Fabrizio Moro: “fa male vedere un figlio che soffre per colpa tua”

Fabrizio Moro presenta il nuovo album “Figli di nessuno” e sul brano “Filo d’erba” dice: “l’ho scritta per mio figlio, mi ha fatto male vederlo soffrire”.

fabrizio moro

Il successo non lo ha cambiato. Nonostante, dopo anni di gavetta, sia finalmente riuscito a realizzare anche il suo sogno cantando in quello stadio Olimpico in cui sognava di suonare da bambino davanti al suo popolo, Fabrizio Moro è rimasto sempre lo stesso. Schietto, sincero, vero, umile e profondamente legato alle sue radici.

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Fabrizio Moro: “ho scritto Filo d’erba per mio figlio. Fa male vedere una persona che vorresti proteggere soffrire per colpa tua”

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Quelle radici che lo accampagnano anche nel nuovo album “Figli di nessuno” in cui canta la fede, ma anche l’amore. Undici brani scritti “nel momento in cui io non avevo più le forze: venivo da due album di fila, da due festival di fila, dalla vittoria sanremese con Ermal, da 120 concerti in due anni. Mi chiedevo come avrei fatto. Invece c’è stata come una mano invisibile a guidarmi. Per questo dico che è un album benedetto. Del resto la fede, non per forza legata a Dio, ma quella nella vita, in un’idea, o in una canzone, mi ha sempre salvato. L’ottimismo in un domani migliore”, racconta all’Ansa.

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Da “Ho bisogno di credere”, brano dalla meodia orecchiabie in cui Fabrizio Moro canta la fede che può essere quella in Dio, nelle persone, nelle idee, nella musica o in un sogno fino a Filo D’erba scritta per suo figlio Libero,i brani di “Figli di nessuno” richiamano ‘anima da marciapiede di Fabrizio Moro. “I figli di nessunospiega all’Ansa il cantautore romano – sono quelli che nella vita per realizzare un’idea hanno messo impegno, rabbia, forza perché non hanno mai avuto la mano tesa da nessuno. E’ un disco incazzato perché c’è l’anima del marciapiede che mi porto dietro, anche a 44 anni (compiuti il 9 aprile ndr). Nonostante io sia riuscito a fare quello che volevo fare, grazie anche a quel disagio che mi ha spinto a scrivere”.

Il brano Filo d’erba, uno dei più ispirati e toccanti dell’intero album, è dedicata al figlio Libero: “Ha 10 anni e nei suoi occhi ho visto la paura e la sofferenza per la separazione tra me e sua madre, ho visto riflesso il mio fallimento. Mi ha fatto male vederlo così”, spiega dichiarandosi single e aggiungendo: “Oggi l’unica donna della mia vita è mia figlia e lo rimarrà per molto”.

“Me’ nnamoravo de te”, invece, è una dichiarazione d’amore a’Italia mentre il brano “Non mi sta bene niente” richiama la sua voglia di cambiare le cose e i suo spirito ribelle. Non mancano le canzoni d’amore come il brano ‘Come te’, un brano d’amore molto ispirato “scritto in un momento in cui sono innamorato, pensando a tutti gli amori della mia vita e al mio essere innamorato dell’amore”, racconta Moro.

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