Chi soffre di diabete o teme di poterne soffrire un giorno a causa della presenza di casi in famiglia può trovare un valido alleato nei prodotti che ci regala madre natura: i broccoli, ottimi per controllare la glicemia.
Il diabete è una brutta bestia, questo è noto. Dunque, per gestire al meglio i picchi di glicemia ed evitare ulteriori aggravamenti come primo passo sarebbe importante agire sulla propria alimentazione, aggiungendo nella propria dieta cibi magari prima trascurati.
I ricercatori della Lund University, in Svezia, hanno portato avanti uno studio decisamente interessante per coloro che purtroppo devono convivere con questa malattia.
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L’importanza del sulforano – All’interno delle cellule epatiche in coltura il sulforano, che sarebbe un composto vegetale, si è rivelato fondamentale per contrarre la formazione del glucosio. Dopo aver ottenuto riscontri positivi anche sui topi, il composto è stato provato su circa 100 pazienti colpiti da diabete di tipo 2. In 3 mesi, le persone curate con estratti concentrati di broccoli, hanno mostrato una diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue. In particolare la risposta più incoraggiante è arrivata dai volontari obesi.
Broccoli: perché aiutano a combattere il diabete
Al momento l’uso del sulforano, che in futuro potrebbe essere affiancato come rimedio naturale a quello farmacologico, sta assumendo sempre più peso, specialmente perché circa il 15% dei pazienti è allergica al trattamento standard a base di metformina, che tra l’altro può causare danni renali.
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Dove è presente il sulforano – I broccoli non sono le uniche verdure a contenere questa sostanza preziosa contro il diabete. Tra le altre citiamo i cavoli, i cavolfiori, i cavolini di Bruxelles, i germogli di broccoli, la rucola e il crescione.
La cottura consigliata – Per assorbire al massimo questo composto consigliabile cuocere al vapore gli ortaggi per 1 o 3 minuti, inoltre aggiungendo alimenti quali semi di senape, di mostarda e la rucola è possibile ottenere un effetto ancora maggiore dal sulforano.
Cos’è il diabete di tipo 2 – Rispetto a quello di tipo 1 le cellule dell’organismo non riescono ad utilizzare l’insulina. Vi è dunque una resistenza insulinica. Nei pazienti affetti da questa malattia i valori di glucosio e insulina risultano superiori ai limiti.