Dieta sirt: ecco come si attivano i geni della magrezza

La dieta sirt lo rivela, eppure chi l’avrebbe mai detto che nel nostro corpo esistono dei veri e propri “geni della magrezza”? Scopri come è possibile..

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Donna che sorride, Getty Images

Prima Adele, poi Pippa Middleton: l’efficacia di questo studio (con il suo relativo piano alimentare) sembra essere comprovata anche dalle star. La dieta sirt infatti, è sicuramente tra le più curiose ma rientra anche tra quelle più sicure, in quanto originariamente ipotizzata da due nutrizionisti.

A dirlo infatti sono Aidan Goggins e Glen Matten, specialisti dell’alimentazione: secondo loro, esistono alcuni elementi in grado di attivare le “sirtuine“, ovvero una serie di geni che accelererebbero il metabolismo.

Questi geni riservano anche altre sorprese: oltre a permetterci di bruciare grassi in poco tempo (se ben sfruttate farebbero perdere fino a 3 kg in una settimana), sono anche in grado di riparare le cellule e di aiutare tutto il nostro stato di salute.

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La dieta sirt ci fa scoprire i “geni della magrezza”: ecco come attivarli

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Succhi, Getty Images

A confermare la teoria di questo studio è Nicola Sorrentino, che ha avuto l’occasione di curare il libro che parla proprio di questa dieta, dal nome “Sirt. La dieta del gene magro“.

I cibi quindi, non vanno esclusi, tutt’altro: è necessario soltanto introdurre quelli giusti nella nostra alimentazione. Nessuna rinuncia esagerata e nessun digiuno: si tratta solo di un consumo più ragionato di cibi già largamente conosciuti.

La prima fase della dieta prevede l’assunzione, nei primi tre giorni, di massimo 1000 calorie al giorno, con il consumo di cibi “sirt”, di tre succhi verdi e un pasto solido. Dal giorno 4 al giorno 7 le calorie massime diventano 1500, con una variazione che prevede due succhi verdi e due pasti solidi.

C’è poi la seconda fase, che dura due settimane e che è di fondamentale importanza: in questo periodo bisogna impegnarsi per mantenere il peso forma, continuando a basare la nostra alimentazione perlopiù sui “cibi sirt“.

Cosa mangiare quindi? Nel nostro regime alimentare potremo dare spazio ad alimenti come tè verde, peperoncino, cioccolato fondente, levistico, caffè, vino rosso, fragole, noci e olio d’oliva.

Infine, gli specialisti della medicina nutrizionale raccomandano di affiancare, all’utilizzo di questi alimenti, anche del sano movimento fisico da svolgere in entrambe le fasi.

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