Prebiotici, amici dell’intestino. Quali sono i cibi più ricchi?

Non tutti conoscono la preziosa funzione dei prebiotici. Si tratta di fibre presenti in diversi cibi che consumiamo normalmente, utilissime per molte funzioni dell’intestino.

Alla scoperta dei prebiotici: se non ne avete mai sentito parlare, voi siete perse qualcosa di importante. Perché si tratta di fibre contenute in alcuni alimenti che aiutano la crescita dei batteri presenti in modo naturale nell’area intestinale dando loro nutrimento.

Un processo che aiuta a ridurre fenomeni spiacevoli nell’intestino come flatulenze e gonfiori. E i prebiotici sono anche facili da mangiare perché si trovano in diversi legumi e verdure.

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Dove trovare la maggiore produzione di prebiotici

Fonte: Istock

I prebiotici sono utili a tutti per rafforzare la protezione delle normali funzioni intestinali perché aumentano la presenza di probiotici. Ma ancora di più per i malati di diabete o chi deve seguire un regime alimentare stretto: infatti mantengono bassi i livelli di zucchero nel sangue rallentando l’assorbimento degli zuccheri e regolando anche l’appetito.

Invece i prebiotici non sono consigliati a tutti gli intolleranti al lattosio, perché alcuni di questi derivano proprio dal latte, oppure ancora a chi sta male per la sindrome del colon irritabile perché potrebbe aggravare il disturbo e per chi soffre di altre patologie legate comunque all’intestino.

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Ma quali sono i cibi che contengono una percentuale importante di prebiotici? Anzitutto le banane, che quindi sono adatte a tutte le età. L’ideale è quello di mangiarle non alla fine del pasto, ma piuttosto a metà mattinata o nel corso del pomeriggio come spuntino anche perché sono ricche di magnesio, potassio e ferro alle vitamine del Gruppo E, C e B.

Anche le noci contengono una buona dose di fibre e quindi sono ottimi prebiotici così come il cioccolato che contiene polifenoli, sostanze antiossidanti che aumenta batteri intestinali come i lattobacilli e i bifidobatteri permettendo la regolarità intestinale.
Nell’elenco non possono mancare nemmeno le cipolle che aiutano la produzione di butirrato, sostanza che protegge il colon e riduce il colesterolo cattivo oltre ai trigliceridi. Invece il miele ha una potente carica attività antibatterica e antiinfiammatoria, mentre la farina di frumento (specie quella integrale) contiene molti prebiotici anche se non è adatta per i celiaci e i soggetti sensibili al glutine.

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Molti non lo considerano, per il suo odore forte e il sapore che può lasciare in bocca. In realtà però l’aglio oltre a regolare la pressione arteriosa ha anche una funzione prebiotica e aiuta il corretto funzionamento della prostata.
Infine i fagioli ma più in generale i legumi sono pieni di fibre prebiotiche anche se non dovete esagerare perché possono produrre gonfiore in pancia. Contengono fibre, minerali, amminoacidi e vitamine, abbassano il colesterolo e i trigliceridi regolarizzando l’intestino.
In ultimo le mele che tra l’altro sono ricche di pectina prebiotica, amica dell’intestino perché produce una serie di batteri sani. Sicuramente sulla vostra tavola molti di questi cibi ci sono già ma da oggi sapete anche a cosa servono.

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