caffè macinato (4.1 mg / 100 g)

– Cioccolato fondente (3,7 mg / 100 g)

– Mandorle (3 mg / 100 g)

– Carni rosse (2,84 mg / 100 g)

– Lenticchie (2,45 mg / 100 g)

– Fagiolo rosso (2.3mg / 100g)

– Uvetta (2,24 mg / 100 g)

– Spinaci (2,14 mg / 100 g)

– Fagioli bianchi (1,7 mg / 100 g)

– Quinoa (1,49 mg / 100 g)

-Noci (0,9 mg / 100 g)

– Barbabietola (0,79 mg / 100 g)

– Pomodoro (0,12 mg / 100 g)

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