Bimbo ucciso a Novara, le parole della mamma Gaia Russo

Novara. Sono ancora in corse le indagini per definire l’esatta dinamica del decesso del piccolo Leonardo.

I fermi per Gaia Russo e Nicholas Musi, la coppia di Novara sotto accusa per l’omicidio del piccolo Leonardo, di soli venti mesi sono stati convalidati nella giornata di Luendi. Il gip ha disposto la custodi cautelare in prigione per lui e i domiciliari in una struttura protetta per la donna, incinta di cinque mesi. La madre si è difesa davanti al gip respingendo le accuse: “Non sono stata io”, ha detto. Il compagno si è di nuovo avvalso della facoltà di non rispondere.

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Per oltre un’ora e mezza la ragazza ha risposto alle domande del giudice prima della decisione di confermare il fermo.«Un corpo martoriato con lesioni multiple. È un omicidio avvenuto in un quadro di maltrattamenti pregressi», questo quanto raccontato sabato dal procuratore capo di Novara Marilinda Mineccia. Secondo l’autopsia, a provocare il decesso del piccolo che avrebbe compiuto due anni a settembre, è stato un violento colpo all’addome. L’emorragia al fegato che è arrivata successivamente,  ha portato alla morte in meno di mezzora. Una compressione violenta «assolutamente incompatibile» con una caduta, come raccontato inizialmente ai soccorritori dalla mamma e dal compagno di lei.

Si terrà oggi – martedì 28 maggio – in Duomo a Novara, alle 14, il funerale del piccolo Leonardo. «Questa sera si terrà anche una fiaccolata in memoria del piccolo Leonardo». Lo annunciato il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, su Facebook.

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