Kurt Cobain, la morte 25 anni fa: ecco la sua eredità

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Kurt Cobain, libro “Love & Death”, Getty Images

Il 4 aprile del 1994 ci lasciava Kurt Cobain: la sua morte ha rappresentato una grande perdita nel mondo della musica. Ma la sua eredità continua a vivere

Gli anni ’90 hanno rappresentato un momento d’oro per la musica e per la discografia, in particolare per alcuni specifici generi musicali. Tra questi c’è sicuramente il grunge, che si era proposto come modus vivendi e che è riuscito, in questo modo, a lasciare un’impronta forte su di un’intera generazione. Icona di questo vero e proprio movimento è stata Kurt Cobain, frontman dei Nirvana scomparso il 5 aprile di 25 anni fa, nel 1994. Nonostante sia passato molto tempo dalla sua scomparsa, tanti sono ancora gli affezionati e i fan che lo considerano come l’ultima rockstar ad essere mai vissuta.

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Kurt Cobain, la morte 25 anni fa: ecco l’eredità che ci ha lasciato

Dal simbolo della faccina gialla con gli occhi a croce, passando per la sua love story con Courtney Love e per le sue “stranezze”, non c’è dubbio: Kurt Cobain è stata una vera e propria rockstar, una delle ultime ad aver vissuto la scena musicale con vera passione. Cobain vive già i primissimi anni della sua vita in modo agitato: i genitori divorziano quando lui ha solo 8 anni, e nella primissima adolescenza si fa regalare una chitarra elettrica e un amplificatore per iniziare a suonare. La stessa vita del suo gruppo, i “Nirvana“, coincide con un lasso di tempo altrettanto teso e confuso, ovvero quello della fine della Guerra Fredda, del crollo del muro di Berlino e della cosiddetta “fine delle ideologie”. Cobain e i Nirvana però non tentano di farsi promotori di un senso dell’individuo nella collettività, ma si discostano anzi da ogni valore conosciuto fino a quel momento e da ogni idea dell’artista politicamente impegnato. Il gruppo è quindi completamente calato nel contesto e nel momento storico che sta vivendo, ma non è l’unico: questo tipo di risposta contraddistinguerà infatti tutto il mondo grunge. Ma i modi di fare da rockstar si rivelano anche nella vita privata. Nel 1991 infatti, Kurt Cobain si innamora di Courtney Love, e un anno dopo la sposa alle Hawaii. Questa diventerà una delle coppie più celebri del mondo dello spettacolo di quegli anni, soprattutto per il frequente uso di droghe da parte di lei, che continuerà ad usarle anche durante la gravidanza. La spettacolarizzazione diventa quindi un marchio di fabbrica anche nell’autenticità che Cobain non smetterà mai di portare sul palco e tra i propri fan, che lo riconosceranno sempre come “la più vera” tra le star di quegli anni. Il disprezzo per il grande business delle etichette musicali, per l’eccessiva commercializzazione e per la rincorsa al successo sono le punte di diamante di un modus vivendi da vero e proprio punk. Senza saperlo Kurt Cobain ha quindi lasciato al pubblico tanto su cui riflettere: i suoi insegnamenti rimangono ancora oggi un faro nel buio per fan, ammiratori ed estimatori.

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