Settimo mese di gravidanza: informazioni e consigli utili

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settimo mese di gravidanza, i sintomi (Istock Photos)

Settimo mese di gravidanza: tutte le informazioni utili e i consigli per vivere serenamente l’inizio dell’ultimo trimestre

Con l’inizio del settimo mese siete entrate nell’ultimo trimestre di gravidanza. Il secondo trimestre si è concluso alla grande ed ora è rimasto l’ultimo importante step. Questo mese è molto importante poiché rappresenta dal punto di vista della crescita del bimbo, grandi sviluppi. I sintomi che avevate all’inizio della gravidanza ora sono completamente spariti ma, in compenso, ne sono sorti di altri, più o meno fastidiosi come la pesantezza negli arti inferiori e la comparsa di incubi notturni. Alcuni dei disturbi dell’inizio come bruciori di stomaco e mal digestione, per alcune di voi, saranno ancora presenti e saranno presenti sino all’ultimo periodo della gravidanza, sino a quando il vostro pargoletto si posizionerà in basso, pronto per venire al mondo. Solo in quel momento avvertirete un miglioramento nella digestione e una diminuzione dei bruciori di stomaco. Questo periodo è caratterizzato dall’aumento costante delle dimensioni del pancione, che può rendere sempre più difficoltosi i movimenti della futura mamma.

Questo settimo mese inizia ufficialmente a 26 settimane e 3 giorni e termina a 30 settimane + 4 giorni.

Scopriamo anzitutto quali sono i nuovi sintomi in questo settimo mese e quali, invece, ancora sono presenti dai mesi passati.

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I sintomi nel settimo mese di gravidanza

41 settimana di gravidanza
settimo mese di gravidanza, preparazione al parto (Istock Photos)

Con l’entrata nel settimo mese di gravidanza, molti dei sintomi legati agli inizi, come nausee e capogiri, sono ormai spariti. Il secondo trimestre, invece, è passato “tranquillo”, con la sparizione dei sintomi quali sonnolenza e affaticamento che hanno lasciato spazio ad una energia da leone e alla voglia di fare tante cose, complice anche il pancione non ancora ingombrante. Ora, che state arrivando alla fine della gravidanza, le ansie e le paure per l’imminente parto si fanno strada dentro di voi. È tutto normale, ogni futura mamma prova timori legati al giorno del parto e a come dovrà comportarsi con il proprio bimbo. Ma non preoccupatevi, tutto si sistemerà non appena avrete tra le braccia il vostro piccolo bambino.

Vediamo ora, nello specifico quali possono essere in questo settimo mese di gravidanza i sintomi più comuni in voi mamme.

  •  Contrazioni di Braxton-Hicks: queste continuano a essere percepite da molte donne in questa fase, per qualcuna saranno anzi più frequenti del solito, e continueranno a comparire anche nelle settimane seguenti. Se la loro frequenza è particolarmente elevata è bene fare un controllo medico. Le “false contrazioni” non  sono altro che degli spasmi addominali, simili alle doglie, che compaiono durante la fine del quinto mese ma anche più tardi. Nel corso di tale fenomeno, le fibre dei tessuti muscolari dell’utero si contraggono ripetutamente, ma non provocano forti dolori, sono quasi simili ai dolori mestruali, e a un indurimento del pancione. Le contrazioni di Braxton Hicks compaiono spontaneamente allo scopo di preparare l’utero al parto; con maggiore facilità, poi, queste si presentano come reazione a movimenti fetali, urti, stimolazione sessuale, eccessiva disidratazione o riposo insufficiente. Però non tutte le donne , durante la gravidanza, sperimentano queste false contrazioni. In entrambi i casi, è normale.
  • reflusso acido e bruciori di stomaco: la difficoltà a digerire è sintomo molto comune in gravidanza. Bruciori gastrici e acidità sono dipesi dallo spostamento dei tuoi organi interni con l’avanzare del peso del tuo bambino. Gli organi fanno spazio al tuo piccolo bebè e ciò comporta una maggiore difficoltà nel tratto gastrointestinale. Segui una dieta equilibrata, preferendo verdure e frutta e alimenti altamente digeribili. Evita di mangiare fritture e pasta di sera. Questo bruciore di stomaco, come abbiamo accennato all’inizio, si allevierà durante le ultimissime settimane di gravidanza poiché il bimbo si sposta verso il basso dell’addome pronto per uscire, e questo ti darà maggiore sollievo e possibilità di digerire meglio i cibi.
  • sindrome delle gambe senza riposo e aumento del volume sanguigno. La sindrome  delle gambe senza riposo è un disturbo che provoca un bisogno urgente, quasi incontrollabile di muovere le gambe, spesso accompagnato da sensazioni spiacevoli. Una volta mosse le gambe il fastidio scompare, ci si sente riposati e le percezioni spiacevoli spariscono. Il bisogno di muoversi e le sensazioni spiacevoli si verificano quando si è a riposo e inattivi, quindi tendono ad essere avvertite maggiormente di sera o durante la notte, ecco perché, di conseguenza si hanno anche disturbi legati al sonno. In genere insorge dopo i 40 anni, ma può comparire a qualunque età. Durante la gestazione, in particolare, il disturbo arriva a colpire il 28% delle donne, in modo accentuato nelle ultime settimane di gestazione, per poi scomparire da sé poco prima del parto. La sindrome della gambe senza riposo è spesso causata da due fattori: la mancanza di ferro oppure dall’aumento dei valori degli estrogeni, gli ormoni che in gravidanza aumentano considerevolmente. Ma l’aumento del flusso sanguigno è dovuto anche alla crescita dell’utero il quale mette pressione sulla vena cava rallentando, di fatto, il flusso sanguigno.
  • l’ipertensione gravidanza-indotta: L’apparato cardio-vascolare, già sottoposto a maggior carico funzionale dalle prime fasi della gravidanza, può presentare, dal settimo mese, una delle maggiori e gravi complicanze della gravidanza avanzata, appunto l’ipertensione da gravidanza-indotta, per cui è fondamentale l’abitudine di misurare la pressione arteriosa da sedute o in piedi (mai sdraiate) almeno una volta al giorno, variando, di volta in volta, l’orario così da comprendere l’intero arco della giornata.
  • ritenzione dei fluidi: che potrebbe portare ad un gonfiore del tunnel carpale: infatti, premendo sui nervi produce un’ intorpidimento ed un formicolio nelle mani, appunto: sindrome del tunnel carpale.

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  • Smagliature: le smagliature sono una controindicazione della gravidanza che, se non curata nel giusto tempo, può non andare più via e rimanere indelebile. Con l’aumento del pancione e i chili in più, la pelle del corpo tenderà ad allargarsi e a stendersi nelle zone interessate quali: pancia, fianchi, glutei, gambe e seno. Questo stiramento dell’epidermide è, ovviamente normale, ed è importantissimo che la pelle sia tenuta costantemente idratata con una crema o un olio specifico sia la mattina che la sera. Quindi prendi l’abitudine di massaggiarti le parti interessate con un olio alle mandorle dolci o una crema antismagliature, in tal caso preverrai il formarsi delle smagliature rendendo la pelle elastica e pronta ai cambiamenti futuri. Dovrai continuare ad usare la crema anche dopo il parto, per l’effetto opposto. Infatti le smagliature, come si sa bene, possono nascere per un peso eccessivo e veloce o, al contrario, per un calo di peso altrettanto rapido (come avviene dopo il parto). Ricorda anche di praticare esercizio fisico regolarmente e mantenere il tuo corpo idratato, bere molta acqua è la prima “medicina” contro le smagliature.
  • sogni strani e vividi: probabilmente per effetto dell’aumento dei livelli ormonali anche se – occorre precisare – i medici stanno ancora cercando di capirne la causa. In questo mese si potrebbero anche fare degli incubi e conseguentemente dormire male di notte.
  • Vene varicose ed emorroidi: In gravidanza, nonostante la brevità del periodo, ne soffre fino al 30% delle donne. Durante la gravidanza l’organismo femminile è sottoposto a stress di diversa natura, molti dei quali predispongono al problema emorroidario. Tra questi il più intuibile è legato all’aumento volumetrico dell’utero che, premendo sull’intestino
    favorisce la comparsa di stitichezza ed emorroidi. Il ristagno del sangue venoso, unitamente alla debolezza vascolare, facilita l’insorgenza di eccessive dilatazioni vasali, responsabili a livello anale del rigonfiamento e del prolasso dei plessi emorroidari e più in generale delle  vene varicose. Per ridurre al minimo il problema è consigliabile svolgere attività fisica costante, come una passeggiata e assumere cibi ricchi di fibra.

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Come sta la mamma nel settimo mese di gestazione

gravidanza, 7 mese
settimo mese di gravidanza, sintomi e crescita del bimbo (Istock Photos)

Nel corso del settimo mese di gravidanza la mamma prende sempre più familiarità con i movimenti del bambino, che inizia anche a rispondere agli stimoli sonori e tattili che provengono dall’esterno. In questo periodo la mamma inizia a sentirsi sempre più affaticata, anche perché lo spostamento dell’utero preme sulla cassa toracica, rendendo più difficile la respirazione. Anche una sensazione di goffaggine potrebbe sopraggiungere da questo mese in poi. Questo è dovuto allo spostamento del tuo baricentro che ti fa perdere facilmente l’equilibrio. Quindi attenta a dove metti i piedi! Il pancione è giorno dopo giorno sempre più ingombrante e questo ti porta un maggiore affaticamento nella vita quotidiana.  L’utero, incrementato di volume, sospinge in alto il diaframma, rendendo difficoltosa la respirazione, specie in caso di sforzi di media intensità o di posizione supina completa, costringendo ad un decubito laterale, preferenzialmente sinistro. In più, in alcune future mamme la cute è, maggiormente sensibile all’azione dei raggi solari, con possibilità di lesioni pigmentate localizzate che si possono prevenire con l’uso di creme solari ad elevata protezione, specie al volto.

In questo settimo mese sei talmente immersa nella vita, che la tua bellezza supera ogni canone estetico, prevale sui miti fasulli del sex symbol e del sex appeal. L’identificazione con il figlio che deve nascere porta spesso la donna ad aumentare le richieste di aiuto e a rendere un po’ infantili i suoi comportamenti. Ma tutto questo è normale e, in genere, viene compreso spontaneamente dal partner e da chi sta vicino e si prende cura della futura mamma.

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Ma in tutto ciò, tendi anche a vedere, “il lato negativo” di questi ultimi mesi e ti senti come una palla che rotola, gonfia, ti vergogni dei tuoi piedi gonfi e nei vestiti premaman ti senti la negazione della femminilità. Così, puoi avere la tendenza a isolarti.
Gli ultimi mesi di gravidanza sono un periodo delicato, di vera elaborazione psichica della gravidanza e della maternità. Isolarsi in parte è normale, perché aiuta a concentrarsi meglio su se stesse, sulle sensazioni fisiche e sul rapporto con il bambino. Durante l’attesa, la donna deve accettare e comprendere non solo i cambiamenti del proprio corpo, ma anche le trasformazioni graduali, impercettibili, ma sostanziali della sua identità, del passaggio da figlia a madre.

La paura di non essere all’altezza deriva da un’insicurezza di fondo, ma anche da una tendenza oggi piuttosto diffusa a considerare la gravidanza e la maternità come un evento indolore, una semplice prestazione che, più di tanto, non deve trasformare e, quindi, incidere sul corpo e sulla psiche. Diventare madri, invece, è un’esperienza che trasforma profondamente, che richiede un po’ di dolore, di tempo e di pazienza per essere compresa e accettata, ma che in cambio regala e arricchisce la donna di nuove sicurezze ed emozioni.

Come cresce il bambino nel settimo mese d’attesa

sviluppo del feto 3 trimestre gravidanza
settimo mese di gravidanza, il feto (Istock Photos)

Arrivati a questa epoca gestazionale, il bambino riesce a distinguere la luce e l’ombra, coordina i movimenti e si sposta da una parte all’altra dell’utero, spazio permettendo. Il settimo mese di gestazione, rappresenta un punto cruciale della gravidanza, per motivi sia fisiologici sia medico-assistenziali.Da questo momento in poi il bambino, grazie alle metodiche di assistenza perinatale pediatriche, può contare su di una possibilità di sopravvivenza senza conseguenze fisiche o neuro-psichiatriche rilevanti.

Sul piano strettamente biologico, il feto risente in maniera significativa e del resto sempre più prepoderante, dell’apporto funzionale della placenta. Il peso normale del feto, in questo mese, si aggira fra circa 1 kg (26esima settimana) ed il 1,5 kg (30esima settimana) mentre la lunghezza va dai 33 ai 38 cm circa. I movimenti “respiratori”, si fanno più regolari ed intensi. La formazione dell’organo dell’udito, nel corso di questo mese, rende possibile al bambino l’ascolto della “musica” che lo accompagnerà per tutto il tempo residuo della sua permanenza nell’utero della mamma.

Gli arti inferiori e superiori acquisiscono le forme che li rendono tipici e terminano con estremità definite. Il sesso del feto è ben evidente: nel maschio i testicoli non sono ancora discesi nella borsa scrotale, mentre nella femmina si delineano perfettamente clitoride e grandi labbra. La cute, non più traslucida e trasparente come nei mesi precedenti, appare più spessa e rivestita da uno strato di materiale denso, viscoso e di colorito biancastro: la “vernice caseosa” con funzioni protettive e trofiche.

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Esami da fare nel settimo mese di gravidanza

Gravidanza esami (iStock Photos)
settimo mese di gravidanza, esami da fare(iStock Photos)

Gli esami previsti nel corso del settimo mese di gravidanza sono quelli di routine, come analisi del sangue e delle urine, misurazione della pressione e del peso corporeo. Il medico può inoltre prescrivere ulteriori esami per la ricerca del virus dell’epatite B e C. Altri esami specifici e di routine saranno:

  • glicemia basale
  • test da carico orale di glucosio  + 3 prelievi per glicemia ai tempi 0 – 60’ – 120’ (dalla 28ma alla 30ma settimana)
  • azotemia
  • proteine totali con protidogramma
  • bilirubina totale e frazionata
  • GOT GPT
  • esame completo delle urine; se positivo per infezione – urinocoltura con antibiogramma
  • toxo – rubeo – CMV test (in gestanti risultate non protette ai controlli precedenti)
  • test di Coombs (per madri con gruppo Rh -)
  • ECG
  • controllo pressorio
  • ecografia ostetrica con flussimetria Doppler del distretto utero-placento-fetale

Sarà comunque il proprio ginecologo di fiducia a consigliare le indagini più adatte per un corretto svolgimento della gestazione, valutando la possibilità di richiedere esami specifici di fronte a problematiche particolari.

Cosa devi sapere in questo mese

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settimo mese di gravidanza, cosa devi sapere (Istock Photos)

E’ giunto il momento, nel settimo mese, di pensare a frequentare un corso pre-parto, specialmente se siete alla vostra prima gravidanza, è importante arrivare al traguardo del parto con le opportune conoscenze teorico-pratiche per affrontare il travaglio e la nascita del bimbo.

I corsi di preparazione al parto sono tenuti pressoché ovunque, in ambito ASL o presso gli Ospedali e coinvolgono, oltre al Ginecologo, l’Ostetrica/o, lo Psicologo ed in alcuni casi anche il Preparatore atletico.

La gestante viene informata sulle principali modifiche dei genitali interni in corso di travaglio e sul percorso che il corpo del feto deve compiere per venire alla luce; le viene insegnato il modo migliore per respirare durante le contrazioni uterine e negli intervalli tra le stesse.  In alcune strutture Ospedaliere è concesso anche al papà del bimbo di assistere alla sua nascita; è, quindi, importante dare a lui le necessarie coordinate per sapere come muoversi e cosa fare in sala parto.

Sebbene con difficoltà, è buona regola allenare con opportuni esercizi la muscolatura della parete addominale. A tal proposito consiglio sin da subito di dedicarsi giornalmente allo svolgimento di tali esercizi di respirazione e preparazione al travaglio.

Pensa intanto in questo settimo mese anche all’organizzazione del  Borsone nascita e il piano del parto.

Entrambi sono indispensabili per arrivare pronta al fatidico giorno! E come ultimo consiglio, prezioso per il tuo umore, cerca il più possibile di rilassarti magari leggendo un buon libro, vedendo i film che più ti piacciono e conducendo una vita il più possibile serena in compagnia del tuo partner e delle persone care.

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