Fabrizio Corona, di nuovo in carcere, sembra passarsela molto male. Il suo medico lancia l’allarme: sta molto male psicologicamente, è grave.
Fabrizio Corona o lo ami o lo odi: non esiste via di mezzo, e pochi come lui sanno dividere l’opinione pubblica in modo così drastico. Una vita spesa tra lusso e problemi legali, Corona ha sempre fatto parlare di sé in ogni modo. Questa volta, però, non sono le trovate “particolari” dell’ex paparazzo a far discutere il gossip italiano, ma un allarme molto serio lanciato da suo medico chirurgo Giacomo Urtis. Fabrizio Corona sembra passarsela psicologicamente molto male, e potrebbe decidere di mettere fine alla propria vita.
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Fabrizio Corona pensa al suicidio? Parla il medico Giacomo Urtis
Fabrizio Corona, dopo aver infranto numerose norme restrittive che gli erano state imposte come condizione alla precedente uscita dal carcere, si trova attualmente a San Vittore, il carcere di Milano. Ma non è tanto l’ennesima detenzione a preoccupare i familiari di Corona, quanto l’equilibrio psicologico di quest’ultimo.
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Durante un’intervista rilasciata al settimanale Nuovo, il medico chirurgo Giacomo Urtis ha parlato senza mezze misure della situazione psicologica di Fabrizio Corona. “L’illusione della libertà in una persona con questi problemi può portare a decisioni estreme”, afferma Urtis facendo riferimento ad un disturbo di bipolarità che, secondo il medico, affligge Fabrizio da parecchi anni. Sempre secondo Urtis, Fabrizio Corona soffre gravemente di disturbi psichiatrici e questa detenzione potrebbe aggravare irrimediabilmente la sua condizione. Urtis ha dunque richiesto un supporto psicologico immediato per il suo paziente; oltre a questo, il medico si aspetta che a Corona venga concessa la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico vero e proprio, fuori dal carcere.
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L’allarme suicidio verrà accolto?
Al momento, le autorità competenti non si sono ancora espresse in merito. Resta solo da aspettare, dunque, per vedere se e come si svilupperà la situazione, e se le autorità decideranno di considerare concreto il rischio suicidio. Al momento, però, tale possibilità appare improbabile.