Glicemia bassa, ecco i segreti a tavola

Tenere la glicemia bassa non è soltanto un obbligo per chi soffre di diabete, ma una buona abitudine per tutti. E per farlo basta seguire una dieta equilibrata.

Il livello della glicemia alta non è un indice preoccupante solo per chi soffre di diabete. In realtà tutti possono soffrire di iperglicemia che si manifesta quando la concentrazione di zuccheri nel sangue aumenta.

Può essere anche colpa di un disturbo alla tiroide, dello stress, oppure dell’assunzione di farmaci betabloccanti per curare altri disturbi. Ma in ogni caso questi valori vanno tenuti sotto controllo e per questo una dieta per la glicemia alta è fortemente consigliata.

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Come ridurre il picco glicemico a tavola? Gli alimenti consigliati

Quali sono i limiti da non superare nella glicemia? Quelli normali vanno da in minimo di 110 ad un massimo di 126 milligrammi per decilitro di sangue. Se si supera quota 126,. significa che un soggetto è a rischio diabete e basta un semplice esame del sangue per scoprirlo.

Se i valori sono sballati, il medico di base prima di inviare la sua paziente da uno specialista può prescrivere due esami specifici di controllo, la curva insulinica e la curva di carico glicemico che serviranno a dare ulteriori conferme o smentite della possibile sofferenza glicemica.

In ogni caso ci sono diversi cibi che è meglio evitare o comunque limitare per non correre nessun rischio, anche senza sottoporsi ad una dieta per tenere bassa la glicemia. Anzitutto tutti i cereali e i loro derivati, a cominciare da pasta e pane, i cibi raffinati, quelli troppo dolci come torte, gelati, merendine, biscotti, oltre alle bibite e alle bevande gasate, troppo zuccherate. E ancora gli alimenti troppo grassi come salumi e formaggi, il cosiddetto ‘cibo spazzatura’ e gli alcolici.

La Fondazione Veronesi ha fornito alcuni consigli utili per la dieta contro la glicemia alta. In primis consumare cinque porzioni al giorno tra ortaggi e frutta, variando anche i colori, come il rosso di pomodori e peperoni, il rosso di arance e carote, il verde dell’insalata, delle zucchine, eccetera.
A tavola preferire il pane e la pasta integrale, mangiare almeno due porzioni di pesce a settimana e puntare sulle carni magre e su quelle bianche. Almeno tre volte alla settimana a tavola devono esserci piatti a base di legumi (lenticchie, ceci, fagioli, piselli e altro), mentre formaggi e latticini non più di due volte a settimana.

In più usare l’olio di oliva o di semi evitando i grassi saturi come burro, strutto e panna, bere solo
latte parzialmente scremato o scremato e uno yogurt magro al giorno. Infine una buona abitudine è quella di mangiare il secondo piatto in anticipo rispetto al primo. Mangiare proteine e lipidi prima dei carboidrati evita i picchi di glicemia dopo il pasto.

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