Il Binge Eating disorder: la malattia del cibo, come rioconoscerla

Il binge eating disorder (Istock Photos)

Il Binge Eating Disorder: la malattia del cibo. Cos’è, come riconoscerlo e quali sono i sintomi. Consigli e cure giuste per uscire dall’incubo del cibo

In italiano è meglio conosciuto come disturbo da alimentazione incontrollata. Il binge eating disorder è una malattia psicologica caratterizzata da abbuffate compulsive durante le quali si mangia una grande quantità di cibo, indipendentemente dal senso di fame, perché proprio come per gli altri disturbi alimentari: non si tratta di un disturbo dell’appetito. Simile alla bulimia per quanto concerne la compulsione alle abbuffate, ma si differenzia da essa per il fatto che successivamente non vi è la fase del vomito, quindi di quello che si considera la colpa. Una persona che soffre di binge eating a volte cerca di fare digiuni, molto sport e ripetute diete in risposta ai sentimenti negativi che seguono gli episodi di abbuffate, cercando disperatamente di compensare la grande assunzione di cibo.
Chiunque può soffrire di binge eating disorder, indipendentemente dall’età, dal sesso o dall’etnia. Una malattia grave, incredibilmente dolorosa e invalidante, ma dalla quale si può guarire essendo seguiti da professionisti specializzati in disturbi alimentari.

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Quali sono i segnali di avvertimento del  binge eating disorder

disturbi alimentari
disturbo di comportmento alimentare, binge e. disorder(istock Photos)
  • Un senso di mancanza di controllo sul comportamento alimentare
  • Mangiare più rapidamente del normale
  • Periodi di consumo incontrollato, impulsivo o continuo per cui una persona può consumare migliaia di calorie, spesso fino al punto di sentirsi malissimo
  • Mangiare quando non si ha fame fisicamente
  • Episodi ripetuti di binge eating che spesso provocano sensazioni di vergogna o di colpa
  • Mangiare in segreto e solitudine evitando situazioni sociali, in particolare quelle che coinvolgono cibo.
  • Mangiare le quantità “normali” nelle situazioni sociali e abbuffarsi quando ci si trova da soli
  • Bassa autostima e imbarazzo sull’aspetto fisico
  • Paura della disapprovazione degli altri
  • Estremamente sensibile ai riferimenti sul peso o sull’aspetto
  • Senso di colpa, di sgradevolezza, di disgusto
  • Ansia e depressione.

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I fattori principali che scatenano il Binge Eating disorder

donna triste
Il binge eating disorder, cos’è? (Istock Photos)

Non esiste infatti un’unica causa che da sola possa determinare lo sviluppo di un disturbo alimentare tipo il Binge Eating Disorder. Tra i fattori di predisposizione vi possono essere, ad esempio, le complicanze gravidiche e i danni perinatali, la presenza di familiari che soffrono o hanno sofferto di un disturbo alimentare, avere una bassa autostima, le difficoltà interpersonali, il perfezionismo, l’insoddisfazione corporea, il desiderio di magrezza e il ricorso alle diete ipocaloriche.

I fattori precipitanti

Essi sono eventi che possono determinare l’inizio del disturbo in persone che abbiano una predisposizione; possono essere eventi stressanti o traumatici come lutti, abusi, malattie, conflitti familiari, rottura di una relazione importante, cambio di scuola o di città. In alcuni casi non è sempre facile individuare degli eventi scatenanti.

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I fattori di mantenimento

Questi fattori favoriscono l’automantenimento del disturbo stesso. Tra questi vi possono essere la perdita di peso, le crisi bulimiche, il vomito ed i lassativi. Importanti fattori di mantenimento sono anche le conseguenze fisiche e psicologiche del disturbo. La marcata restrizione alimentare e la conseguente diminuzione di peso col passare del tempo favoriscono la depressione, l’irritabilità e l’insoddisfazione per il proprio corpo. Questi fattori, attraverso un meccanismo a circuito chiuso, possono indurre un’ulteriore restrizione alimentare, finalizzata al miglioramento della propria autostima. Anche le reazioni della famiglia e dell’ambiente sociale possono favorire il mantenimento del Disturbo di Comportamento Alimentare.

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