Ayurveda: cos’è e quali sono i suoi benefici

Ayurveda: Allenamento quotidiano al benessere psico-fisico e spirituale

Ayurveda Istock

Viene chiamata Ayurveda (Ayur = longevità, vita; Veda = conoscenza rivelata) la medicina tradizionale indiana. Riconosciuta nel mondo e negli stati membri dell’Unione europea come ramo della medicina non tradizionale, può essere praticata solo da figure altamente qualificate. Erroneamente tradotto in scienza della vita, il sapere ayurvedico è molto antico, e ha sviluppato in millenni di storia un sistema complesso e molto specifico, vòlto non solo alla cura della patologia ma soprattutto al mantenimento del benessere psico-fisico e spirituale dell’organismo inteso nella sua totale interezza e unità.  LEGGI ANCHE———Cromoterapia: alleviare disturbi psicosomatici con il colore

Caratteristica principale dell’Ayurveda è pertanto la cura dell’equilibrio dei vari sistemi vitali insiti nel corpo umano (ad esempio quello circolatorio, respiratorio, linfatico) e il mantenimento di tale benessere nella prevenzione di patologie, inteso come vero e proprio allenamento del nostro corpo. Mantenere un saldo equilibrio psico-fisico e spirituale aiuterebbe l’organismo a prevenire disturbi e malesseri di qualunque tipo. Vengono impiegati nella pratica ayurvedica minerali, metalli purificati, erbe, infusi. LEGGI ANCHE—–Cristalloterapia: quando il Benessere viene dalle pietre

Vediamo insieme elementi teorici e pratici della medicina ayurvedica.

Ayurveda: Che cos’è?

Il principio su cui si fonda la medicina ayurvedica è una teoria molto antica secondo cui il corpo umano è pervaso da tre grandi flussi di energia vitale, detti Dosha. Ogni dosha è a sua volta costituito da altri elementi e presenta delle particolari caratteristiche che lo rendono peculiare per la funzionalità dell’organismo. LEGGI ANCHE—–Tisane: quale scegliere? Effetti benefici e controindicazioni

Vata: è il principio del movimento, corrisponde all’elemento dell’aria e più in generale allo spazio ed è associato ai sistemi nervoso, cardio-circolatorio e respiratorio. Le sedi principali di questo Dosha sono vescica urinaria, colon, zona pelvica, cosce, gambe, ossa. Lavorare sull’equilibrio di questa energia aiuterebbe a mediare e a migliorare mobilità, fluidità, leggerezza, secchezza e ruvidità del nostro corpo.  

 Pitta: è il principio della trasformazione, corrisponde all’elemento del fuoco e viene associato alle funzioni del metabolismo, all’apparato digestivo (se consideriamo il processo di assimilazione e trasformazione dei cibi nello stomaco) ma anche a quello nervoso (se spostiamo il significato di “trasformazione” in un contesto diverso, quello in cui si svolgono processi di elaborazione di pensieri ed emozioni). Le sedi di questo dosha sono fegato, duodeno, reni, linfa, sangue, intestino (forse non a caso nella nostra medicina tradizionale l’intestino viene considerato un “secondo cervello” del corpo!). Lavorare sull’equilibrio di questo dosha permetterebbe una maggiore morbidezza, sottigliezza, chiarezza e calore nell’organismo.

Kapha: è il principio dell’unità, corrisponde agli elementi di acqua e terra ed è collegato alla forza di fusione, alla capacità del tenere insieme tutte le cose propria dei fluidi insiti nel nostro corpo. Sedi di questo dosha sono testa, naso, gola, torace, articolazioni, tessuto adiposo. È il dosha responsabile della lubrificazione del corpo ma anche della sua solidità e organicità strutturale. Lavorare su questo dosha significa lavorare su densità, stabilità, pesantezza, umidità ma anche fluidità e levigatezza.

Gli squilibri che alterano e minacciano l’armonia dei dosha, secondo questa scuola di pensiero, possono avere natura diversa e costituiscono le cause fondamentali da cui hanno origine varie patologie. L’Ayurveda riconosce ad esempio nell’uso improprio dei sensi, sia in eccesso che in difetto, una causa responsabile dello squilibrio di alcuni dosha e ravvisa nella predominanza di una energia vitale sull’altra durante l’alternanza delle stagioni o in certe fasi della vita, oppure nella reiterazione di alcuni comportamenti, azioni o atteggiamenti mentali, uno squilibrio di natura energetica.

Ayurveda: Come funziona?

I trattamenti ayurvedici sono esercitati da figure specializzate e si distinguono in somministrazione di specifici olii medicati o polveri d’erbe selezionate, nell’assunzione di sostanze erboristiche sotto forma di pastiglie o tisane e possono includere anche consigli di vario tipo, anche alimentare, e suggerire nuove abitudini quotidiane come esercizi di rilassamento, yoga e respirazione profonda.

 

Impostazioni privacy